Uno sguardo al mondo
“Un non invidiabile primato”
● Così definisce ISIS del 23 giugno 1984 quello detenuto dalla capitale del Messico, Città di Messico. Un ‘censimento’ ha rilevato che in quella città si trovano “85 milioni di topi”. Rispetto alla popolazione in media i topi sono “5 per ognuno dei 17 milioni di abitanti della città e dei sobborghi”. Il problema, oltre che igienico-sanitario, è anche di natura economica, dato che ogni giorno i roditori consumano “2550 tonnellate di alimenti di vario genere”. Quali provvedimenti intendono prendere le autorità per debellare questo autentico flagello? “Il Ministro della Sanità messicano, per far fronte alla situazione sta approvando misure per migliorare le condizioni sanitarie delle abitazioni e per introdurre nuovi metodi di maggior efficacia per la rimozione dei rifiuti urbani”. Ma non è tutto. “Le autorità sanitarie ricorreranno anche all’aiuto dei tradizionali antagonisti dei temibili roditori: cani e gatti”.
Videogiochi pericolosi
● C’è la tendenza a considerare per lo più troppo allarmistici gli avvertimenti che di tanto in tanto vengono lanciati per mettere in guardia contro il possibile pericolo rappresentato dai videogiochi, oppure alcuni a volte sono disposti ad ammettere al massimo che il danno possa derivare solo dal fatto che i giovani perdono troppo tempo a giocarvi. Ma il prof. De Marco, neuropsichiatra dell’ospedale di Trento, sostiene che “il prolungato uso dei videogames può provocare gravi danni neuropsichici e addirittura, in soggetti predisposti, condurre all’epilessia”, secondo quanto riferisce il Corriere Medico del 29 maggio 1984. Non è saggio quindi prendere sottogamba gli avvertimenti quando questi sono convalidati da prove serie e obiettive.
Il primo dizionario sumero
● Si sta incominciando a stampare il primo dizionario della lingua sumera, parlata circa 4.000 anni fa. Studiosi dell’Università della Pennsylvania hanno recentemente annunciato che il primo volume è finito. Il minuzioso lavoro ebbe inizio nel 1976. Si prevede che il dizionario, una volta ultimato, sarà formato di almeno 22 volumi e conterrà circa 16.000 voci. “Probabilmente morirò prima che sia finito”, ha detto il prof. Ake Sjoberg, il 59enne curatore del dizionario. Gli antichi sumeri — che abitavano nella valle fra il Tigri e l’Eufrate verso il 2000 a.E.V. — scrivevano in caratteri cuneiformi su tavolette d’argilla, ed erano scrittori molto fecondi. “Mettevano tutto per iscritto”, dice Erle Leichty, altro curatore del dizionario. “Abbiamo più materiale sui sumeri che su qualsiasi altra cultura della storia prima dell’invenzione della stampa”. Sono già state portate alla luce circa un milione di tavolette, la maggioranza delle quali sono in attesa d’essere decifrate.
“Castello di carte”
● Quella dei debiti sarebbe “una nuova bomba” che si aggira per il mondo, pronta a colpire da un momento all’altro, afferma la rivista Epoca del 22 giugno 1984. Specialmente nei paesi dell’America Latina e in quelli del Terzo Mondo i debiti effettivi che i governi hanno nei confronti di varie istituzioni monetarie straniere sono ormai “montagne, somme non traducibili o pure astrazioni”, tanto sono sbalorditive le cifre che rappresentano. Secondo gli esperti le catastrofiche conseguenze di questa situazione si possono sentire da un momento all’altro perché “da un pezzo, tutto il sistema che regge la finanza mondiale va assomigliando sempre di più a un enorme castello di carte”. Gli economisti dicono che ormai resta solo da vedere “se nel castello di carte della finanza internazionale siano più forti i poveri o i ricchi, i debitori oppure i creditori”.
