Sorveglianti, siate un ottimo esempio per il “gregge”
“Divieni un esempio per i fedeli nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità”. — I Tim. 4:12.
1. Perché ci si aspetta che i sorveglianti cristiani diano un ottimo esempio?
PRESTARE servizio come sorveglianti nella congregazione cristiana non è cosa da poco. Se ne rendono conto migliaia di uomini spirituali ai quali oggi è affidato questo privilegio. Poiché tutti i componenti della congregazione cristiana sono fratelli e sorelle, gli anziani nominati sanno che la loro responsabilità non li rende affatto superiori agli altri adoratori di Geova. (Matt. 23:8-12) Tuttavia, a motivo delle loro responsabilità e delle esigenze scritturali che devono soddisfare, da loro ci si aspetta di più. È proprio come disse Gesù: “In realtà, a chiunque è stato dato molto, sarà richiesto molto; e a colui al quale è stato affidato molto, sarà richiesto più del solito”. (Luca 12:48) Le parole e le azioni di questi sottopastori influiscono notevolmente sul “gregge”. Ci si aspetta quindi che questi uomini siano un ottimo esempio per gli altri.
2. Sotto quali particolari aspetti Paolo incoraggiò Timoteo a divenire un esempio?
2 L’importanza di essere d’esempio non sarà mai messa sufficientemente in risalto. È uno degli espliciti consigli della prima lettera di Paolo al sorvegliante Timoteo. Paolo non prendeva nulla per scontato e voleva che Timoteo facesse lo stesso. Poiché Timoteo era ancora giovane, alcuni avrebbero potuto disprezzarlo. Indubbiamente Paolo pensava a questo quando scrisse: “Nessuno disprezzi la tua giovinezza. Al contrario, divieni un esempio per i fedeli nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità. Mentre vengo, continua ad applicarti alla lettura pubblica, all’esortazione, all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te, che ti fu dato mediante predizione e quando il corpo degli anziani posero su di te le loro mani”. (I Tim. 4:12-14) Nessuno avrebbe avuto validi motivi per disprezzare Timoteo se egli avesse continuato a tenere un’esemplare condotta cristiana.
3. Cosa dovrebbero esaminare i sorveglianti, e perché?
3 Come Timoteo, oggi i sorveglianti del popolo di Geova devono esaminare il loro modo di vivere. Anche se la nostra considerazione riguarda principalmente i sorveglianti, i servitori di ministero e quegli uomini che aspirano a maggiori responsabilità nella congregazione, tutti i cristiani dovrebbero esaminare attentamente ciò che comprende il servire come esempi del “gregge”. (II Cor. 13:5) Ma ora chiediamo: “Anziani, state davvero dando un ottimo esempio?” I vostri conservi guardano a voi, avendo in mente le parole di Ebrei 13:7: “Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi, i quali vi han dichiarato la parola di Dio, e mentre contemplate come va a finire la loro condotta imitate la loro fede”. Sì, anziani, i vostri compagni cristiani vogliono essere fedeli a Geova. Per riuscirci hanno bisogno non solo di consigli scritturali e di parole di conforto, ma anche del vostro incoraggiante esempio. Imiteranno la vostra fede mentre osserveranno la vostra condotta retta e il suo esito.
4. (a) In che modo I Timoteo 3:1 e Matteo 20:26, 27 mettono in risalto ciò che comprende il prestare servizio come sorveglianti cristiani? (b) Cosa deve fare un anziano per assolvere le sue responsabilità? (c) In base a I Tessalonicesi 5:12, 13, per chi dovrebbero avere riguardo i fratelli, e come dovrebbero mostrarlo?
