Allattate con gioia il vostro bambino!
Profondamente scoraggiate: così si sentono alcune donne dopo aver cercato di allattare al seno il loro bambino nei primi giorni e nelle prime settimane dopo il parto. Tuttavia ho riscontrato che con qualche piccola cognizione e un po’ di perseveranza, l’allattamento può diventare piacevole. Permettetemi dunque di dirvi quello che ho imparato leggendo, parlando con altre madri e per esperienza personale.
“Quando devo cominciare ad allattare il mio bambino?”
Appena possibile dopo il parto. In molti casi si può cominciare sul lettino della sala parto. Potete chiedere al medico se può disporre in tal senso. Uno dei vantaggi del parto normale, cioè senza somministrazione di farmaci, è che alla nascita il bambino è più sveglio e quindi comincia a succhiare più in fretta.
“Non ho abbastanza latte!”
Così dicono alcune neomammine. In effetti, alcune donne che hanno appena partorito sono così ansiose d’avere il latte che la montata lattea non si verifica. Questo succede perché i muscoli che controllano i canali lattiferi si tendono, impedendo il libero afflusso del latte. Quindi dovete rilassarvi. Rammentate pure che la produzione del latte è stimolata dall’atto di dar da mangiare al bambino. Più lo allattate, più latte producete. Quindi date al bambino diverse piccole poppate invece di una o due grandi. In tre o quattro giorni di solito la produzione di latte diventa sufficiente. In casi di emergenza certe nonne hanno allattato i nipoti! E perfino alcune madri adottive hanno potuto produrre latte facendo succhiare il loro bambino.
“Il mio bambino vuole mangiare ogni due ore!”
Le neomadri temono pure che il piccolo non sia soddisfatto del loro latte. Ma è perfettamente normale che un neonato prenda il latte ogni due ore. Alcuni bambini fanno sino a dieci poppate in 24 ore! Quando il piccolo avrà due o tre mesi, si sarà abituato probabilmente a una poppata ogni tre o quattro ore.
“Cosa devo fare in caso di infezione alle mammelle?”
Non smettete di allattare il bambino. Allattatelo invece due volte più spesso del solito dalla parte dove c’è l’infezione per mantenere vuota la mammella. Probabilmente l’infezione è nel canale lattifero e non nel latte. Il medico potrà prescrivervi un antibiotico leggero e raccomandare compresse calde e riposo a letto. Personalmente ho preso 1.000 milligrammi di vitamina C ogni due o tre ore appena ho notato l’infezione e il giorno dopo era sparita.
“E se rimango senza latte?”
Impossibile. La mammella è una fabbrica che lavora 24 ore su 24. La produzione può rallentare, però, a causa di stress, febbre o emozioni. Non c’è altro da fare che rilassarsi, togliersi i problemi dalla mente e pensare solo a dare voi stesse al bambino. Allattatelo più spesso finché non avete di nuovo abbondanza di latte.
“Mio marito può fare qualcosa per rendersi utile?”
La cosa più importante che un marito possa fare è quella di offrire il suo amore e il suo appoggio morale. Deve ricordare che mettere al mondo un bambino è una cosa sconvolgente per l’organismo della donna. Le ci vuole un po’ per riprendersi. Quindi dovrebbe rammentarle che il suo riposo e il benessere del bambino sono più importanti di una casa perfettamente in ordine. Forse nel frattempo può aiutare a fare la spesa e a lavare i piatti.
Per quanto tempo devo allattare?
Dipende da voi e dal bambino. Il latte della madre è un alimento completo, e il bambino non ha bisogno di null’altro fin verso la fine del quinto mese. Personalmente mi sono prefissa di allattare i miei figli per un anno. Sara, comunque, svezzò Isacco solo quando aveva cinque anni! — Genesi 21:7, 8.
L’allattamento offre alla donna la meravigliosa opportunità di conoscere il suo bambino e di esprimergli il suo amore. Ricordate che cresce in fretta. Approfittate dunque di quei preziosi mesi in cui il bambino è ancora piccolo. — Da una collaboratrice.