Saldezza disciplinata
1. Quale avvenimento della storia esige che abbiamo saldezza?
“FERMAMENTE fissato sul posto” o “fisso nella direzione”: questo è il significato del termine saldo. La saldezza è certamente necessaria per andare incontro con successo all’Armaghedon del mondo. Pietro considerò la dissoluzione di “tutte queste cose” del mondo di Satana, il suo cielo e la sua terra, e dopo aver detto questo dichiarò ai suoi fratelli cristiani: “Voi perciò, diletti, avendo questa anticipata conoscenza, state in guardia, affinché non . . . cadiate dalla vostra propria saldezza”. (2 Piet. 3:11-17) Per portare a termine il viaggio verso la vita eterna e continuare nell’adorazione di Geova, comportandosi nel modo che piace a Dio, ci vuole disciplinata saldezza perché è in gioco l’integrità. — Ebr. 10:38, 39.
2. In quale luogo desideriamo essere fermamente stabiliti?
2 Il nostro posto nella condotta cristiana che conduce alla vita è nell’opera e nell’adorazione di Geova: il suo ministero. Le forze che si oppongono al regno e all’adorazione di Geova sono ostacoli sulla via della vita e dobbiamo superarli. Possono essere superati, mediante la nostra salda integrità, per immeritata benignità di Geova Dio. Volete osservare alcuni degli sforzi fatti in condizioni e circostanze nelle quali si trovano spesso i testimoni di Geova, che mettono alla prova la loro saldezza, e come essi considerano tali ostacoli?
SALDEZZA PER RESISTERE AL MATERIALISMO
3. Che cos’è il materialismo?
3 Benché abbandonarsi ai piaceri del materialismo sia una minaccia per i cristiani e rappresenti un’afflizione mondiale per il genere umano, la saldezza nel resistere ad esso indica che si conduce una vita in cui Geova e la sua adorazione vengono al primo posto. Bisogna ricordare che essere materialisti non vuol dire essere necessariamente ricchi in cose materiali. Quello che conta è su che cosa sono accentrati i propri affetti. Se l’individuo ama Geova Dio e mette al primo posto la sua adorazione e gli interessi del Regno, ‘cercando prima il regno di Dio e la sua giustizia’, lo mostrerà nella sua vita. Se dedica la maggior parte del suo tempo e della sua attenzione a soddisfare i desideri della carne, è chiaro che egli semina per la carne. — Matt. 6:33.
4. Mediante che cosa è assicurata la vita eterna?
4 Che appagare la carne non preservi la vita è indicato dalle Scritture: “Non siate sviati: Dio non è da beffeggiare. Poiché qualunque cosa l’uomo semini, questa pure mieterà; perché chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne, ma chi semina in vista dello spirito mieterà la vita eterna dallo spirito. Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo”. — Gal. 6:7-9.
5. A quale importante domanda si riduce la questione del materialismo?
5 Quindi riguardo al materialismo e al problema che esso presenta al cristiano, la controversia si riduce a questo: Per quale mondo viviamo? Possiamo rispondere a questa domanda con eterno beneficio se diamo ascolto al consiglio ispirato dato riguardo a questo vecchio mondo e se, ascoltandolo, viviamo per il nuovo mondo di giustizia: “Non amate il mondo né le cose del mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; perché tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi e la vistosa ostentazione dei propri mezzi di sostentamento — non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo. Inoltre, il mondo passa e pure il suo desiderio, ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. (1 Giov. 2:15-17) Che contrasto col mondo che passa: rimanere per sempre!
FERMI NELLA PERSECUZIONE E AL BANDO
6. Che cosa è certo riguardo alla persecuzione oggi e nel futuro?
6 Oggi in alcuni paesi il governo è molto contrario ai testimoni di Geova perché essi predicano la buona notizia del regno di Dio. Se consultate l’Annuario dei Testimoni di Geova del 1963 (inglese) troverete, a pagina 289, il rapporto sui paesi in cui oggi i testimoni di Geova lavorano in grandi difficoltà. Domani? Possiamo dire con certezza che vi sarà un aumento ed estensione della persecuzione e dei bandi su quelli che non adorano lo Stato e non lo acclamano come salvatore. Dove c’è il dominio totalitario è cosa da poco per le autorità governative arrestare i testimoni di Geova, gettarli in campi di concentramento e in prigione, mettere al bando la loro opera, confiscare le loro case, i loro luoghi di raduno e la letteratura, e bruciare perfino le loro Bibbie.
