Rimanete al sicuro nell’organizzazione di Dio
“Il nome di Geova è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione”. — PROVERBI 18:10.
1. Secondo la preghiera di Gesù, in quale difficile situazione si trovano i cristiani?
POCO prima di morire, Gesù pregò il Padre celeste a favore dei suoi seguaci. Con amorevole sollecitudine disse: “Io ho dato loro la tua parola, ma il mondo li ha odiati, perché non fanno parte del mondo come io non faccio parte del mondo. Io ti prego, non di toglierli dal mondo, ma di vigilare su di loro a causa del malvagio”. (Giovanni 17:14, 15) Gesù sapeva che per i cristiani il mondo sarebbe stato un luogo irto di pericoli. Esso avrebbe sfogato il suo odio verso di loro mentendo e perseguitandoli. (Matteo 5:11, 12; 10:16, 17) Avrebbe anche cercato di corromperli. — 2 Timoteo 4:10; 1 Giovanni 2:15, 16.
2. In quale luogo i cristiani possono trovare sicurezza spirituale?
2 Il mondo che avrebbe odiato i cristiani è formato da coloro che sono estraniati da Dio e sotto l’influenza di Satana. (1 Giovanni 5:19) Il mondo è molto più vasto della congregazione cristiana e Satana è molto più potente di qualsiasi essere umano. Perciò l’odio del mondo rappresenta una vera minaccia. Dove possono trovare sicurezza spirituale i seguaci di Gesù? Una dichiarazione della Torre di Guardia inglese del 1º dicembre 1922 dava la risposta: “Ora ci troviamo nel giorno malvagio. Si sta combattendo tra l’organizzazione di Satana e l’organizzazione di Dio. È una lotta furibonda”. In questo conflitto l’organizzazione di Dio è un luogo di sicurezza spirituale. La parola “organizzazione” non compare nella Bibbia e negli anni ’20 l’espressione “organizzazione di Dio” era una novità. Cos’è dunque questa organizzazione? E come possiamo trovare protezione in essa?
L’organizzazione di Geova
3, 4. (a) Secondo un dizionario e La Torre di Guardia, cos’è un’organizzazione? (b) In che senso la fratellanza internazionale dei testimoni di Geova si può considerare un’organizzazione?
3 Un’organizzazione è un “complesso organizzato di persone e beni, dotato o meno di personalità giuridica”. (Zingarelli 1998) Tenendo presente questo, è evidente che da quando gli apostoli organizzarono i cristiani del I secolo in congregazioni locali sotto la sorveglianza di un corpo direttivo a Gerusalemme, si può parlare di quella “associazione di fratelli” come di un’organizzazione. (1 Pietro 2:17) Oggi i testimoni di Geova hanno una struttura organizzativa analoga. L’unità dell’associazione del I secolo era rafforzata da “doni negli uomini”, come “pastori e maestri”. Alcuni di questi viaggiavano di congregazione in congregazione, mentre altri erano anziani delle congregazioni locali. (Efesini 4:8, 11, 12; Atti 20:28) Simili “doni” rafforzano l’unità dei testimoni di Geova odierni.
4 La Torre di Guardia inglese del 1º novembre 1922 dava questa definizione della parola “organizzazione”: “Un’organizzazione è un’associazione di persone che operano per attuare determinate finalità”. La Torre di Guardia spiegava poi che chiamare i testimoni di Geova un’organizzazione non ne fa “una setta nel senso comune del termine, ma significa semplicemente che gli Studenti Biblici [i testimoni di Geova] si sforzano di attuare i propositi di Dio e di farlo nel modo in cui il Signore fa tutto, in maniera ordinata”. (1 Corinti 14:33) L’apostolo Paolo indicò che anche i cristiani dei suoi giorni agivano in maniera ordinata. Paragonò il gruppo dei cristiani unti a un corpo umano, che ha molte membra, ciascuno con un determinato ruolo che serve al buon funzionamento del corpo. (1 Corinti 12:12-26) Un ottimo esempio di organizzazione! Per quale scopo i cristiani erano organizzati? Per concorrere all’attuazione dei “propositi di Dio”, cioè per fare la volontà di Geova.