4 Questo non significa che, come anziani, siate indispensabili. Niente affatto. Ma compite un’“opera eccellente”, servendo i vostri fratelli e le vostre sorelle spirituali. (I Tim. 3:1) La vostra non è una posizione di presunta ‘grandezza’ attribuibile ai vostri sforzi. (Matt. 20:26, 27) È vero che avete ulteriori privilegi e responsabilità, ma per assolverle debitamente è necessario che facciate umilmente gli schiavi per Geova, per Gesù Cristo e per i vostri fratelli. (Rom. 12:11; Gal. 5:13; Col. 3:23, 24) Sì, dovete lavorare strenuamente, presiedere, ammonire e svolgere altri compiti a favore dei vostri fratelli e delle vostre sorelle spirituali. Essi riconoscono che ricoprite un certo incarico; ma è la vostra strenua opera, insieme al vostro esempio, a indurli a reagire positivamente per sostenere i vostri sforzi. Questo è giusto e in armonia con le parole dell’apostolo Paolo: “Ora vi preghiamo, fratelli, d’aver riguardo per quelli che faticano fra voi e vi presiedono nel Signore e vi ammoniscono; e di avere per loro più che straordinaria considerazione con amore a causa della loro opera”. — I Tess. 5:12, 13.
Un ottimo esempio “nel parlare”
5. In quali varie circostanze i sorveglianti dovrebbero essere un esempio “nel parlare”, e perché questo è necessario?
5 La necessità che i sorveglianti diano un ottimo esempio “nel parlare” è incontestabile. Questo deve cominciare nella loro stessa casa. Inoltre devono dimostrarlo quando parlano a singoli componenti della congregazione o dal podio, come pure quando danno testimonianza di casa in casa. Ciò che un sorvegliante dice può influire sugli altri più di quanto creda. Quindi le sue parole devono essere sempre basate sui princìpi della Parola di Dio o guidate da essi.
6. Perché gli anziani devono guardarsi da pensieri errati e “dire cose buone”?
6 Per parlare in modo edificante, si deve avere il cuore pieno di buone cose tratte dalla Parola di Dio. Allora la bocca ‘dirà cose buone’, dichiarazioni spiritualmente appropriate ed edificanti. (Matt. 12:34) Il sorvegliante deve stare attento a non lasciare che idee o pensieri errati mettano radice nella sua mente o nel suo cuore, perché infine si manifesterebbero in ciò che dice e danneggerebbero altri. Mostrando ciò che va evitato e il genere di linguaggio che si dovrebbe usare, la Bibbia consiglia: “Nessuna parola cattiva deve mai uscire dalla vostra bocca; piuttosto, quando è necessario, dite parole buone, che facciano bene a chi le ascolta”. — Efes. 4:29, Parola del Signore, Il Nuovo Testamento.
7. Perché i sorveglianti cristiani devono astenersi dal diffondere idee o opinioni di carattere personale?
7 Per essere un esempio nel parlare, i sottopastori cristiani non devono andare “oltre ciò che è scritto”. (I Cor. 4:6) In questioni di dottrina e di morale, come pure in questioni organizzative cristiane, il sorvegliante deve ‘predicare la parola’. (II Tim. 4:2) Se esprimesse opinioni strettamente personali o divulgasse idee contrarie all’insegnamento ricevuto tramite lo “schiavo fedele e discreto”, questo causerebbe confusione. Perciò, anziché farsi presuntuosamente avanti, cosa che potrebbe portare al disonore, perché non aspettare Geova e la sua organizzazione? (Prov. 11:2) Forse in seguito ci sarà un’ulteriore spiegazione o chiarificazione del soggetto. Oppure, mediante la preghiera e il diligente studio della Parola di Dio con l’aiuto delle pubblicazioni della Società, l’anziano può accorgersi che si sbagliava ed essere lieto di non aver divulgato le sue vedute errate.
8. (a) Perché è bene evitare di combattere per delle parole e di impegnarsi in dibattiti? (II Tim. 2:14-19) (b) Se qualcuno fa una domanda e ha bisogno di aiuto spirituale, come lo si dovrebbe aiutare?
