La lana, una fibra meravigliosa
Dal corrispondente di Svegliatevi! in Australia
CHE cos’è piacevolmente caldo d’inverno ma sorprendentemente fresco d’estate? Cos’è che pur essendo più grosso del cotone si usa per fare tessuti leggeri? Quale tipo di tessuto protegge gli sciatori e fa sognare i disegnatori di moda? Cos’è che si può allungare di quasi un terzo delle dimensioni normali e poi ritorna alla lunghezza originale?
A tutte queste domande si può rispondere: la lana, l’utile, resistente lana! Sì, il sorprendente mantello di quel mite animale che è la pecora produce uno dei più utili tessuti che l’uomo conosca.
Usata da secoli
Quando i primi esploratori arrivarono nell’America Meridionale, trovarono molti abitanti, come i peruviani, che indossavano begli abiti di lana di alpaca. Ancor prima, nei tempi biblici, si allevavano grandi greggi di pecore e gli abiti venivano fatti con lana tinta e lavorata. — Esodo 26:1; Levitico 13:47.
La storia moderna della lana fa capo alla forte pecora merinos, una razza spagnola, straordinaria non solo per la produzione di lana abbondante e di ottima qualità ma anche per la sua robustezza e la sua capacità di adattarsi a luoghi dove c’è un clima difficile. La vigorosa pecora merinos era l’ideale per il clima arido dell’Australia, il continente insulare. Alla fine del XVIII secolo, i fondatori di quella nuova colonia erano alla ricerca di qualcosa di più che il solo cibo. Avevano bisogno di un valido prodotto che si potesse esportare per porre le basi dell’economia.
Scelsero la lana perché è prodotta da qualcosa di vivo. Le pecore potevano pascolare praticamente incustodite per lunghi periodi di tempo, e ci voleva pochissimo lavoro per produrre lana in quantità. Poteva essere imballata facilmente e si poteva conservare nei magazzini senza che invecchiasse. La sua resistenza alla muffa le permetteva di sopportare il lungo viaggio di sei mesi sui velieri fino in Inghilterra. Un altro grande vantaggio era che non bruciava facilmente.
“A dorso di pecora”
E così, dopo l’arrivo delle prime pecore merinos, l’Australia sopravvisse per un secolo e mezzo soprattutto grazie alle esportazioni di lana. Dopo la prima guerra mondiale, tuttavia, con il graduale sviluppo delle industrie secondarie, insieme al crescente impiego di materiali sintetici al posto della lana, l’espressione secondo cui l’Australia, economicamente parlando, “viaggiava a dorso di pecora” non fu più tanto calzante. E fu così fino alla seconda metà degli anni ’80, quando il commercio di lana australiana entrò in un periodo di prosperità senza precedenti. Allora la popolazione di ovini dell’Australia era di circa 166 milioni di capi — oltre 10 pecore per ogni abitante — e la produzione annua di lana aveva superato le 845.000 tonnellate.
Verso il 1990, però, le cose erano cambiate. La domanda di lana era calata notevolmente e i 70.000 allevatori di pecore australiani si erano trovati con troppe pecore, circa 20 milioni di troppo, secondo il Sunday Correspondent di Londra.
Perché è così meravigliosa?
I molti impieghi che la lana può trovare suscitano senz’altro meraviglia, come si può notare da una breve rassegna delle sue proprietà. La lana cresce in modo simile ai capelli, e molte razze di pecore hanno lunghi peli mescolati con la lana. Nella razza merinos questi sono stati eliminati per far crescere solo il vello morbido così richiesto. Sebbene la lana sia più grossa del cotone o del lino, la bassa densità di questa fibra permette di fabbricare tessuti leggeri. Ad accrescere la sua utilità c’è anche il fatto che si può tingere con facilità. Se vedete una giovane donna con una sgargiante sciarpa rossa che svolazza al soffio della brezza, può darsi che essa sia di pura lana.
Ma avete mai provato a rompere un filo di lana con le dita? È resistente, vero? Sì, una sola fibra di lana può sopportare una tensione che va dai 15 ai 30 grammi, per cui sono necessarie le forbici per tagliare i tessuti di lana. Le fibre di lana sono caratterizzate da un’arricciatura, od ondulazione, che le rende più flessibili, e quando sono tese fino al 30 per cento della loro lunghezza tornano poi alla dimensione normale. È grazie a questa proprietà che la lana asciutta non si sgualcisce.