“Sfortuna” per gli animali
● Alcuni penseranno che porti loro “fortuna” gettare monete agli animali dello zoo, ma questo gesto insensato non porta certo “fortuna” agli animali, che sono spesso nei guai quando ingoiano le monete. Recentemente in uno zoo canadese due pinguini sono morti soffocati da monete, e un terzo ha dovuto essere sottoposto a intervento chirurgico per togliergli una moneta dallo stomaco. “Si è dovuto uccidere un alligatore di 35 anni che da un anno si rifiutava di mangiare”, diceva un editoriale del Globe and Mail di Toronto. “L’autopsia ha rivelato che aveva nello stomaco 84 monete da un centesimo, quattro da cinque centesimi e tre monete da dieci centesimi. Si sospetta l’avvelenamento da rame”. L’editoriale terminava dicendo: “A volte l’ignoranza della gente lascia letteralmente a bocca aperta”.
In pericolo i grattacieli di Tokyo
● Più volte i grattacieli sono stati presi a simbolo della modernità. Sembrano rappresentare l’espandersi della società moderna, il desiderio di conquistare tutto lo spazio disponibile e la capacità di portare a compimento le imprese più ardue. E tanto più questo sembra vero in una nazione che si sta sviluppando rapidamente come il Giappone. Eppure questi simboli forse avranno vita breve in quel paese. Secondo La Stampa del 20 marzo 1984 infatti “c’è un grosso problema che minaccia i grattacieli e tutti gli edifici in cemento armato in Giappone: la ruggine mina le strutture portanti che sono in ferro”. Non si tratta di edifici vecchi e fatiscenti, ma costruiti di recente, non più di dodici anni fa, e la maggior parte da nemmeno sei. Qual è la causa del problema? “I tondini di ferro che sostengono il cemento si arrugginiscono per due motivi: perché la sabbia usata per l’impasto del cemento è molto salata, essendo presa dalle spiagge del mare, e il sale corrode il ferro. Inoltre, le case sono mal costruite, e la parte in ferro è spesso protetta in modo insufficiente dal circostante strato di cemento, tra le cui fessure riesce a passare l’aria, anch’essa agente corruttore del ferro, e l’acqua piovana”. Gli inquilini di queste gigantesche strutture sono in allarme, cosa più che comprensibile visto anche che spesso hanno ottenuto il loro alloggio solo a prezzo di grandi sacrifici economici. Gli esperti per ora propongono alcune soluzioni, ma “una cosa è certa: bisogna far presto”.
Relazioni fra Est e Ovest
● Le relazioni fra Stati Uniti e Unione Sovietica non erano mai giunte a un punto così critico dal 1962, quando ci fu la crisi dei missili a Cuba, e ci sono scarse prospettive che migliorino, secondo l’annuale analisi degli avvenimenti mondiali fatta dall’Istituto Internazionale per gli Studi Strategici. Il gruppo indica che le situazioni attuali accrescono i “rischi che atteggiamenti pericolosi e calcoli errati li trascinino in un aperto conflitto”. Non era previsto nessun miglioramento per il fatto che l’anno delle elezioni negli Stati Uniti si era combinato con l’ascesa al potere di un nuovo leader a Mosca.
“Bimbe-madri” in Italia
● Uno dei dati più sconcertanti prodotto dalla cosiddetta liberazione sessuale è quello rappresentato dal numero delle “bimbe-madri”. Negli ultimi anni il loro numero in Italia si è triplicato, afferma Il Giorno del 19 maggio 1984. La loro età varia dai 12 ai 14 anni e sono “circa 450 le giovani mamme che non avendo compiuto i 16 anni non possono riconoscere il loro bimbo”. Secondo la stessa fonte, quelle che hanno l’età minima richiesta, cioè le sedicenni, “superano invece le 4 mila unità all’anno”.
