Ritirarsi dal servizio
Nell’affidare ai leviti (non della famiglia sacerdotale di Aaronne) l’incarico di prestare servizio presso la tenda di adunanza sotto la direttiva dei sacerdoti, Geova prese amorevoli provvedimenti per il loro bene. Comandò a Mosè: “Questo è ciò che si applica ai leviti: Dai venticinque anni in su egli verrà per entrare nella compagnia del servizio della tenda di adunanza. Ma dopo l’età di cinquant’anni si ritirerà dalla compagnia di servizio e non farà più servizio. E deve servire i suoi fratelli nella tenda di adunanza nell’aver cura dell’obbligo, ma non deve rendere servizio”. — Num. 8:23-26, NW; I Cron. 23:3; vedi LEVITI.
I leviti che si ritiravano all’età di cinquant’anni non cessavano di svolgere ogni servizio. Potevano sempre prestare servizio volontario e “servire i [loro] fratelli nella tenda di adunanza nell’aver cura dell’obbligo”. (Num. 8:26, NW) Probabilmente servivano come consiglieri e aiutavano a svolgere qualche lavoro più leggero incluso nell’obbligo dei leviti, ma era loro risparmiato il lavoro più pesante. E per il popolo erano sempre insegnanti della Legge. (Deut. 33:8-10; II Cron. 35:3) I leviti che vivevano nelle città di rifugio erano d’aiuto a quelli che vi trovavano rifugio. Un altro scopo del provvedimento che prevedeva il loro ritiro dal servizio era evidentemente quello di dare a tutti i leviti l’opportunità di avere incarichi di servizio presso il santuario, dato che il numero richiesto era limitato, specie finché fu in uso la tenda di adunanza o tabernacolo. Non era previsto che i sacerdoti, i leviti della casa di Aaronne, si ritirassero dal servizio.
Coloro che diventano “fratelli” spirituali di Gesù e seguono le sue orme sono definiti un “regal sacerdozio”. (Ebr. 2:10-12; I Piet. 2:9) Non è previsto che questi si ritirino dal servizio. L’apostolo Paolo fu attivo nel ministero anche in prigione e svolse regolare attività di ministero finché fu messo a morte. (Atti 28:30, 31; II Tim. 4:6, 7) Pietro fu attivo sino alla fine della sua vita. (II Piet. 1:13-15) Giovanni scrisse il suo Vangelo e tre lettere canoniche verso il 98 E.V., in età assai avanzata.
La “grande folla” vista da Giovanni dopo la visione dei 144.000 “suggellati”, viene detto che ‘rende sacro servizio a Dio giorno e notte’, cioè di continuo. Non è dunque previsto che un cristiano si ritiri dal servizio che rende a Dio. — Riv. 7:4, 9, 15.