5. Cos’è l’organizzazione visibile di Dio?
5 La Bibbia prediceva che nel nostro tempo i veri cristiani sarebbero stati uniti: sarebbero stati condotti in un solo “paese” come un’unica “nazione”, dove avrebbero rifulso “come illuminatori nel mondo”. (Isaia 66:8; Filippesi 2:15) Questa “nazione” organizzata conta ora più di cinque milioni e mezzo di componenti. (Isaia 60:8-10, 22) Ma l’organizzazione di Dio non è tutta qui. Ci sono anche gli angeli.
6. Nel senso più ampio, da chi è composta l’organizzazione di Dio?
6 In molti casi angeli e servitori umani di Dio hanno collaborato. (Genesi 28:12; Daniele 10:12-14; 12:1; Ebrei 1:13, 14; Rivelazione [Apocalisse] 14:14-16) Appropriatamente, quindi, La Torre di Guardia inglese del 15 maggio 1925 diceva: “Tutti i santi angeli fanno parte dell’organizzazione di Dio”. E aggiungeva: “A capo dell’organizzazione di Dio, investito di ogni potere e autorità, [c’è] il Signore Gesù Cristo”. (Matteo 28:18) Perciò, nel senso più ampio, l’organizzazione di Dio è composta da tutti quelli che in cielo e sulla terra collaborano per fare la Sua volontà. (Vedi il riquadro). Che meraviglioso privilegio poterne far parte! E che gioia contemplare il giorno in cui tutte le creature, celesti e terrene, saranno organizzate per lodare Geova Dio unitamente! (Rivelazione 5:13, 14) Ma che tipo di protezione offre oggi l’organizzazione di Dio?
Protetti nell’organizzazione di Dio: Come?
7. In che modo l’organizzazione di Dio ci protegge?
7 L’organizzazione di Dio può aiutarci a non cadere vittime di Satana e dei suoi rappresentanti. (Efesini 6:11) Satana esercita pressioni, perseguita e tenta gli adoratori di Geova con un unico obiettivo: farli allontanare dalla ‘via per la quale dovrebbero camminare’. (Isaia 48:17; confronta Matteo 4:1-11). In questo sistema di cose non è possibile evitare completamente tali attacchi. Tuttavia l’intima relazione che abbiamo con Dio e con la sua organizzazione ci rafforza e ci protegge, aiutandoci a rimanere nella “via”. Così facendo non perdiamo la nostra speranza.
8. In che modo l’organizzazione invisibile di Geova sostiene i Suoi servitori sulla terra?
8 In che modo l’organizzazione di Dio ci protegge? Innanzi tutto abbiamo l’incrollabile sostegno dei servitori spirituali di Geova. Gesù, in un momento in cui era sotto intensa pressione, fu rafforzato da un angelo. (Luca 22:43) Pietro, minacciato di morte, fu miracolosamente tratto in salvo da un angelo. (Atti 12:6-11) Anche se oggi non avvengono miracoli del genere, ai servitori di Geova è promesso il sostegno angelico nell’opera di predicazione. (Rivelazione 14:6, 7) Spesso, in situazioni difficili, hanno forza oltre ciò che è normale. (2 Corinti 4:7) Per di più sono consapevoli che “l’angelo di Geova si accampa tutt’intorno a quelli che lo temono, e li libera”. — Salmo 34:7.
9, 10. In che senso si può dire che “il nome di Geova è una forte torre”, e come si applica questo principio all’organizzazione di Dio nell’insieme?