7. Che cosa ha provveduto Geova, per il bene della nostra attitudine mentale verso la persecuzione e i bandi?
7 In tali circostanze che cosa si può fare per resistere e non essere sviati verso il cosiddetto spirito di conservazione? Si tratta primariamente di mantenere la giusta attitudine mentale. Com’è possibile questo? È possibile mediante il chiaro intendimento ricevuto da Geova per mezzo della sua Parola. I testimoni di Geova non hanno dubbi circa la situazione. Essi sono messi in guardia per cui nemmeno il grande attacco di Gog li coglierà di sorpresa, senza che essi siano preavvisati, preavvertiti e premuniti. (Ezechiele, capp. 38 e 39) Anche ora, in anticipo, e durante l’attacco, quelli che sono irreprensibili e saldi nella violenta persecuzione sanno che il loro futuro sarà pacifico. “Osserva l’uomo integro e considera l’uomo retto; perché v’è una posterità per l’uomo di pace; mentre i trasgressori saranno tutti quanti distrutti; la posterità degli empi sarà sterminata”. — Sal. 37:37, 38, VR.
8. (a) Spiegate il fondamentale incarico di ogni singolo servitore di Dio, che si applica in tutte le circostanze. (b) Che cosa ne risulta?
8 I servitori di Geova che sono al bando e perseguitati riconoscono che, malgrado l’opposizione che vi è, ognuno ha una responsabilità individuale verso il fedele ministero di Dio. Ognuno sa che la Parola di Dio dice: “Predica la parola, datti ad essa con urgenza in tempo favorevole, in tempo difficoltoso, rimprovera, sgrida, esorta, con ogni longanimità e arte d’insegnare”. (2 Tim. 4:2) Assolvendo la responsabilità che ogni individuo sa di avere in armonia col solenne incarico di predicare “in tempo difficoltoso”, fa piani accurati. Quando sono al bando, piccoli gruppi di predicatori danno meno nell’occhio. L’attività individuale è a volte difficilmente notata.
9. Mostrate il punto di vista dei testimoni che sono al bando verso la testimonianza “occasionale”.
9 Se le limitazioni sull’opera di predicazione sono così restrittive perché Cesare ricorre a metodi totalitari per ostacolare, può anche essere saggio che tutti i predicatori diano testimonianza “occasionale”. Per aiutarli in ciò, i sorveglianti possono tenere informati i ministri sui modi efficaci di cominciare conversazioni con estranei, scoprendo con tatto se sono pecore. In tal modo, anche se sono al bando, cercano quelli che sono degni. Coloro che si mostrano interessati possono essere visitati regolarmente, e così si può continuare l’opera delle visite ulteriori. In questa maniera in vari paesi sono stabiliti e tenuti studi biblici, e le persone vengono aiutate fino al punto della dedicazione a Dio e del battesimo anche se vi sono bandi.
10. Vengono fatti i rapporti del ministero di campo quando vi è il bando?
10 Anche del ministero compiuto in mezzo alle difficoltà è fatto fedelmente rapporto. Fare rapporto aiuta a sentirsi in contatto con l’organizzazione terrena di Geova. I rapporti di gruppo e delle congregazioni stimolano alla fedeltà mentre tutti i proclamatori del Regno vedono che si fa qualcosa e che altri continuano la predicazione malgrado le difficoltà. I rapporti che giungono alla Società, quando verranno pubblicati, saranno un incoraggiamento a quelli di altri paesi. Ve ne renderete conto leggendo l’Annuario (inglese) della Società. I servitori responsabili delle congregazioni possono raccogliere i rapporti alle adunanze e quando visitano i proclamatori del Regno nelle loro case.
11. Fino a che punto influiscono sulle adunanze le leggi e la persecuzione?
11 Ma si tengono adunanze quando vi è un bando? Sì, esse continuano. Sono per forza di gruppi piccoli, ma sono necessarie per edificare e rafforzare spiritualmente. Quelli che partecipano apprezzano talmente queste adunanze segrete che dispongono di arrivare molto in anticipo e andarsene molto tempo dopo per non attrarre indebita attenzione da parte dei vicini su qualche luogo di raduno.
