Capitolo 10
Aborrite le “cose profonde di Satana”
TIATIRA
1. Com’era situata Tiatira rispetto ad altre congregazioni, e qual era l’ambiente religioso del posto?
UNA sessantina di chilometri a sud-est di Bergama (Pergamo) sorge l’attiva cittadina turca di Akhisar. Circa 1.900 anni fa qui sorgeva Tiatira. Un sorvegliante viaggiante poteva arrivare facilmente a Tiatira da Pergamo percorrendo una strada interna e raggiungere quindi le rimanenti congregazioni menzionate nel capitolo 3 di Rivelazione: Sardi, Filadelfia e Laodicea. A differenza di Pergamo, non sembra che Tiatira fosse un importante centro del culto imperiale, ma vi erano santuari e templi dedicati a divinità pagane. Tiatira era conosciuta come centro commerciale.
2, 3. (a) Cos’era stato scritto in precedenza circa un’abitante di Tiatira che era divenuta cristiana? (b) Cosa significava per i cristiani di Tiatira il fatto che Gesù fosse il “Figlio di Dio” e che avesse “occhi simili a una fiamma di fuoco”?
2 Mentre predicava in Macedonia, Paolo incontrò una donna di Tiatira di nome Lidia, venditrice di porpora. Lidia e tutta la sua famiglia accettarono lietamente il messaggio predicato da Paolo e mostrarono straordinaria ospitalità. (Atti 16:14, 15) A quel che si sa, Lidia fu la prima abitante di Tiatira ad accettare il cristianesimo. Col tempo la città divenne sede di una congregazione cristiana. Gesù vi indirizza il suo messaggio più lungo: “E all’angelo della congregazione che è a Tiatira scrivi: Queste son le cose che dice il Figlio di Dio, colui che ha gli occhi simili a una fiamma di fuoco e i cui piedi sono simili a rame fino”. — Rivelazione 2:18.
3 Questa è l’unica volta che in Rivelazione è usata l’espressione “Figlio di Dio”, anche se altrove Gesù chiama in effetti Geova “Padre mio”. (Rivelazione 2:27; 3:5, 21) L’uso di questo titolo serviva probabilmente a ricordare ai cristiani di Tiatira l’intima relazione che Gesù aveva con Geova. Questo Figlio “ha gli occhi simili a una fiamma di fuoco”, un avvertimento per i cristiani di Tiatira che il suo giudizio sarebbe divampato contro qualsiasi elemento contaminante egli avesse visto nella congregazione. Riferendosi per la seconda volta ai suoi piedi lucenti come il rame, Gesù sottolinea il fulgido esempio di fedeltà che egli aveva dato quand’era sulla terra. Senza dubbio i cristiani di Tiatira presero a cuore il suo consiglio, e altrettanto dobbiamo fare noi oggi! — 1 Pietro 2:21.
4, 5. (a) Perché Gesù poté lodare i cristiani di Tiatira? (b) Sotto quali aspetti la congregazione di Tiatira assomiglia alle congregazioni attuali dei testimoni di Geova?
4 Gesù ha motivo di lodare i cristiani di Tiatira. Egli dice: “Conosco le tue opere, e il tuo amore e la tua fede e il tuo ministero e la tua perseveranza, e che le tue ultime opere sono più numerose di quelle precedenti”. (Rivelazione 2:19) A differenza degli efesini, quei cristiani unti non avevano perso l’amore iniziale per Geova. La loro fede era forte. Inoltre, le loro opere erano più numerose di quelle precedenti e, come le prime tre congregazioni, i cristiani di Tiatira perseveravano. Questo può certo dirsi anche delle quasi 100.000 congregazioni dei testimoni di Geova esistenti oggi in tutta la terra! L’amore per Geova risplende, mentre uno spirito di zelo per il ministero permea l’organizzazione stimolando giovani e vecchi. Sono sempre più numerosi quelli che si spendono nel servizio di pioniere, usando così saggiamente il tempo che ancora rimane per proclamare la gloriosa speranza del veniente Regno di Dio! — Matteo 24:14; Marco 13:10.
