Domande dai lettori
● Perché la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane dice in Colossesi 2:9 che in Gesù “dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina”, mentre altre traduzioni dicono che in Gesù dimora la pienezza della Deità o dell’Essenza Divina? — T. B., Stati Uniti.
In Colossesi 2:9 la parola greca che la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane rende “qualità divina” è theótes, e questo è l’unico caso in cui viene usata questa parola nelle Scritture Greche Cristiane. Si può dire la stessa cosa di una parola greca simile, theiótes, che compare solo in Romani 1:20, e che la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane rende “Divinità”, come segue: “Poiché le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”.
Il modo in cui sono state tradotte queste parole nella Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane ha dato origine all’accusa che il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo si sia lasciato influenzare dalle sue credenze religiose. Tale accusa è fondata, ma questo non è stato fatto erroneamente o indebitamente. Il significato da dare a queste due parole greche dipende da ciò che dice l’intera Bibbia riguardo a Geova Dio e a Gesù Cristo.
Come mai? Per il fatto che vi è ragione di tradurre queste parole “Deità”, “Divinità” o “Essenza Divina” e quindi attribuire loro una personalità, oppure “Natura Divina”, “qualità divina”, “Divinità”, che indicano solamente qualità. Perciò quelli che credono nella trinità attribuiranno a queste parole una personalità, mentre quelli che non vi credono le renderanno come qualità secondo il modo in cui Dio e Cristo sono descritti nelle Scritture e anche per mettere in armonia tali parole col resto della Parola di Dio. Questo mette in risalto il fatto che non si può semplicemente tradurre la Bibbia in modo dovuto e accurato se non se ne comprendono chiaramente gli insegnamenti.
Il Comitato di Traduzione della Bibbia del Nuovo Mondo aveva perfettamente ragione di tradurre queste parole in tal modo e ciò è chiaro da quanto dicono in merito ad esse alcune autorevoli fonti greche. Perciò A Greek and English Lexicon (1845) di Parkhurst definisce theiótes “Essenza Divina” (pagina 261) e theótes “Deità, essenza divina, natura divina” (pagina 264). Notate la definizione “natura divina” e anche “Essenza Divina”.
A Greek-English Lexicon di Liddell e Scott, nella sua nuova nona edizione, completata nel 1940 e ristampata nel 1948, Volume I, definisce questi due termini alla luce dell’antico uso indipendentemente dalle Scritture. Definisce theiótes “natura divina, divinità” (pagina 788). Definisce theótes esattamente nello stesso modo, cioè “divinità, natura divina”, e poi cita come esempio Colossesi 2:9. A questo riguardo mostra che un’espressione greca simile, dia theóteta, significa “per ragioni religiose” (pagina 792).
Quindi la Traduzione del Nuovo Mondo delle Scritture Greche Cristiane è pienamente giustificata nel rendere Colossesi 2:9 in modo da mostrare che Cristo ha in sé tutta la pienezza, non di Dio stesso, della Deità, della Divinità, ma della qualità divina che dimora corporalmente, e questo a favore del corpo spirituale di Cristo, così che questo corpo di seguaci di Cristo ha la pienezza per mezzo di lui: “In [Cristo] dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina. E voi [cristiani] avete la pienezza mediante lui, che è il capo di ogni governo e autorità”. — Col. 2:9, 10.
È anche interessante notare che la traduzione di Weymouth ed An American Translation rendono il versetto: “La pienezza della natura di Dio”.
Per farsi un’idea obiettiva della cosa, quando si esaminano questioni del genere, è meglio consultare dizionari non settari e non religiosi di ebraico e di greco, anziché quelli di qualche denominazione religiosa.