12. Quale aiuto reca Matteo 10:16-22 ai cristiani che sono al bando?
12 Intrepidi di fronte al pericolo, ma, nonostante ciò, cauti come serpenti: così sono i testimoni di Geova. Gesù disse di guardarsi dagli uomini malvagi. Questo voleva dire anche sicuramente non cadere nelle mani di tali uomini. Gesù previde che i persecutori sarebbero ricorsi alla tattica totalitaria di far diventare alcuni informatori dello Stato anche contro i loro propri familiari: “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; perciò mostratevi cauti come serpenti e innocenti come colombe. Guardatevi dagli uomini; poiché vi consegneranno alle corti locali, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe. Infatti, sarete trascinati per amor mio davanti a governatori e re, in testimonianza a loro e alle nazioni. . . . Inoltre, il fratello darà a morte il fratello, e il padre il proprio figlio, e i figli sorgeranno contro i genitori e li faranno morire. E voi sarete oggetto di odio da parte di tutti a motivo del mio nome; ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. — Matt. 10:16-22.
SALDEZZA IN OGNI GENERE DI TERRITORIO
13. Quale territorio non richiede che si eserciti saldezza?
13 Non tutto il territorio è in paesi dove l’opera è al bando, eppure tutto il territorio richiede che si eserciti saldezza. Il campo del ministero del Regno è il mondo. (Matt. 13:38) La loro saldezza in ogni genere di territorio mostra che i testimoni di Geova hanno amore per le “pecore” che devono ancora essere trovate in tutte le parti del campo.
14. Riguardo a tutto il territorio in generale, qual è l’obiettivo?
14 Per compiere il miglior lavoro possibile, i testimoni di Geova organizzano attentamente l’assegnazione del territorio, verificando scrupolosamente come viene lavorato mediante la predicazione. I proclamatori fanno rapporto del lavoro che è stato compiuto. Sono tenute appropriate note dai proclamatori che vanno di casa in casa riguardo a quelli che non sono a casa o che sono occupati. Perciò quando danno nuovamente testimonianza in questo territorio, prima di testimoniare in altre sezioni, i ministri visitano anzitutto quelli che non erano a casa al tempo dell’ultima visita o quelli che allora erano occupati. Questo permette di dare una più completa testimonianza e ci si vale pienamente del territorio disponibile. Le visite alle persone occupate fatte più tardi nella stessa giornata o in altri momenti stabiliti portano invariabilmente buoni risultati.
15. Che cosa richiede la testimonianza in gruppo?
15 Quando i proclamatori danno testimonianza in gruppo, si ritiene importante che il conduttore del gruppo assegni sufficiente territorio per tenere occupato il gruppo tutto il tempo. In tal modo non è necessario che i ministri cerchino il conduttore durante il periodo del servizio di campo per ottenere altro territorio. Dopo aver percorso diverse volte il territorio, il conduttore sa quanto ne occorre pressappoco al gruppo.
16. In che modo è promossa la fedele testimonianza mediante (a) la scelta della letteratura? (b) le visite ulteriori?
16 Prestare molta attenzione al percorrere alternativamente il territorio sia con La Torre di Guardia e Svegliatevi! che con le altre offerte di letteratura contribuisce pure a distribuire letteratura biblica. I proclamatori possono andare più spesso con le riviste perché hanno sempre qualcosa di nuovo e di attuale da offrire alla gente. In altre occasioni si possono portare altre pubblicazioni bibliche nello stesso territorio, dando in tal modo la migliore e più completa testimonianza. Poi, inoltre, quando è organizzata l’opera delle visite ulteriori e i nuovi vi sono addestrati e vengono rivisitati tutti gli interessati, non saranno necessarie grandi zone per il ministero di casa in casa.
17. Nel territorio “difficile”, quale sfida è lanciata e che cosa si deve considerare?
17 Ai testimoni di Geova il cosiddetto territorio “difficile” presenta una sfida. Si unisce ad altri elementi per mettere alla prova la loro saldezza. “Corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi, mentre guardiamo attentamente il principale Agente e Perfezionatore della nostra fede, Gesù. Per la gioia che gli fu posta dinanzi egli sopportò il palo di tortura . . . In realtà, considerate attentamente colui che ha sopportato tale parlar contrario dei peccatori a discapito dei loro propri interessi, affinché non vi stanchiate e non veniate meno nelle vostre anime”. — Ebr. 12:2, 3.
