“Geova ha fatto una cosa grande”
CHE ristoro ricevere ‘una buona notizia da un paese lontano’! (Prov. 25:25) È stata davvero una gioia ricevere da Bangui, nella Repubblica Centrafricana, una lettera datata 1º ottobre 1979 e scritta su carta intestata dei Testimoni di Geova, registrati in quella nazione come “Association Les Témoins de Jéhovah” (nome in francese). La lettera iniziava con queste parole:
“Vi sorprende vedere questa lettera su carta intestata? Be’, noi qui siamo altrettanto sorpresi. Infatti, dalle 18 di giovedì 27 settembre tutti i testimoni di Geova della Repubblica Centrafricana stanno vivendo un sogno meraviglioso, e provano la stessa inesprimibile gioia cui accenna il Salmo 126. A quell’ora la radio nazionale ha pubblicamente annunciato qui a Bangui che il bando del 19 agosto 1976 contro i testimoni di Geova è stato revocato e che siamo nuovamente autorizzati a predicare liberamente in tutto il territorio della Repubblica Centrafricana”.
Allegata era una copia del decreto governativo firmato dal presidente della Repubblica, David Dacko, che revocava ufficialmente il bando. David Dacko ha preso il posto dell’imperatore Bokassa ai vertici del governo il 20 settembre e merita congratulazioni per la rapidità con cui ha ristabilito la libertà di religione e di parola a favore dei testimoni di Geova.
Qual è stata la reazione dei Testimoni a questo lodevole intervento del governo? Il rapporto da Bangui continua:
“Gli amici hanno ripreso subito e con zelo l’attività. Già lo scorso fine settimana un gran numero di loro sono tornati a svolgere l’opera di porta in porta. Le congregazioni che avevano accesso alle rispettive Sale del Regno vi sono tornate per il discorso pubblico e lo studio domenicale della “Torre di Guardia”. Solo tre congregazioni qui in città, composte attualmente di 150 [Testimoni], ieri hanno avuto insieme un totale di 612 presenti. Anche molti che non sono testimoni di Geova esprimono la loro gioia per la revoca del bando. [Alcuni] si chiedono . . . come mai tutte le altre religioni erano strettamente implicate col [precedente governo], mentre solo i testimoni di Geova hanno mantenuto una stretta neutralità”.
La neutralità dei testimoni di Geova per quanto riguarda le rivoluzioni e i conflitti politici attualmente in atto in varie parti dell’Africa ha conquistato loro il rispetto di molti della popolazione e anche di alcuni governanti. A differenza delle religioni della cristianità, che cercano di accattivarsi il favore di qualsiasi governante al potere, sia egli un tiranno o un democratico, i testimoni di Geova seguono coerentemente l’unica condotta lecita ai veri cristiani, quella di ‘non far parte del mondo’. Per questo motivo in molti paesi sono perseguitati. Ma lo accettano di buon grado, come fece il loro Signore Gesù Cristo, che sopportò ogni cosa “per la gioia che gli fu posta dinanzi”. — Giov. 15:18-21; Ebr. 12:2.
Fu uno dei governanti di Gerusalemme, Gamaliele, a dare questo saggio consiglio in relazione ai cristiani del primo secolo: “Non vi intromettete con questi uomini, ma lasciateli stare”. (Atti 5:38) Come presidente della Repubblica Centrafricana, David Dacko ha assunto lo stesso lodevole atteggiamento verso i cristiani testimoni di Geova. Quelli che amano la libertà in tutto il mondo lo apprezzeranno per questo. Si spera che i governanti di altri paesi africani dove i testimoni di Geova sono ancora al bando seguano il suo ottimo esempio, concedendo a questi innocui cristiani la libertà di adorare Geova Dio secondo quanto egli comanda loro attraverso le pagine della sua Parola, la Bibbia.
I testimoni di Geova della Repubblica Centrafricana sono veramente felici di potersi esprimere con le parole di Salmo 126:2, 3: “La nostra bocca fu piena di riso e la nostra lingua di grido di gioia. In quel tempo dicevano fra le nazioni: ‘Geova ha fatto una cosa grande in ciò che ha fatto con loro’. Geova ha fatto una cosa grande in ciò che ha fatto con noi. Siam divenuti gioiosi”.