5 Da decenni molti fedeli, sia degli unti che della grande folla, stanno mostrando un’esemplare perseveranza nel servizio di Dio, mentre il mondo intorno a loro sprofonda sempre più in una cupa disperazione. Facciamoci però coraggio! Rivelazione conferma la testimonianza degli antichi profeti di Dio: “Il grande giorno di Geova è vicino. È vicino, e si affretta moltissimo”. — Sofonia 1:14; Gioele 2:1; Abacuc 2:3; Rivelazione 7:9; 22:12, 13.
“Quella donna, Izebel”
6. (a) Nonostante gli aspetti degni di lode, quale problema notò Gesù nella congregazione di Tiatira che doveva essere preso immediatamente in considerazione? (b) Chi era Izebel, e aveva forse qualche diritto di definirsi profetessa?
6 Gli occhi infuocati di Gesù scrutano in profondità. Egli nota qualcosa che dev’essere immediatamente preso in considerazione. “Tuttavia”, dice ai cristiani di Tiatira, “ho questo contro di te, che tolleri quella donna, Izebel, che si dice profetessa, e insegna e svia i miei schiavi a commettere fornicazione e a mangiare cose sacrificate agli idoli”. (Rivelazione 2:20) Nel X secolo a.E.V. la regina Izebel, moglie del re d’Israele Acab e adoratrice di Baal, era diventata tristemente famosa per il suo comportamento omicida, adultero e tirannico. Ieu, quale unto di Geova, la fece mettere a morte. (1 Re 16:31; 18:4; 21:1-16; 2 Re 9:1-7, 22, 30, 33) L’idolatra Izebel non aveva nessun diritto di definirsi profetessa. Non era come Miriam e Debora che avevano prestato servizio in Israele come fedeli profetesse. (Esodo 15:20, 21; Giudici 4:4; 5:1-31) E lo spirito di Geova non la spingeva a profetizzare come aveva fatto con l’anziana Anna e con le quattro figlie di Filippo l’evangelizzatore. — Luca 2:36-38; Atti 21:9.
7. (a) Menzionando “quella donna, Izebel”, a quale influenza si riferiva evidentemente Gesù? (b) In che modo alcune donne associate giustificavano forse la loro condotta caparbia?
7 Chiaramente, quindi, “quella donna, Izebel”, che a Tiatira si definiva profetessa, era un’ingannatrice. Non aveva il sostegno dello spirito di Dio. Chi era? Probabilmente era una donna o un gruppo di donne che esercitava una spudorata influenza corruttrice in seno alla congregazione. Alcune donne associate avevano forse coinvolto membri della congregazione nell’immoralità, mentre giustificavano sfacciatamente la loro condotta caparbia applicando in modo errato certi passi biblici. Erano davvero false profetesse! Istigavano altri a imitare la loro condotta di “fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi e concupiscenza, che è idolatria”. (Colossesi 3:5) Spingevano i componenti della congregazione a seguire uno stile di vita immorale ed egoistico, come quello approvato o tollerato dalla maggioranza delle religioni della cristianità.
8. (a) Cosa decretò Gesù circa la “Izebel” di Tiatira? (b) In che modo un’indebita influenza femminile si è fatta sentire nei tempi moderni?
8 Gesù prosegue dicendo agli anziani di Tiatira: “E le ho dato il tempo di pentirsi, ma non si vuole pentire della sua fornicazione. Ecco, sto per gettarla in un letto da malati, e quelli che commettono adulterio con lei in grande tribolazione, se non si pentono delle sue opere”. (Rivelazione 2:21, 22) Come l’originale Izebel dominava evidentemente Acab e in seguito sfidò Ieu, giustiziere di Dio, così quell’influenza femminile cercava forse di manovrare i mariti e gli anziani. A quanto pare, gli anziani di Tiatira tolleravano tale influenza immodesta simile a quella di Izebel. Gesù diede loro un energico avvertimento, che vale anche per la congregazione mondiale dell’odierno popolo di Geova. Nei tempi moderni alcune di queste donne dal carattere forte hanno indotto i mariti a divenire apostati e li hanno addirittura istigati a promuovere azioni legali contro i fedeli servitori di Geova. — Confronta Giuda 5-8.
