Domande dai lettori
● Che cos’è la sapienza menzionata in Ecclesiaste 1:18? — M. L., Stati Uniti.
Ecclesiaste 1:18 (Na) dice: “Dov’è molta sapienza è molta molestia e chi accresce il sapere aumenta il dolore”. Le Scritture indicano che vi sono due specie di sapienza, quella divina e quella mondana. È ovvio che questo versetto non si riferisce alla sapienza divina, poiché di essa leggiamo: “Felice l’uomo che ha trovato la sapienza, e l’uomo che ottiene discernimento, poiché il guadagno d’essa è migliore del guadagno dell’argento e la sua rendita anche dell’oro. Essa è più preziosa dei coralli, e tutte le altre tue delizie non possono uguagliarla. Lunghezza di giorni è nella sua destra; nella sua sinistra vi sono ricchezza e gloria. Le sue vie sono vie dilettevoli, e tutte le sue strade sono pace. È un albero di vita per quelli che l’afferrano e quelli che la tengono stretta saran chiamati felici”. — Prov. 3:13-18.
Questa è la vera sapienza, basata sul timor di Geova Dio e sull’accettazione dei suoi provvedimenti presi mediante Gesù Cristo. Non reca molestia. Inoltre, accrescere la conoscenza di Geova Dio e del suo Figlio, Gesù Cristo, che egli ha mandato, significa vita eterna per tutti coloro che acquistano tale conoscenza e la usano in armonia con la sapienza divina. — Giov. 17:3.
Ma la sapienza menzionata in Ecclesiaste 1:18 è la sapienza di questo mondo che non ha alcuna relazione con Dio e quindi reca con sé molta molestia. La persona saggia del mondo accresce la sua conoscenza ma usa tale conoscenza secondo la sapienza di uomini non teocratici, e di conseguenza non fa altro che accrescere il suo dolore, come si può vedere oggi nel mondo dove nelle librerie, nelle scuole e in altre istituzioni vi è più conoscenza disponibile per ottenere informazioni che in passato, ma nello stesso tempo l’umanità non ha mai sofferto tanto dolore. Di questo genere di sapienza l’apostolo Paolo scrisse: “Perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio”. — 1 Cor. 3:19, Na.