18. Se una zona ha certe difficili particolarità, quali sono molte cose che un proclamatore può fare?
18 Se una zona o territorio ha certe particolarità, il proclamatore del Regno dev’essere al corrente e conoscerle bene. Dovrebbe chiedersi: A che cosa credono le persone? Perché reagiscono in questo modo? Vi sono versioni della Bibbia che accetterebbero? Secondo i giornali, che cosa sostiene e promuove il loro clero? Di che cosa si interessano? La risposta a queste domande aiuterà il proclamatore del Regno a portare il messaggio del Regno al popolo. A questo proposito abbiamo il buon esempio dell’apostolo Paolo, che si informò riguardo alle persone e alle loro credenze mentre compiva la sua attività missionaria. Era un osservatore così acuto nel suo territorio che poté dire agli uomini di Atene di aver visto nella loro città un altare “All’Iddio sconosciuto”. Menzionò il loro zelo religioso e poi usò questo come base del sermone che pronunciò. Non fu scoraggiato dalla flagrante idolatria che vide. Approfittò di quello che aveva notato nella sua assegnazione. Citò perfino alcuni dei loro scrittori che il popolo avrebbe accettato. Fu veramente un modello di ministro previdente e preparato quando andava nel suo territorio. Essendo all’altezza della sfida del territorio “difficile”, i testimoni di Geova assumono il giusto punto di vista, essendo completamente preparati per dare testimonianza in tali zone con abilità, sapendo che quelli che sono ‘esperti nel loro lavoro saranno al servizio dei re’. — Prov. 22:29, Ga; Atti 17:23, 28, 29.
19. Spiegate il progresso in certi territori, e mostrate in che modo è un vantaggio nel ministero.
19 Il progresso in certi territori, che è uno splendido vantaggio nel ministero dei testimoni di Geova, è quello di percorrere spesso certe zone. Percorrerle spesso non è uno svantaggio, ma è un vantaggio, poiché l’opera dei ministri è compiuta dovutamente. Ciò permette ai ministri di Dio e alle persone visitate di conoscersi. Testimoniare con tutta umiltà e gentilezza, con cordialità e calore, non contraccambiando mai il male col male, andandosene dopo aver detto alcune parole di conforto, consente alle persone di comprendere che le frequenti visite sono per il loro bene. I testimoni di Geova assicurano alle persone che sono felici di parlare con loro. Non riconoscete forse che il messaggio del Regno è veramente meritevole e che non è di certo una cattiva notizia? Speriamo che lo riconosciate, perché i testimoni di Geova sono desiderosi di parlare ripetutamente a tutti di queste cose utili non appena hanno opportunità di tornare a fare una visita. Quindi potete capire che “tornare” fa parte dell’odierna opera di istruzione biblica.
20. (a) Che cosa ci interessa maggiormente riguardo al territorio? (b) Dite quali cose aiutano a svolgere in esso il ministero della migliore qualità.
20 Ci rendiamo conto che è veramente gradito alle persone sapere chi siamo quando ci vedono arrivare, anche se spesso ci conoscono di nome. Mediante tali visite, sia che accettino letteratura o no, le persone ricevono a poco a poco sempre più conoscenze in merito ai basilari insegnamenti biblici. Geova e Armaghedon non sono più termini loro sconosciuti. La condizione dei morti e la speranza della vita umana eterna sulla terra non sono più idee nuove per loro. Più parliamo alla gente, meglio conosciamo il suo modo di pensare, la sua veduta della vita, le sue necessità. Quindi possiamo aiutarla maggiormente. Il territorio lavorato di frequente ci induce a prepararci di più e a pensare nuove introduzioni che suscitino e tengano vivo l’interesse. Non sminuite mai il grande effetto del messaggio del Regno. Ed è straordinario il fatto che gli aumenti vengono dai territori lavorati di frequente. Perciò la prima cosa di cui preoccuparsi non è la frequenza con cui è lavorato il territorio ma la compiutezza e la buona qualità del ministero che vi è svolto. I testimoni di Geova sono un popolo diverso, dedicato alla vera adorazione di Geova Dio. Nella rivista Time del 1º febbraio 1963, a pagina 65, in un articolo dal titolo “Credente o pagano” è detto quanto segue: “Quando guardo nel mercato”, deplora un sacerdote cattolico, “non so più distinguere il credente dal pagano. Posso distinguere i testimoni di Geova . . . ma non i seguaci delle fedi tradizionali”. Vi sono milioni di persone che pensano allo stesso modo.