9. (a) Perché le parole di Gesù a proposito di Izebel non si riflettono sfavorevolmente su tutte le donne della congregazione? (b) Solo in quali circostanze sorge un’influenza simile a quella di Izebel?
9 In nessun modo però questo si riflette sfavorevolmente sulle donne fedeli della congregazione cristiana. Oggigiorno gran parte dell’opera di testimonianza viene compiuta da fedeli sorelle; mediante gli studi biblici a domicilio che tengono, conducono folle di nuovi nella congregazione. Dio stesso benedice questa disposizione, come indica il Salmo 68:11, che dice: “Geova stesso dà la parola; le donne che annunciano la buona notizia sono un grande esercito”. I mariti possono essere positivamente influenzati dalla condotta mite e rispettosa delle rispettive mogli, condotta che “è di grande valore agli occhi di Dio”. (1 Pietro 3:1-4) La donna capace e operosa è lodata dal re Lemuel. (Proverbi 31:10-31) Un’influenza simile a quella di Izebel sorge solo quando alcune donne escono dai limiti seducendo uomini, sfidando l’autorità o non tenendone conto. — Efesini 5:22, 23; 1 Corinti 11:3.
10. (a) Perché Izebel e i suoi figli ricevettero un avverso giudizio? (b) In quale pericolosa condizione vengono a trovarsi quelli che diventano figli di Izebel, e cosa dovrebbero fare essi?
10 Riferendosi a “quella donna, Izebel”, Gesù aggiunge: “E ucciderò i suoi figli con piaga mortale, affinché tutte le congregazioni sappiano che io sono colui che scruta i reni e i cuori, e vi darò individualmente secondo le vostre opere”. (Rivelazione 2:23) Gesù aveva dato a Izebel e ai suoi figli il tempo di pentirsi, ma essi persistevano nelle loro vie immorali e dovevano quindi ricevere un avverso giudizio. Per i cristiani di oggi c’è qui una vigorosa lezione. Quelli che imitano Izebel, siano essi uomini o donne, e che quindi divengono suoi figli violando i princìpi biblici dell’autorità e della moralità o essendo ostinati così da non tener conto dell’ordine teocratico, si trovano in una pericolosa condizione di malattia spirituale. È vero che se uno di questi chiama gli anziani della congregazione perché preghino su di lui “la preghiera della fede farà star bene l’indisposto e Geova lo desterà”, sempre che agisca umilmente in armonia con quelle preghiere. Ma nessuno pensi di poter ingannare Dio o Cristo cercando di nascondere atti immorali o facendo mostra di un servizio zelante. — Giacomo 5:14, 15.
11. In che modo oggi le congregazioni sono aiutate a essere deste per riconoscere un’illegittima influenza femminile?
11 È un bene che la maggioranza delle congregazioni dei testimoni di Geova siano oggi deste a questo pericolo. Gli anziani vigilano per discernere le tendenze non teocratiche e le inclinazioni peccaminose. Cercano di aiutare quelli che si trovano in pericolo, sia uomini che donne, affinché possano rafforzare la loro spiritualità ed essere ristabiliti prima che sia troppo tardi. (Galati 5:16; 6:1) Con amore e fermezza questi sorveglianti cristiani frenano qualsiasi tentativo femminile di formare gruppi volti a perseguire scopi simili a quelli del movimento di liberazione della donna. Per di più, le pubblicazioni dei testimoni di Geova danno periodicamente opportuni consigli.a