8 Paolo disse a Timoteo di dare comando agli altri di “non combattere per delle parole, cosa di nessuna utilità perché sovverte quelli che ascoltano”. L’apostolo si riferì poi ai dannosi effetti delle dichiarazioni di certuni che avevano deviato dalla verità. Non c’è nulla da guadagnare e probabilmente molto da perdere in senso spirituale combattendo per delle parole o tenendo dibattiti con quelli che respingono il sano insegnamento. (II Tim. 2:14-19; Tito 1:7-9) Questo non significa che non si possa sinceramente fare una domanda su qualcosa che non si è capito. Ma insistere su un certo punto di vista può produrre inutile turbamento. Ovviamente, se qualcuno ha bisogno di aiuto spirituale, c’è il modo appropriato di insegnare, e cioè “con mitezza”. — II Tim. 2:23-26.
9. Cosa devono fare i sorveglianti per insegnare efficacemente?
9 I sorveglianti dovrebbero ‘faticare nel parlare e nell’insegnare’ non solo facendo conoscere la verità a quelli di fuori, ma anche edificando spiritualmente la congregazione. (I Tim. 5:17) Ci vogliono tempo e sforzi per preparare discorsi biblici e parti alle adunanze che siano spiritualmente ristoratrici, istruttive e pratiche. Studiando regolarmente le Scritture e usando le pubblicazioni e gli schemi dei discorsi della Società e altre informazioni dello “schiavo fedele e discreto”, gli oratori e gli insegnanti possono sviluppare molti ottimi argomenti che consentiranno loro di impartire un sano insegnamento. Divenendo un esempio nel parlare, i sorveglianti mostrano di impegnarsi nel giusto modo.
Mantenendo sempre un’“eccellente condotta”
10, 11. (a) Che relazione c’è fra condotta e sapienza celeste? (b) Cosa accade quando si manifesta la sapienza dall’alto, in contrasto con le situazioni che si creano quando si manifestano cattivi tratti?
10 I sorveglianti di congregazione devono anche essere d’esempio “nella condotta”. Per riuscire a mantenere un’eccellente condotta hanno bisogno di sapienza celeste e intendimento. Il discepolo Giacomo lo mette in risalto, dicendo: “Chi è saggio e ha intendimento fra voi? Mostri dall’eccellente condotta le sue opere con la mansuetudine che appartiene alla sapienza. Ma se avete nei vostri cuori amara gelosia e contenzione, non vi vantate e non mentite contro la verità. Questa non è la sapienza che scende dall’alto, ma è terrena, animale, demonica. Poiché dove sono gelosia e contenzione, ivi sono disordine e ogni cosa vile”. — Giac. 3:13-16; I Piet. 2:12.
11 I rapporti con gli altri anziani e con i componenti della congregazione sono rafforzati dall’eccellente condotta che riflette la sapienza celeste. (Giac. 3:17, 18) Al contrario, contenzione, gelosia, vanto e altre azioni o tratti mondani, animaleschi e demonici, danneggiano i buoni rapporti. Questi cattivi tratti non devono esistere in mezzo al popolo di Dio. Chi si comporta in modo egoistico smentisce qualsiasi sua pretesa di avere amore cristiano. Quindi l’eccellente condotta richiede ‘che non facciamo nulla per contenzione o egotismo, ma con modestia di mente, considerando che gli altri siano superiori a noi’. (Filip. 2:3) Tale condotta è veramente esemplare perché riflette l’attitudine mentale manifestata da Gesù. — Filip. 2:5-8.
12. (a) Come si dovrebbero considerare e trattare le sorelle della congregazione? (b) Cosa sono tenuti a fare i sorveglianti in caso di violazione delle norme morali di Dio? (c) In relazione con le questioni giudiziarie, quale responsabilità hanno gli anziani riguardo alle informazioni confidenziali?