9 Anche l’organizzazione visibile di Geova è una protezione. In che senso? In Proverbi 18:10 si legge: “Il nome di Geova è una forte torre. Il giusto vi corre e gli è data protezione”. Questo non significa che la semplice ripetizione del nome di Dio sia di per sé una protezione. Rifugiarsi nel nome di Dio significa piuttosto confidare in lui. (Salmo 20:1; 122:4) Significa sostenere la sua sovranità, osservare le sue leggi e i suoi princìpi e avere fede nelle sue promesse. (Salmo 8:1-9; Isaia 50:10; Ebrei 11:6) Include il rendergli esclusiva devozione. Solo quelli che adorano Geova in questo modo possono dire con il salmista: “In [Geova] si rallegra il nostro cuore; poiché abbiamo confidato nel suo santo nome”. — Salmo 33:21; 124:8.
10 Ora tutti i componenti dell’organizzazione visibile di Dio dicono come Michea: “Noi, da parte nostra, cammineremo nel nome di Geova nostro Dio a tempo indefinito, sì, per sempre”. (Michea 4:5) L’organizzazione moderna è radunata intorno all’“Israele di Dio”, che la Bibbia chiama “un popolo per il suo nome”. (Galati 6:16; Atti 15:14; Isaia 43:6, 7; 1 Pietro 2:17) Perciò, far parte dell’organizzazione di Geova significa appartenere a un popolo che ricerca la protezione nel nome di Dio e la ottiene.
11. In quali modi specifici l’organizzazione di Geova offre protezione ai suoi componenti?
11 L’organizzazione visibile di Dio è inoltre una comunità di credenti, un’associazione di fratelli che si edificano e si incoraggiano a vicenda. (Proverbi 13:20; Romani 1:12) È un luogo in cui i pastori cristiani hanno cura delle pecore, incoraggiano i malati e i depressi e cercano di ristabilire quelli che cadono. (Isaia 32:1, 2; 1 Pietro 5:2-4) Tramite l’organizzazione “lo schiavo fedele e discreto” provvede “cibo a suo tempo”. (Matteo 24:45) Questo “schiavo”, formato dai cristiani unti, provvede il meglio in senso spirituale: accurata conoscenza biblica che può condurre alla vita eterna. (Giovanni 17:3) Grazie alla guida dello “schiavo” i cristiani sono aiutati a mantenere elevate norme morali e a essere “cauti come serpenti e innocenti come colombe” nel pericoloso ambiente che li circonda. (Matteo 10:16) E sono incoraggiati ad avere sempre “molto da fare nell’opera del Signore”, il che di per sé è già un’efficace protezione. — 1 Corinti 15:58.
Chi fa parte dell’organizzazione di Dio?
12. Da chi è formata l’organizzazione celeste di Dio?
12 Dato che questa protezione è a disposizione di coloro che fanno parte dell’organizzazione di Dio, chi vi è incluso? Per quanto concerne l’organizzazione celeste, non ci sono dubbi in merito. Satana e i suoi angeli non sono più in cielo. Ci sono invece gli angeli fedeli, “in generale assemblea”. L’apostolo Giovanni vide che in prossimità del trono di Dio ci sarebbero stati negli ultimi giorni “l’Agnello”, i cherubini (“le quattro creature viventi”) e “molti angeli”. Con loro ci sarebbero stati i 24 anziani, che rappresentano quei cristiani unti che hanno già ricevuto la loro gloriosa eredità celeste. (Ebrei 12:22, 23; Rivelazione 5:6, 11; 12:7-12) È chiaro che tutti questi fanno parte dell’organizzazione di Dio. Per quanto riguarda gli esseri umani, invece, le cose non sono così semplici.
13. Come identificò Gesù quelli che fanno parte dell’organizzazione di Dio e quelli che non ne fanno parte?
13 Parlando di certuni che avrebbero asserito di essere suoi seguaci, Gesù disse: “Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità”. (Matteo 7:22, 23) Chi è operatore d’illegalità non fa certo parte dell’organizzazione di Dio, a prescindere da quello che dice e dal luogo in cui va ad adorare. Gesù indicò pure come riconoscere chi fa parte dell’organizzazione di Dio. Disse: “Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. — Matteo 7:21.
