Articoli sui teleromanzi a puntate: commenti dei lettori
Gli articoli sui teleromanzi a puntate pubblicati nel numero della Torre di Guardia del 15 maggio 1983 contenevano chiari consigli basati sulla Bibbia. Molti lettori ci hanno scritto per dirci come hanno tratto personalmente beneficio dai consigli dati.
“Tutto ciò che dite e le esperienze personali di altri che citate colpiscono nel segno!” ha scritto una Testimone della California. “Per 13 anni ho visto regolarmente teleromanzi, o sceneggiati televisivi, a puntate. Pensavo d’essere al sicuro semplicemente frequentando le adunanze cristiane ed essendo appena regolare nel servizio di campo. Ma adottai la mentalità mondana incoraggiata dai teleromanzi secondo la quale se tuo marito ti maltratta o se non ti senti amata, l’adulterio è giustificato: se l’è voluto. E così, sentendomi ‘giustificata’ intrapresi questa cattiva condotta e peccai contro Geova e contro il mio coniuge. Alla fine mi si dovette disassociare dalla congregazione cristiana”. Tuttavia tornò in sé e venne riaccettata. I summenzionati articoli rafforzarono la sua decisione di non vedere mai più questi teleromanzi che corrompono il cuore. “Ora posso studiare e leggere la Bibbia e la letteratura biblica in pace”, ha concluso.
Un insidioso pericolo menzionato negli articoli era il modo in cui questi sceneggiati televisivi rendono gli spettatori intimi amici dei personaggi dello spettacolo. “Sin da piccola avevo visto un unico teleromanzo a puntate e ‘Julie’, uno dei personaggi, era per me come un’‘amica’. . . . Un giorno ‘Julie’ ebbe un incidente che le deturpò orribilmente il bel viso”, ha scritto un’altra donna cristiana degli Stati Uniti. “Ogni giorno ero davanti al televisore per accertarmi che ce la facesse. Quella notte mentre dicevo la preghiera, ancor prima di accorgermi di quello che dicevo, pregai: ‘Geova, ti prego di benedire Julie’. Ne fui scossa! Questa richiesta a Geova a favore di Julie era sgorgata dal mio cuore!” Rendendosi conto di quanto la influenzassero questi programmi, smise di guardarli. Essa ha scritto: “Se tutti i lettori prendessero a cuore il vostro articolo sugli sceneggiati televisivi, proverebbero un vero senso di libertà, dato che ci sono ogni giorno abbastanza problemi da risolvere”.
Dopo aver ringraziato per gli articoli, una cristiana del Texas ha scritto: “Compresi che quello di vedere gli sceneggiati televisivi a puntate era diventato un ‘vizio’, e che dovevo fare qualcosa al riguardo. Mi chiedevo anche se la mia relazione con Geova poteva esserne compromessa. Come potevo avere ‘loro’ per amici ed essere anche amica di Geova? Dovevo smettere immediatamente — era l’unico modo — e come fu difficile!”
Che cosa ha dovuto fare questa cristiana per liberarsi? Essa aggiunge: “Dovetti staccare la spina del televisore. Uscivo all’aperto e facevo qualche lavoretto nel giardino, telefonavo a qualcuno, qualunque cosa pur di tenermi occupata e non cedere. Per quasi sei mesi affrontai una lotta quotidiana finché non sentii di poter rimanere in casa; cominciai a dedicare quel tempo allo studio personale della Bibbia a prepararmi per le adunanze e ad altre cose spirituali. Mi sentivo molto meglio! Sono passati oltre due anni da quando ho visto per l’ultima volta quei cosiddetti amici. Devo ammettere che a volte mi chiedo ancora cosa staranno facendo, ma combatto la tentazione di scoprirlo. . . . Forse molti che non si sono ancora liberati ci riusciranno ora. Ringrazio Geova e anche voi fratelli per avere smascherato questa ‘cosa buona a nulla’”. — Salmo 101:3.
Questi articoli hanno influito anche sulla vita di una Testimone del Canada. “Leggendo quegli articoli mi misi a piangere, poiché scoprii che il mio cuore non era più completo verso Geova. Promisi a Dio che non sarei più stata schiava di questi sceneggiati e gli chiesi di aiutarmi a uscire di casa il giorno in cui venivano teletrasmessi”.
Questa cristiana che arrivava al punto di staccare il telefono per non essere interrotta durante il “suo” programma, ha detto inoltre: “Due giorni dopo fui invitata ad assistere a uno studio biblico che si sarebbe tenuto proprio nel giorno e nell’ora del ‘mio’ sceneggiato. Accettai di buon grado. . . . Ora mi sento più vicina a Geova, e sono in una più intima relazione con lui. Com’è buono Geova a disciplinarci mediante la sua Parola!”
Geova dice: “Darò consiglio col mio occhio su di te”. (Salmo 32:8) Egli sa che il nostro cuore è ingannevole e vuole risparmiarci la rovina spirituale. Facciamo bene a dare ascolto a tali consigli perspicaci!