Dove la noce di cocco predomina nel menu
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nel Belize
PROBABILMENTE sapete che la noce di cocco viene impiegata per fare dolci e pasticcini. Ma qui nel Belize, ex Honduras Britannico, la noce di cocco viene usata praticamente in ogni pasto: a colazione, a pranzo, a cena e anche a merenda.
Una ragione è che in questo clima tropicale la noce di cocco si trova con facilità. Vi sono poi altre ragioni per cui la noce di cocco viene usata per preparare un’ampia varietà di cibi.
C’è il latte di cocco, da non confondere con il liquido zuccherino contenuto nella noce. Il latte si ricava dopo aver grattugiato e spremuto la polpa. Il latte di cocco è molto gustoso e si usa nella preparazione di riso, biscotti e stufati.
Dal latte si ricava l’olio di cocco. Il processo di estrazione dell’olio è una cosa che si vede comunemente in molte case del Belize. Molte donne anziane si guadagnano da vivere in questo modo. Ma non si tratta di un lavoro facile. In effetti si tratta di un lavoro faticoso. Perché?
Non è raro vedere donne anziane sulla banchina del mercato sin dalle cinque del mattino. Barche a vela vi portano le noci dalle isole coralline, e lungo il fiume esse vengono trasferite su piroghe. Prima di arrivare al mercato le noci di cocco sono liberate dell’involucro fibroso esterno. Nella città di Belize è comune vedere donne con un grande sacco che si sporgono dalla riva del fiume e gridano agli uomini sulle barche: “Uno have nuts fi sell?” (“Avete noci di cocco da vendere?”) Al che gli uomini rispondono dalle barche: “Uno no know fi we biznez da cocnut?” (“Non sapete che vendiamo proprio noci di cocco?”) Una volta acquistate, le noci di cocco sono caricate su un triciclo e dietro un piccolo compenso consegnate a domicilio.
Successivamente le noci di cocco vengono spaccate. I Creoli si servono a tal fine di un lungo coltello, detto machete. Tenendo la noce di cocco in una mano, ne tagliano il duro guscio colpendolo con delicatezza. Ci vuole abilità per tagliare il guscio senza incidere la tenera polpa che contiene. Se non sapete usare il machete, mettete per un momento la noce di cocco direttamente sul fuoco. La noce si dilata e il guscio esterno si spacca, così che è facile estrarre la polpa.
Poi la polpa bianca e fibrosa viene grattugiata. Qui sul posto le grattugie consistono spesso di un semplice pezzo di latta in cui sono stati praticati dei fori con un chiodo e che è stato montato su un telaio di legno.
Grattugiata la polpa della noce di cocco, si aggiunge alla sostanza bianca una piccola quantità di acqua calda, per far sciogliere il grasso. Quindi la sostanza viene spremuta per estrarre il latte. Questo liquido si lascia depositare per tutta la notte così da consentire la separazione del grasso dall’acqua. Il giorno dopo lo spesso strato cremoso che si è formato in superficie viene raccolto attentamente con un cucchiaio. Quanto rimane è un ottimo mangime per polli.
Ma come si ricava il limpido e ambrato olio di cocco da questa sostanza densa e bianca? A questo serve la successiva fase del processo.
Qui nel Belize in genere è più conveniente friggere il grasso in un focolare scoperto, utilizzando un combustibile economico, il legno. La fiamma bassa e regolare tiene il latte in continua ebollizione e favorisce l’ulteriore separazione del grasso. A questo punto somiglia a latte cagliato. I solidi cristallizzano gradualmente e il grasso diventa trasparente. Lo stuzzicante aroma della noce di cocco riempie l’aria e fa venire l’acquolina in bocca ai presenti. Bisogna togliere in fretta dal fuoco il miscuglio perché non prenda il sapore di bruciato. In base alla loro grandezza e qualità ci vogliono da tre a cinque noci di cocco per ottenere mezzo litro d’olio.
L’olio di cocco ha molti impieghi. È indicato specialmente per friggere il pesce e per preparare le tortillas, focacce messicane di granturco. Ai congressi che i testimoni di Geova tengono qui nel Belize, le panades sono un cibo prelibato che si può trovare al bar. Per preparare questa pietanza prelibata, si fanno le tortillas che vengono riempite con pesce cotto e piccante (pescecane di solito), piegate a metà e chiuse ai bordi. Sono poi immerse in olio di cocco dorato. L’aroma si spande in tutto il vicinato. Alcune famiglie del vicinato mandano i figli a fare la fila sin dalle prime ore per non perdersi questa ghiottoneria.
Avete mai assaggiato il pane creolo? Questa è un’altra specialità in cui si usa la noce di cocco. Al posto del latte di mucca, alla pasta di grano lievitata si aggiunge il denso latte cremoso che si ricava grattugiando la noce di cocco. Ci vuole una noce di cocco per circa un chilo di farina.
Il buon pane creolo è molto richiesto sul mercato. Alcune donne si guadagnano da vivere, o aiutano i figli a farsi un’istruzione, facendo il pane tutti i giorni o una volta la settimana. Recentemente un gruppo di donne cristiane del luogo ha fatto questo lavoro per parecchi sabati e offerto il ricavato per la costruzione di una sala di studio biblico.
Vi piacerebbe assaggiare riso o pane preparato con la noce di cocco, con il suo gustoso sapore? Che dire del pesce cucinato in umido nel latte di cocco, o di vari dolci alla noce di cocco? Anche il liquido bevuto direttamente dalla noce di cocco verde è rinfrescante e salutare. Se qualche giorno verrete nel Belize, conoscerete persone cordiali, godrete del caldo sole e assaggerete gustose pietanze in cui la noce di cocco, coi suoi svariati impieghi, è l’elemento predominante.