12. In quale modo oggi la classe di Giovanni dà prova di uno zelo simile a quello di Ieu?
12 Qualora però sia stata commessa grave immoralità, specialmente quando questa diviene una pratica, i peccatori impenitenti devono essere disassociati. Ricordiamo lo zelo di Ieu nel togliere di mezzo ogni traccia dell’influenza di Izebel in Israele. Similmente oggi la classe di Giovanni interviene energicamente dando l’esempio ai “Gionadab” suoi compagni e mostrando di essere molto diversa dai permissivi ministri della cristianità. — 2 Re 9:22, 30-37; 10:12-17.
13. Cosa accadrà a quelli che cedono a una peccaminosa influenza femminile?
13 In qualità di Messaggero e Giudice di Geova, il Figlio di Dio agisce giustamente per identificare la moderna Izebel e gettarla in un letto da malati, perché la sua malattia spirituale è divenuta cronica. (Malachia 3:1, 5) Anche quelli che hanno ceduto a questa peccaminosa influenza femminile vanno incontro a grande tribolazione: il dispiacere di essere disassociati, stroncati dalla congregazione cristiana come se fossero morti. A meno che non si pentano, non si convertano e non siano riaccettati nella congregazione, vanno anche incontro alla morte letterale mediante “piaga mortale”, al più tardi durante la grande tribolazione. Nel frattempo possono essere ristabiliti se si pentono completamente delle loro opere peccaminose. — Matteo 24:21, 22; 2 Corinti 7:10.
14. (a) In che modo Gesù si serve degli anziani per trattare certi problemi, ad esempio qualsiasi influenza simile a quella di Izebel? (b) In che modo la congregazione dovrebbe sostenere gli anziani che trattano tali problemi?
14 “Tutte le congregazioni” devono sapere che Gesù scruta i “reni”, le più intime emozioni, e il ‘cuore’, la persona interiore, inclusi i veri motivi per cui si agisce. A tal fine egli si serve di fidate stelle, gli anziani, nel trattare certi problemi, ad esempio qualsiasi eventuale influenza paragonabile a quella di Izebel. (Rivelazione 1:20) Una volta che questi anziani hanno esaminato attentamente una questione del genere e hanno emesso il loro giudizio, non spetta ai singoli indagare sul perché o il percome dell’azione intrapresa. Tutti dovrebbero umilmente accettare la decisione degli anziani e continuare a sostenere queste stelle di congregazione. La lealtà a Geova e alle sue disposizioni organizzative sarà ricompensata. (Salmo 37:27-29; Ebrei 13:7, 17) In quanto a voi, possiate ricevere una benedizione quando Gesù darà a ciascuno individualmente secondo le sue opere. — Galati 5:19-24; 6:7-9.
“Tenete saldo ciò che avete”
15. (a) Cosa disse Gesù a quelli che non erano stati corrotti da Izebel? (b) Cosa mostra che non tutti quelli che nel 1918 si dicevano cristiani erano stati corrotti dall’apostata cristianità?
15 Le successive parole di Gesù sono fonte di conforto: “Comunque, dico al resto di voi che siete a Tiatira, a tutti quelli che non hanno questo insegnamento, gli stessi che non hanno conosciuto le ‘cose profonde di Satana’, come dicono: Non metto su di voi altro peso. Nondimeno, tenete saldo ciò che avete finché io venga”. (Rivelazione 2:24, 25) A Tiatira c’erano anime fedeli che non erano state influenzate da Izebel. Similmente nei 40 anni precedenti il 1918, e da allora in poi, non tutti quelli che si professavano cristiani hanno tollerato la corruzione così diffusa nella cristianità. La piccola schiera di Studenti Biblici, oggi conosciuti come Testimoni di Geova, che cercava di aiutare i membri delle chiese a comprendere l’origine non cristiana di molte dottrine della cristianità, ha agito per liberarsi di tutte le credenze e pratiche babiloniche ereditate dall’apostata cristianità. Queste includono il permissivo insegnamento di “quella donna, Izebel”.