14. Quali aspetti della volontà di Dio deve osservare chi vuole appartenere alla sua organizzazione?
14 Per far parte dell’organizzazione di Dio — della quale il “regno dei cieli” è il nucleo — bisogna perciò fare la volontà di Dio. Qual è la sua volontà? Paolo ne additò un aspetto fondamentale quando disse: “[Dio] vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurata conoscenza della verità”. (1 Timoteo 2:4) Chi si sforza veramente di acquistare accurata conoscenza della Bibbia, di metterla in pratica nella vita e di annunciarla a “ogni sorta di uomini”, sta facendo la volontà di Dio. (Matteo 28:19, 20; Romani 10:13-15) Un altro aspetto della volontà di Geova Dio è che le sue pecore siano pasciute e curate. (Giovanni 21:15-17) In questo le adunanze cristiane hanno un ruolo di vitale importanza. Chi, pur essendo libero di frequentarle, non lo fa, non apprezza il privilegio di appartenere all’organizzazione di Dio. — Ebrei 10:23-25.
Amicizia col mondo
15. Che avvertimento diede Giacomo alle congregazioni del suo tempo?
15 Circa 30 anni dopo la morte di Gesù, il suo fratellastro Giacomo indicò alcuni fattori che possono mettere in forse l’appartenenza all’organizzazione di Dio. Egli scrisse: “Adultere, non sapete che l’amicizia del mondo è inimicizia con Dio? Chi perciò vuol essere amico del mondo si costituisce nemico di Dio”. (Giacomo 4:4) Chi è nemico di Dio non fa certo parte della sua organizzazione. Che dire dell’amicizia col mondo? È stato spiegato che può assumere varie forme, quali coltivare cattive compagnie o essere coinvolti in ciò che fanno. Oltre a ciò Giacomo addita un campo molto specifico, cioè modi di pensare errati che portano a compiere azioni errate.
16. In che contesto Giacomo avvertì che l’amicizia col mondo è inimicizia con Dio?
16 In Giacomo 4:1-3 leggiamo: “Da dove vengono le guerre e da dove vengono le lotte fra voi? Non vengono da questo, cioè dalle vostre brame di piacere sensuale che causano un conflitto nelle vostre membra? Voi desiderate, eppure non avete. Continuate ad assassinare e a concupire e non potete ottenere. Continuate a combattere e a far guerra. Non avete perché non chiedete. Chiedete e non ricevete, perché chiedete per uno scopo empio, per spendere nelle vostre brame di piacere sensuale”. Fu dopo aver scritto queste parole che Giacomo mise in guardia dall’essere amici del mondo.
17. In che senso nella congregazione cristiana del I secolo c’erano “guerre” e “lotte”?
17 Secoli dopo la morte di Giacomo, falsi cristiani guerreggiavano fra loro e si assassinavano in senso letterale. Ma Giacomo scriveva ai componenti dell’“Israele di Dio” del I secolo, che avevano la prospettiva di diventare ‘sacerdoti e re’. (Rivelazione 20:6) Non si uccidevano in guerre letterali. Perché allora Giacomo parla di queste cose fra cristiani? Ebbene, l’apostolo Giovanni definì omicida chiunque odia il suo fratello. E Paolo parlò di contrasti e faide nelle congregazioni come di “lotte” e “contese”. (Tito 3:9; 2 Timoteo 2:14; 1 Giovanni 3:15-17) In armonia con ciò, Giacomo a quanto pare aveva in mente il non mostrare amore ai compagni di fede. I cristiani agivano fra loro in un modo che assomigliava a quello in cui le persone del mondo spesso si trattano a vicenda.
18. Cosa può dar luogo ad azioni e sentimenti non amorevoli tra cristiani?
18 Perché in certe congregazioni cristiane accadevano cose simili? A causa di atteggiamenti errati, come la concupiscenza e le “brame di piacere sensuale”. Anche orgoglio, gelosia e ambizione possono rovinare l’amorevole spirito di fratellanza di una congregazione. (Giacomo 3:6, 14) Questi atteggiamenti rendono l’individuo amico del mondo e quindi nemico di Dio. Nessuno che coltivi atteggiamenti di questo tipo può aspettarsi di continuare a far parte dell’organizzazione di Dio.