12 Per dare il buon esempio, i sorveglianti e altri fratelli responsabili devono sempre comportarsi con circospezione verso persone dell’altro sesso. Devono supplicare “le donne anziane come madri, le giovani come sorelle con ogni castità”. (I Tim. 5:1, 2) È necessaria costante vigilanza per stare in guardia contro qualsiasi rilassamento per quanto riguarda il rispetto delle alte norme morali di Dio. Se c’è la chiara prova che qualcuno cerca di corrompere gli altri sotto l’aspetto morale, gli anziani devono agire immediatamente per mantenere pura l’organizzazione, sapendo che Geova ‘esige la punizione per queste cose’. (I Tess. 4:3-8) Nello stesso tempo, i sottopastori nominati devono astenersi dal parlare in pubblico di questioni giudiziarie relative a quelli che hanno violato i giusti princìpi di Dio. Le informazioni confidenziali devono rimanere tali. È ovvio che la congregazione avrà piena fiducia solo in quegli anziani che esercitano la sorveglianza nel modo dovuto e la cui condotta personale è sempre al di sopra di ogni biasimo.
Esemplari “nell’amore”
13. Quale spirito devono avere i sorveglianti per avere successo nel dare il buon esempio, e perché?
13 I sorveglianti non possono realmente divenire “un esempio per i fedeli” se non manifestano lo spirito dell’amore. Dopo aver ricordato a Timoteo di ‘ravvivare come un fuoco il dono di Dio che era in lui’, Paolo disse: “Poiché Dio ci diede non uno spirito di codardia, ma quello di potenza e d’amore e di sanità di mente”. (II Tim. 1:6, 7) Conosciamo i benefici effetti prodotti nella nostra vita dall’amore che Dio ci ha manifestato. Quando i sorveglianti sono un ottimo esempio nel manifestare l’amore come frutto dello spirito, questo, più che qualsiasi altra cosa, rivela ciò che provano per gli altri adoratori di Geova. L’amore ha il potere di attrarre, e ci spinge a chiedere consiglio e aiuto ai sottopastori amorevoli. Apprezziamo il loro caloroso interesse e il loro vivo desiderio di aiutarci a progredire spiritualmente.
14. Quale opportunità hanno i sorveglianti sposati di mostrare che ‘amano la moglie come il loro stesso corpo’, e questo consente alla moglie di fare che cosa?
14 Per comportarsi da uomini spirituali, i sorveglianti si sforzano affinché ‘tutte le loro cose si facciano con amore’. (I Cor. 16:13, 14) Se sono sposati, devono ‘amare la moglie come il loro stesso corpo’, che nutrono e di cui hanno tenera cura. (Efes. 5:28, 29) I sorveglianti si rendono conto di quanta cura il loro corpo necessiti ogni giorno. Anche la moglie, quindi, ha bisogno di attenzioni e di una regolare cura spirituale che le consenta di sostenere il marito e di assolvere il suo ruolo di moglie “come si conviene nel Signore”. (Col. 3:18, 19) La considerazione della scrittura del giorno dall’Annuario dei testimoni di Geova, il ripasso delle informazioni nelle pubblicazioni della Società, la preparazione delle adunanze cristiane e la prontezza a cogliere le opportunità per pregare insieme sono tutte espressioni di tale amore. Inoltre, come se ne presenta l’opportunità, gli anziani dovrebbero aiutare le rispettive mogli in altri modi. Questo e la dovuta educazione degli eventuali figli saranno una prova che quell’uomo è in grado di dirigere la sua propria famiglia e soddisfa quindi uno dei requisiti scritturali dei sorveglianti. — I Tim. 3:4, 5; 5:8.
15. In che modo un sorvegliante può mostrare di essere in grado di aver “cura della congregazione di Dio” e di avere amore?
15 Sì, il sorvegliante che si mostra capace di avere buona cura della sua famiglia mostra di poter avere “cura della congregazione di Dio”. (I Tim. 3:5) Assolvendo le responsabilità di congregazione un anziano mostra profondo interesse per ciascuno di quelli che hanno relazione con lui nella fede. (Gal. 6:9, 10) I sorveglianti preparano e dirigono le adunanze di congregazione, visitano i malati e altri nel bisogno, e partecipano regolarmente alla pubblica dichiarazione della “buona notizia”. Tutto ciò è un esempio di amore per Dio, per le “pecore” affidate alla loro cura e per coloro ai quali questi anziani predicano il messaggio del Regno.
