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Luca — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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che è Cristo Queste parole dell’angelo hanno evidentemente valore profetico, dal momento che fu con il versamento dello spirito santo in occasione del battesimo che Gesù diventò di fatto il Messia, o Cristo (Mt 3:16, 17; Mr 1:9-11; Lu 3:21, 22).
Cristo il Signore L’espressione greca resa “Cristo il Signore” (christòs kỳrios, lett. “Cristo Signore”) si trova solo qui nelle Scritture Greche Cristiane. L’uso che l’angelo fa di questi titoli era evidentemente profetico, e le sue parole potrebbero quindi essere rese “che deve essere Cristo il Signore”. (Vedi l’approfondimento che è Cristo in questo versetto.) Come si legge in At 2:36, Pietro fu ispirato a spiegare che Dio ha fatto Gesù “Signore e Cristo”. Comunque l’espressione resa “Cristo il Signore” è stata intesa anche in altri modi. Alcuni studiosi hanno suggerito la resa “l’unto Signore”. Altri hanno attribuito a questa combinazione di titoli il significato “il Cristo del Signore”, resa che si trova in qualche traduzione in latino e in siriaco di questo versetto. Sulla stessa falsariga, in alcune traduzioni in ebraico delle Scritture Greche Cristiane (definite J5-8, 10 nell’App. C) si legge mashìach Yehowàh, cioè “il Cristo di Geova”. Per queste e altre ragioni, alcuni hanno attribuito all’espressione di Lu 2:11 lo stesso valore dell’espressione greca resa “il Cristo di Geova” in Lu 2:26.
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