Oltre a ciò, l’aria imprigionata tra le singolari fibre rende la lana isolante, per cui è calda d’inverno ma fresca d’estate. La sua superficie è anche resistente all’acqua, per cui se indossate un cardigan di lana umido non si asciugherà così in fretta da farvi sentire freddo, come potrebbe accadere con altri tessuti. Dopo tutto le pecore la portano di continuo con ogni sorta di tempo e non soffrono di raffreddore.
Forse non sapete che il feltro — che trova centinaia di impieghi, dai tappeti alle palle da tennis — è in effetti lana che è stata compattata sotto l’azione del calore e della pressione. E il tessuto di lana pettinata, usato per gli abiti da uomo e i tailleur da donna e per certi vestiti eleganti, si ottiene filando la lana in un modo particolare.
Dalla pecora fino a voi
Nei maggiori paesi produttori di lana, il capannone dove si effettua la tosatura è parte integrante del paesaggio rurale. Di solito le pecore vengono tosate una volta all’anno, ma nei climi caldi, la tosatura può essere fatta due volte all’anno.
I tosatori sono tipi robusti: hanno le braccia muscolose e la schiena forte. Servendosi di cesoie meccaniche, il tosatore cerca di rimuovere il vello tutto in un pezzo. Un tosatore esperto può tosare circa 200 pecore al giorno. Prima taglia la lana del ventre, cominciando dall’interno di una zampa, poi sale su sopra la schiena, il collo e le spalle e quindi scende giù dall’altra parte. La lana migliore è quella delle spalle e dei fianchi.
È un piacere vedere saltellare allegramente le pecore appena tosate che escono dal capannone, libere dal peso del mantello di lana.
La lana viene poi selezionata e classificata. I selezionatori stanno in piedi davanti a banchi che arrivano loro all’altezza della vita e selezionano la lana in base a luminosità, arricciatura, purezza, finezza, morbidezza e lunghezza. Un selezionatore esperto può classificare fino a 4.500 chili di lana alla settimana. Successivamente la lana viene pulita e asciugata e ne viene estratta la lanolina, un tipo di cera. La lana migliore è quella che si ricava dall’animale vivo.
Cure più delicate, vita più lunga
Probabilmente non c’è bisogno di ricordarvi che le tarme amano la lana. Depongono le uova in modo che le larve, quando ne escono, abbiano da mangiare in quantità. Preferiscono la lana impregnata di sudore o su cui sono state versate altre sostanze. Quindi non mettete mai via indumenti di lana macchiati o sporchi. Ancora meglio se potete acquistare capi trattati contro le tarme. Riponete gli indumenti di lana che non indossate regolarmente in contenitori a chiusura ermetica. E anche i capi di lana che indossate spesso dovrebbero essere spazzolati e sbattuti regolarmente, perché la lana ama l’aria.
Grazie alla tecnologia moderna, oggi molta della lana venduta è stata trattata in modo che sia resistente agli insetti e alla muffa e spesso è preristretta e ignifuga. Dovete comunque fare attenzione nel lavaggio. Molte lavatrici moderne hanno un lavaggio per la lana. Ma se lavate il capo a mano, strizzatelo con delicatezza, sotto l’acqua, che dev’essere tiepida o fredda. I detersivi liquidi per la lana ovviamente vanno meglio dei normali detersivi in polvere, ma se non sono disponibili sciogliete la polvere nell’acqua prima di cominciare il lavaggio. Non usate detersivi alcalini che possono rovinare l’indumento. Sciacquate alla stessa temperatura che avete usato per lavare, accertandovi di eliminare tutto il detersivo con abbondante acqua corrente. Arrotolate il capo bagnato in un asciugamano e strizzatelo.
Uno dei vantaggi dei capi di lana è che di rado hanno bisogno di stiratura. Se però li volete proprio senza una piega, usate o un ferro a vapore o un ferro con un panno umido ma solo quando l’indumento è completamente asciutto. Dando dei colpetti leggeri e rapidi si eviterà quel brutto lucido, ed è meglio alzare e abbassare il ferro anziché passarlo.
La lana è una fibra meravigliosa
Converrete senz’altro che la lana è una fibra affascinante. Ci fornisce prodotti resistenti, dai cappotti alle palle da tennis. I primi colonizzatori dell’Australia fecero davvero una scelta saggia preferendo le pecore. Gliene siamo grati mentre continuiamo a utilizzare la quasi infinita varietà di cose che si fanno con questo meraviglioso prodotto, la lana.
[Immagini a pagina 24]
Prima della tosatura
Il tempo della tosatura
Dopo la tosatura
Il prodotto finito