16. Anche se Gesù e il corpo direttivo cristiano del I secolo non aggiunsero nessun altro peso, quali cose devono essere evitate?
16 Oggi la classe di Giovanni ha anche incoraggiato i suoi compagni, la grande folla, a stare attenti alle influenze immorali, come quelle del degradato mondo dello spettacolo. Non c’è alcun bisogno di vedere o sperimentare la corruzione per curiosità o per sapere cosa evitare. La condotta saggia è quella di stare il più lontano possibile dalle “cose profonde di Satana”. Gesù dice: “Non metto su di voi altro peso”. Questo ci ricorda il decreto del corpo direttivo cristiano del I secolo: “Allo spirito santo e a noi è parso bene di non aggiungervi nessun altro peso, eccetto queste cose necessarie: che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli e dal sangue e da ciò che è strangolato e dalla fornicazione. Se vi asterrete attentamente da queste cose, prospererete”. (Atti 15:28, 29) Se volete prosperare spiritualmente, evitate la falsa religione, l’errato uso del sangue (come le trasfusioni di sangue) e l’immoralità! Anche la vostra salute fisica ne sarà probabilmente salvaguardata.
17. (a) Con quali “cose profonde” Satana tenta oggi le persone? (b) Quale dovrebbe essere il nostro atteggiamento verso le “cose profonde” del sofisticato mondo di Satana?
17 Satana oggi ha altre “cose profonde”, come le complicate speculazioni e filosofie che solleticano l’intelletto. Oltre ai ragionamenti permissivi e immorali, esse includono lo spiritismo e la teoria dell’evoluzione. Come considera queste “cose profonde” l’onnisapiente Creatore? L’apostolo Paolo riporta queste sue parole: “Farò perire [“Distruggerò”, CEI] la sapienza dei saggi”. In contrasto con ciò, “le cose profonde di Dio” sono semplici, chiare e incoraggianti. I cristiani saggi evitano le “cose profonde” del sofisticato mondo di Satana. Ricordate: “Il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — 1 Corinti 1:19; 2:10; 1 Giovanni 2:17.
18. Quali benedizioni promise Gesù ai cristiani unti che rimangono fedeli sino alla fine, e quale privilegio avranno ad Armaghedon questi risuscitati?
18 A quei cristiani di Tiatira Gesù rivolge ora parole calorose, che incoraggiano anche gli odierni cristiani unti: “E a colui che vince e osserva le mie opere sino alla fine darò autorità sulle nazioni, e pascerà il popolo con una verga di ferro così che saranno frantumati come vasi d’argilla, come ho ricevuto dal Padre mio”. (Rivelazione 2:26, 27) Che meraviglioso privilegio! Questa autorità che gli unti vincitori ricevono alla loro risurrezione significa brandire insieme a Gesù la “verga di ferro” della distruzione contro le nazioni ribelli ad Armaghedon. Nella migliore delle ipotesi gli ordigni nucleari di quelle nazioni scoppietteranno come mortaretti bagnati quando Cristo frantumerà i suoi nemici come fossero vasi d’argilla. — Salmo 2:8, 9; Rivelazione 16:14, 16; 19:11-13, 15.
19. (a) Chi è la “stella del mattino”, e in che modo egli verrà dato a quelli che vincono? (b) Quale incoraggiamento riceve la grande folla?