SALDEZZA NELLA GIUSTA CONDOTTA E NEL GIUSTO COMPORTAMENTO
21. Rispetto alla condotta e al comportamento, quale scelta abbiamo e con quali conseguenze?
21 Dobbiamo essere determinati a mantenerci saldi nella condotta morale e nel buon comportamento. Se non rispettiamo la moralità, usciremo dalla via della vita. Ricordate l’esperienza dell’Israele dell’antichità quando era tanto vicino alla terra della promessa? (Numeri, cap. 25) L’impurità provocò allora la morte di migliaia d’essi. Possiamo evitare d’allontanarci e inciampare tenendo la mente lontana dalle opere malvage. Prima di udire la buona notizia la nostra mente era rivolta a tali opere, e agivamo conformemente e commettevamo azioni cattive. Ma abbiamo appreso che la morte e la risurrezione di Cristo ebbero luogo perché egli potesse “presentarvi santi e senza difetto e non esposti a nessuna accusa dinanzi a sé, purché, naturalmente, rimaniate nella fede, stabiliti sul fondamento e saldi e non essendo smossi dalla speranza di quella buona notizia che avete udita”. (Col. 1:22, 23) Possa la nostra determinazione essere quella di continuare nella fede senza difetto e realizzare la promessa della buona notizia.
SALDEZZA NELLA PARTECIPAZIONE ALLE ADUNANZE
22. (a) Quale altro campo dell’adorazione di Geova richiede saldezza? (b) Qual è la fonte della forza spirituale?
22 La forza spirituale ci viene dalla conoscenza. Otteniamo conoscenza nelle nostre adunanze della congregazione e mediante lo studio personale della Parola di Dio. Per avere la forza di correre la corsa fino alla fine e ricevere il premio della vita eterna bisogna avere costanza nell’assistere alle adunanze onde ottenere tale conoscenza. Lo studio familiare e quello personale suscitano il desiderio di essere presenti a tali raduni. Ogni volta che ci assentiamo dalle adunanze ci priviamo di un po’ di conoscenza, che avremmo potuto avere. Ognuna di queste perdite ci rende quel tanto più deboli per affrontare il nemico. Dobbiamo avere una fede profondamente radicata per andare avanti. Ogni famiglia dovrebbe avere tempi stabiliti per prepararsi per le adunanze e quindi partecipare unitamente alle considerazioni quando la congregazione si riunisce. Stando coi nostri fratelli alle adunanze abbiamo il vantaggio di associarci a buone compagnie che ci aiutano sulla via della vita. (1 Cor. 15:33) Che infelice insuccesso hanno avuto quelli che volevano negare questo ammonimento divino! Perciò perseverate con le buone compagnie. Non c’è bisogno di indietreggiare.
23. Spiegate quali sono alcune delle benedizioni e dei benefici che derivano dall’associarsi alla congregazione.
23 Meravigliose benedizioni hanno ora quelli che coltivano le compagnie della società del Nuovo Mondo, dove tutti si incoraggiano a vicenda. Se uno è debole o vacillante, gli altri ubbidiscono al comando scritturale di “[raddrizzare] le mani cadenti e le ginocchia indebolite . . . vigilando attentamente perché nessuno sia privato dell’immeritata benignità di Dio”. (Ebr. 12:12, 15) Questo è vero amore del prossimo. Fate la vostra parte nel dare questo incoraggiamento. “Continuate a confortarvi gli uni gli altri e ad edificarvi gli uni gli altri, come infatti state facendo”. — 1 Tess. 5:11.
24. (a) Che cosa recherà la saldezza disciplinata? (b) In che modo sarà usata la ricompensa della vita?
24 La condotta della saldezza disciplinata recherà la durevole approvazione e benedizione di Geova. Perseverate. Perché dovremmo indebolire la nostra fiducia col passare del tempo o a motivo di qualche prevista difficoltà? “Non smettiamo dunque di fare ciò che è eccellente, poiché a suo tempo mieteremo se non ci stanchiamo”. (Gal. 6:9) Coloro che mantengono con perseveranza l’integrità faranno buon uso di ciò che otterranno come ricompensa. Geova lo spiega loro quando dice riguardo al nuovo mondo: “Poiché come i nuovi cieli e la nuova terra ch’io sto per creare sussisteranno stabili dinanzi a me, dice l’Eterno [Geova], così sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome. E avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato in sabato, ogni carne verrà a prostrarsi dinanzi a me”. (Isa. 66:22, 23, VR) Mantenendo l’integrità nella condotta cristiana potremo adorare in eterno il nostro Dio e Padre, Geova. Voi lo desiderate, non è vero? Non smettete di fare giuste opere. Accettate la disciplina, siate saldi sulla via che conduce alla vita, alla lode di Geova.