16. Cosa spinse Paolo ad agire nei migliori interessi della congregazione di Corinto? Si riscontra lo stesso spirito fra gli odierni sorveglianti cristiani?
16 A volte i sorveglianti reputano necessario dare espliciti consigli o prendere misure disciplinari. Il loro desiderio è quello di aiutare i singoli e di proteggere la congregazione. Sotto questo aspetto gli anziani imitano l’apostolo Paolo. Spinto dall’amore, l’apostolo agì nei migliori interessi della congregazione di Corinto, anche se questo gli procurò notevole tensione. Egli scrisse: “Vi ho scritto con molte lagrime, fra molta tribolazione e angoscia di cuore, non per rattristarvi, ma per farvi conoscere l’amore che ho più specialmente per voi”. (II Cor. 2:4) Sebbene alcuni di quella congregazione non apprezzassero pienamente gli instancabili e altruistici sforzi di Paolo, egli era disposto a prodigarsi ancora di più a loro favore, poiché disse: “Da parte mia spenderò lietamente e sarò completamente speso per le anime vostre. Se amo voi più abbondantemente, devo io essere amato meno?” (II Cor. 12:15) Come Paolo, molti sorveglianti si prodigano con tutto il cuore. Lo fanno per amore verso i fratelli, dando così un lodevole esempio.
17. Quale effetto ha avuto sull’organizzazione del popolo di Dio l’ottimo esempio di molti sorveglianti, inducendo così i fedeli sottopastori a esprimersi in che modo?
17 Potremmo indicare molti sorveglianti che per anni si sono letteralmente spesi nel servizio di Geova e nella cura dei bisogni dei loro fratelli e delle loro sorelle spirituali. L’esempio provveduto da questi uomini ha incrementato lo spirito dell’amore nell’intera organizzazione del popolo di Dio. La nostra fiducia è stata rafforzata dal loro esempio nel pascere il “gregge” in questi giorni difficili. Avendo vero amore e interesse per il “gregge”, questi sottopastori hanno motivo di esprimersi come si espresse Paolo, che scrisse: “Il Signore vi faccia aumentare, sì, vi faccia abbondare, nell’amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come noi pure verso di voi; affinché egli renda i vostri cuori fermi, non biasimevoli nella santità dinanzi al nostro Dio e Padre alla presenza del nostro Signore Gesù con tutti i suoi santi”. — I Tess. 3:12, 13.
Mostrando fede si rafforzano i propri conservi
18. Quali opere i sorveglianti dovrebbero poter essere in grado di indicare a dimostrazione della sincerità della loro fede?
18 Nonostante molte persone oggi si professino a gran voce religiose, “la fede non è posseduta da tutti”. (II Tess. 3:2) Dobbiamo però possederla noi, se vogliamo piacere a Dio. (Ebr. 11:6) Anche sotto questo aspetto i sorveglianti cristiani devono essere un esempio per tutti, “nella fede”. Inoltre, devono compiere azioni o opere che dimostrino la sincerità della loro fede. (Giac. 2:14-26) Fra le altre cose, queste opere includono azioni come confortare i compagni di fede malati, aiutare i fratelli bisognosi e partecipare regolarmente all’opera di proclamare la “buona notizia del regno”. — Matt. 24:14; confronta Matteo 25:34-40.
19. Perché la fede è essenziale, e cosa consente a molti di fare?
19 È significativo che Paolo metta più volte in risalto l’argomento che ‘il giusto vivrà per fede’. (Rom. 1:17; Gal. 3:11; Ebr. 10:38) La fede non solo ci permette di vedere in anticipo ciò che è ancora futuro, ma ci spinge ad agire. Per esempio, ci vuole fede per fare i pionieri ausiliari o regolari, e intraprendere quindi il servizio continuo come predicatori della “buona notizia”. (Mar. 13:10) Nonostante le responsabilità familiari e altri doveri, molti sorveglianti e servitori di ministero dispongono le loro cose in modo da partecipare a questa attività. Molti apportano modifiche al lavoro secolare e ad altre attività, così da dedicare più attenzione alle responsabilità di congregazione. E ci vuole fede per partecipare direttamente alla predicazione della “buona notizia”, svolgere compiti alle assemblee cristiane, costruire Sale del Regno o partecipare giornalmente a varie attività teocratiche. Sì, sia i sorveglianti che l’intero popolo di Geova hanno bisogno di fede per credere, vivere, lavorare e operare in armonia con la Parola di Dio.