19 Gesù aggiunge: “E gli darò la stella del mattino”. (Rivelazione 2:28) Più avanti Gesù stesso spiega cos’è questa “stella”, dicendo: “Io sono la radice e la progenie di Davide, e la luminosa stella del mattino”. (Rivelazione 22:16) Sì, è in Gesù che si adempie la profezia che Geova fece pronunciare dalle riluttanti labbra di Balaam: “Una stella certamente verrà da Giacobbe, e uno scettro in realtà si leverà da Israele”. (Numeri 24:17) In che modo Gesù darà la “stella del mattino” a coloro che vincono? Evidentemente dando loro se stesso, accogliendoli nella più stretta e intima relazione con lui. (Giovanni 14:2, 3) Davvero un forte incentivo a perseverare! Anche per la grande folla è stimolante sapere che la “luminosa stella del mattino” eserciterà presto la sua regale autorità nel ripristinare il Paradiso qui sulla terra!
Mantenete l’integrità!
20. Quali sviluppi in seno alla cristianità ci rammentano alcune debolezze della congregazione di Tiatira?
20 Questo messaggio dovette incoraggiare grandemente i cristiani di Tiatira. Pensate: il glorificato Figlio di Dio in cielo aveva parlato personalmente ai cristiani di Tiatira di alcuni loro problemi! Di sicuro almeno alcuni componenti della congregazione reagirono positivamente a quell’amorevole cura pastorale. Questo messaggio, il più lungo dei sette, aiuta anche noi oggi a identificare la vera congregazione cristiana. Nel 1918, quando Gesù venne al tempio di Geova per il giudizio, la stragrande maggioranza delle organizzazioni che si dicevano cristiane erano contaminate dall’idolatria e dall’immoralità spirituale. (Giacomo 4:4) Alcune basavano le loro dottrine sugli insegnamenti di donne volitive del XIX secolo, come l’Ellen White degli Avventisti del Settimo Giorno e la Mary Baker Eddy della Scienza Cristiana, e più recentemente molte donne si sono messe a predicare dal pulpito. (Confronta 1 Timoteo 2:11, 12). Fra le varie forme di cattolicesimo, spesso Maria viene onorata al di sopra di Dio e di Cristo. Gesù non la onorò in questo modo. (Giovanni 2:4; 19:26) Potrebbero organizzazioni che accettano una simile illegittima influenza femminile essere veramente considerate cristiane?
21. Quali lezioni si possono trarre a livello personale dal messaggio di Gesù a Tiatira?
21 I cristiani, sia che appartengano alla classe di Giovanni o alle altre pecore, fanno bene a ponderare personalmente questo messaggio. (Giovanni 10:16) Alcuni, come quei discepoli della Izebel di Tiatira, possono essere tentati a seguire una condotta comoda. Possono anche essere tentati a scendere a compromessi. Oggi si devono affrontare problemi come quello relativo al mangiare prodotti contenenti sangue o all’accettare trasfusioni di sangue. Alcuni possono pensare che lo zelo nel servizio di campo o il fatto che pronunciano discorsi li autorizzi a essere meno scrupolosi in altri campi, come il guardare videocassette o film violenti e immorali o eccedere nel bere. L’avvertimento dato da Gesù ai cristiani di Tiatira ci insegna che non dobbiamo prenderci queste libertà. Geova vuole che ci manteniamo puri, che lo serviamo con tutta l’anima, senza tentennamenti, come facevano molti cristiani di Tiatira.
22. Come ribadisce Gesù l’importanza di avere un orecchio sensibile?
22 Infine Gesù dichiara: “Chi ha orecchio oda ciò che lo spirito dice alle congregazioni”. (Rivelazione 2:29) Qui Gesù, per la quarta volta, ripete queste stimolanti parole, che ritroveremo anche alla conclusione dei restanti tre messaggi. Avete un orecchio sensibile? Continuate dunque ad ascoltare attentamente mentre Dio, mediante il suo spirito, continua a dare consigli attraverso il suo canale.
[Nota in calce]
a Vedi ad esempio l’articolo “Fedeli donne cristiane: preziose adoratrici di Dio”, nella Torre di Guardia del 1º novembre 2003.
[Immagini a pagina 51]
Oggi gran parte dell’opera di testimonianza viene compiuta da fedeli sorelle che sostengono con modestia l’autorità teocratica