Ridurre il rischio di contrarre il cancro
● Studi recenti mostrano che si può ridurre drasticamente il rischio di contrarre certe forme di cancro solo modificando la propria alimentazione. Uno studio mostra che basta una buona nutrizione per ridurre in notevole misura l’incidenza del cancro dell’esofago. Un altro mostra che il rischio di contrarre il cancro della bocca e della faringe si potrebbe ridurre consumando più frutta e verdura. “I cambiamenti nell’alimentazione che hanno sensibilmente ridotto i rischi in questi studi non hanno richiesto di integrare l’alimentazione con cibi particolarmente nutrienti o forti dosi di vitamine”, afferma Regina Ziegler dell’Istituto americano per la lotta contro i tumori (National Cancer Institute). “È bastato aumentare moderatamente il consumo di certe categorie di comuni alimenti”. Sono in corso studi per determinare l’importanza dell’alimentazione in altre forme di cancro.
Analfabetismo nel “Quarto Mondo”
● “La maggior parte dei Paesi industrializzati ammette oggi più o meno esplicitamente che parte della propria popolazione adulta è analfabeta”, secondo Il Corriere UNESCO dell’aprile 1984. Questa situazione si verifica soprattutto tra gli strati sociali più poveri dei paesi industrialmente più avanzati, tra coloro cioè che compongono il cosiddetto “Quarto Mondo”. Il periodico sostiene che “la situazione degli analfabeti nei Paesi industrializzati è senza dubbio più difficile di quanto non avvenga nel Terzo Mondo, e talvolta assume aspetti drammatici”. Per sostenere questa affermazione vengono fatte quindi queste riflessioni: “Gli analfabeti si trovano in difficoltà anche di fronte alla complessità della vita dei Paesi a sviluppo industriale. Non potendo decifrare la segnaletica stradale, i nomi delle stazioni della metropolitana, le destinazioni delle linee tranviarie, non sono in grado di orientarsi e di circolare nelle grandi città. Non possono confrontare fra loro le etichette nei grandi magazzini. . . . L’analfabeta non gode del rispetto dell’ambiente sociale in cui è inserito e nemmeno della sua famiglia”. Al contrario ‘il sistema di vita comunitario’ che si trova in alcuni paesi del Terzo Mondo “può costituire un sostegno per l’analfabeta” che vive là.
Ora in 1.785 lingue!
● Questo è il numero di lingue in cui era stata pubblicata la Bibbia sino alla fine del 1983, secondo l’annuncio dato dalle Società Bibliche Unite. La Bibbia è ora pubblicata in 24 più lingue che l’anno precedente. La cifra 1.785 è così suddivisa: la Bibbia intera, 283 lingue; il “Nuovo Testamento”, 572 lingue; vari libri biblici, 930 lingue.
Salvate gli insetti!
● L’Unione Internazionale per la Salvaguardia della Natura e delle Risorse Naturali (IUCN) in una sua pubblicazione (The IUCN Invertebrate Red Data Book) ha contrassegnato 247 specie in pericolo di coleotteri, lumache, ragni, vermi, ecc., da preservare, riferisce il Wall Street Journal. Ma perché proprio loro? La maggioranza delle persone pensa a loro solo come a degli animali nocivi, dice il libro, “ma i molti modi in cui sono utili all’uomo sono di rado presi in considerazione”. Per esempio, impollinano le piante, rigenerano la fertilità del suolo, purificano l’acqua, riciclano le sostanze nutritive e costituiscono un importante legame nella catena alimentare. La “diversità genetica” dei milioni di specie di invertebrati è una fonte di informazioni a cui l’uomo ha appena incominciato ad attingere, dicono gli scienziati dell’IUCN. “Quanti rimedi per il cancro e per altre malattie andranno perduti prima che vengano scoperti?”, chiedono. E la loro distruzione in massa, forse un milione di specie per la fine del secolo, crea “effetti potenzialmente negativi sull’equilibrio della natura da cui l’uomo stesso dipende”.