20. (a) Che ruolo ha la fede nel prendere una salda determinazione contro il Diavolo? (b) Specialmente in che modo i sorveglianti possono aiutare i loro conservi a superare le prove della loro fede?
20 Ci vuole fede anche per resistere alle difficoltà e sormontare le prove. Dopo aver esortato gli anziani a divenire esempi del “gregge”, Pietro avvertì: “Mantenetevi assennati, siate vigilanti. Il vostro avversario, il Diavolo, va in giro come un leone ruggente, cercando di divorare qualcuno. Ma prendete la vostra determinazione contro di lui, solidi nella fede, sapendo che le stesse cose in quanto alle sofferenze si compiono nell’intera associazione dei vostri fratelli che sono nel mondo”. (I Piet. 5:8, 9) I sorveglianti devono stare sempre in guardia contro le tattiche del Diavolo e gli stratagemmi che usa per sviare, adescare e divorare i servitori di Dio. I cristiani non dovrebbero mai sottovalutare la situazione che devono affrontare, e i sottopastori del “gregge” dovrebbero essere particolarmente vigilanti. In molti paesi l’esperienza mostra che quando sui testimoni di Geova si abbattono prove e difficoltà, i sorveglianti combattono in prima linea. Confidando in Dio, questi anziani continuano ad aiutare in molti modi i compagni di fede, resistendo all’Avversario, pregando ferventemente e usando il grande scudo della fede e gli altri pezzi che compongono l’armatura spirituale. — Efes. 6:10-18.
21. Essendo essi stessi esempi di fede, i sorveglianti cosa aiutano il “gregge” a fare per quanto riguarda fede e speranza?
21 I sorveglianti dovrebbero aiutare il “gregge” a camminare per fede e a rallegrarsi nella speranza. Essendo Geova Dio e suo Figlio invisibili nel reame celeste, non possiamo vederli. Ciò nondimeno, essi trattano effettivamente con noi. (Ebr. 11:27) Ciò che sta avendo luogo come risultato della loro guida adempie le profezie bibliche. I sorveglianti dovrebbero fare il possibile per aiutare i loro fratelli e le loro sorelle spirituali a comprendere questo fatto e a vedere che i componenti della “grande folla” vengono radunati in gran numero. Geova sta benedicendo l’opera. (Isa. 60:22; Riv. 7:9) Abbiamo la sicurezza spirituale da lui promessa. (Sal. 91:1, 2) Fra il popolo di Dio oggi abbondano i frutti del santo spirito di Geova, fra cui la fede. (Gal. 5:22, 23; confronta Romani 1:8). Gli occhi della fede ci permettono di vedere l’imminente esecuzione dei giudizi di Geova. (Riv. 11:16-18; 16:14, 16) Dopo la “grande tribolazione” deve cominciare un nuovo ordine, e la terra sarà trasformata in un paradiso. (Matt. 24:21; Luca 23:43; II Piet. 3:11-13) Vi sarà la risurrezione. (Giov. 5:28, 29; Atti 24:15) La famiglia umana tornerà in pacifici rapporti con Geova Dio e quelli che si mostreranno ubbidienti nella prova finale riceveranno la vita eterna. (Riv. 20:7-10) Ma mentre guardiamo al futuro, apprezziamo le decine di migliaia di sorveglianti che ora servono quali esempi di fede, leali sottopastori che tanto stanno facendo per aiutare il “gregge” a rallegrarsi nella speranza. — Rom. 12:12.