19. (a) Se un cristiano riscontra che nel suo cuore stanno mettendo radice atteggiamenti errati, di chi è principalmente la colpa? (b) Come può un cristiano correggere un atteggiamento errato?
19 A chi possiamo dare la colpa se riscontriamo che simili atteggiamenti errati stanno mettendo radice nel nostro cuore? A Satana? Entro certi limiti sì. È lui “il governante dell’autorità dell’aria” di questo mondo, in cui questi atteggiamenti sono diffusi. (Efesini 2:1, 2; Tito 2:12) In genere, però, i modi di pensare errati nascono dalla nostra carne imperfetta. Dopo aver messo in guardia dall’essere amici del mondo, Giacomo scrisse: “Vi sembra che la scrittura dica senza scopo: ‘Con tendenza all’invidia lo spirito che ha preso a risiedere dentro di noi continua ad avere ardente desiderio’?” (Giacomo 4:5) Tutti noi abbiamo la tendenza innata a fare il male. (Genesi 8:21; Romani 7:18-20) Possiamo però combatterla se riconosciamo le nostre debolezze e facciamo affidamento sull’aiuto di Geova per superarle. Giacomo dice: “L’immeritata benignità che [Dio] dà è maggiore [della nostra tendenza innata all’invidia]”. (Giacomo 4:6) Grazie all’aiuto dello spirito santo di Dio, al sostegno di fedeli fratelli cristiani e al valore del sacrificio di riscatto di Gesù, i cristiani fedeli non vengono sopraffatti dalle debolezze della loro carne. (Romani 7:24, 25) Sono al sicuro nell’organizzazione di Dio. Sono amici Suoi, non del mondo.
20. Quali ricche benedizioni ricevono coloro che fanno parte dell’organizzazione di Dio?
20 La Bibbia promette: “Geova stesso darà realmente forza al suo popolo. Geova stesso benedirà il suo popolo con la pace”. (Salmo 29:11) Se facciamo veramente parte dell’odierna “nazione” di Geova, la sua organizzazione visibile, beneficeremo della forza che egli dà e della pace con cui benedice il suo popolo. È vero che il mondo di Satana è molto più vasto dell’organizzazione visibile di Geova e che Satana è molto più forte di noi, ma Geova è l’Onnipotente. La sua forza attiva è invincibile. Anche i suoi potenti angeli sono uniti a noi nel servire Dio. Perciò, nonostante l’odio di cui siamo oggetto, possiamo rimanere saldi. Come Gesù, possiamo vincere il mondo. — Giovanni 16:33; 1 Giovanni 4:4.
Sapreste spiegare?
◻ Cos’è l’organizzazione visibile di Dio?
◻ In quali modi l’organizzazione di Dio provvede protezione?
◻ Chi fa parte dell’organizzazione di Dio?
◻ Come possiamo evitare di essere amici del mondo?
[Riquadro a pagina 9]
Cos’è l’organizzazione di Dio?
Nelle pubblicazioni dei testimoni di Geova l’espressione “organizzazione di Dio” è usata in tre modi:
1 L’invisibile organizzazione celeste di Geova, composta di fedeli creature spirituali. Nella Bibbia è chiamata la “Gerusalemme di sopra”. — Galati 4:26.
2 La visibile organizzazione terrena di Geova. Oggi è formata dall’unto rimanente e dalla grande folla.
3 L’organizzazione universale di Geova. Oggi è formata dall’organizzazione celeste di Geova e dai suoi unti figli adottivi sulla terra, che hanno la speranza celeste. Col tempo includerà anche gli esseri umani perfetti sulla terra.
[Immagine a pagina 10]
Tramite l’organizzazione di Geova viene provveduto il miglior cibo spirituale