“Nella castità”
22. (a) In che modo riflettendo su Filippesi 4:8 e Giacomo 3:17 i sorveglianti possono essere aiutati a essere esemplari nella castità? (b) Nel raccomandare fratelli per incarichi di responsabilità nella congregazione, in che modo i sorveglianti devono cercare di rimanere casti?
22 Infine i sorveglianti sono esortati a ‘divenire un esempio per i fedeli nella castità’. Questo comprende più che l’essere puri di mente e l’avere una condotta morale. Certo, devono stare attenti onde la loro mente si soffermi su cose caste. (Filip. 4:8; Giac. 3:17) Ma, per rimanere casti, i sorveglianti devono anche esercitare buon giudizio quando esaminano i fratelli per affidare loro responsabilità nell’ambito della congregazione. Le loro qualifiche devono essere attentamente soppesate alla luce dei requisiti scritturali. Non si dovrebbe mai mostrare favoritismo ad amici o parenti. Se vi sono dubbi sulla condotta morale di una persona, lasciate che il tempo e i fatti dissipino tali dubbi. Questo è in armonia col buon consiglio riportato in I Timoteo 5:22: “Non porre mai le mani su nessun uomo affrettatamente; e non partecipare ai peccati altrui; preservati casto”.
23. Cosa aiuterà i sorveglianti a rimanere casti nel trattare questioni giudiziarie?
23 I sorveglianti evitano anche di partecipare ai peccati altrui trattando dovutamente le questioni giudiziarie. Esaminando casi di trasgressione, gli anziani dovrebbero essere misericordiosi quando le circostanze richiedono misericordia, ma non devono condonare il peccato o prenderlo alla leggera. (Prov. 28:13; Giac. 2:13; confronta Giuda 3-15, 22, 23). Gli anziani devono stare attenti a non essere influenzati da parzialità, sentimentalismo o emozioni quando ascoltano le dichiarazioni dei trasgressori o la testimonianza di altri. Lasciando che siano i princìpi biblici a determinare le decisioni da prendere in quei casi, i fedeli sottopastori si manterranno casti.
24. Cosa consentirà ai sorveglianti di esprimersi come si espresse Paolo in I Corinti 11:1?
24 Divenendo esempi nei modi suddetti, tutti i fedeli sorveglianti cristiani potranno dire in tutta coscienza ciò che disse Paolo: “Divenite miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo”. (I Cor. 11:1) Pur rendendosi conto delle sue debolezze personali, l’apostolo poté dire con fiducia che seguiva Cristo. Lo stesso vale per i sorveglianti attuali che si sforzano di vivere all’altezza delle esigenze divine.
Congregazione incoraggiata a dichiarare la parola con baldanza
25. Grazie alla benedizione di Dio, quali risultati si possono avere nella congregazione imitando il buon esempio dei sorveglianti cristiani?
25 Quali risultati possiamo attenderci se seguiamo l’esempio dei fedeli sottopastori del “gregge di Dio”? Ebbene, tutti i componenti della congregazione saranno incoraggiati a continuare a dichiarare la parola di Dio con baldanza e a mantenere un’eccellente condotta! (Atti 4:29-31; I Piet. 2:12) Il frutto dell’amore identificherà inconfondibilmente i componenti della congregazione come veri discepoli di Gesù Cristo, e questo attirerà altri inducendoli ad unirsi al popolo di Dio. (Zacc. 8:23; Giov. 13:34, 35) Verrà manifestata fede attiva nel compiere opere eccellenti come predicare la “buona notizia”, fare discepoli e perseguire le vie di Dio. (Matt. 24:14; 28:19, 20) Poiché la castità caratterizzerà la vita di tutti quelli che desiderano l’approvazione di Dio, l’intera congregazione sarà mantenuta pura. Ci sia quindi consentito di essere fedeli nel servire Geova unitamente, apprezzando le benedizioni che riceviamo come suo popolo. Possa il nostro amorevole Padre celeste continuare a benedire i nostri sforzi congiunti mentre cooperiamo con i sorveglianti cristiani che sono ottimi esempi del “gregge”.