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Luca — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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soldati A quanto pare questi soldati erano ebrei locali con mansioni di sorveglianza che implicavano la riscossione di dazi e altre imposte. I soldati ebrei facevano parte di una nazione che aveva stretto un patto con Geova Dio. Se avessero voluto battezzarsi in simbolo di pentimento dei peccati, avrebbero dovuto cambiare la loro condotta e non rendersi più colpevoli di estorsione e altri reati per i quali i soldati erano famigerati (Mt 3:8).
accusate falsamente Il termine greco qui reso “accusare falsamente” (sykofantèo) è reso “estorcere” o “estorcere mediante falsa accusa” in Lu 19:8. (Vedi approfondimento a Lu 19:8.) È composto da sỳkon (“fico”) e fàino (“mostrare”). Da questo verbo deriva il sostantivo italiano “sicofante”, propriamente “denunciatore (dei ladri) di fichi”. Ci sono varie ipotesi sull’origine di questo termine. Una è che nell’antica Atene fosse vietata l’esportazione di fichi dalla provincia; quindi sicofante sarebbe stato colui che denunciava altri accusandoli di tentare di esportare fichi. Il termine finì per indicare uno che accusa altri a scopo di lucro, un ricattatore.
compenso O “paga”, “stipendio”. Il termine greco è qui usato come termine tecnico-militare in riferimento alla retribuzione, o paga, di un soldato. È possibile che in origine facessero parte di questo compenso viveri e altri beni necessari. Probabilmente i soldati ebrei che andarono da Giovanni avevano mansioni di sorveglianza, specie in relazione a dazi e alla riscossione di imposte. Il consiglio dato loro da Giovanni potrebbe essere dovuto al fatto che la paga della maggior parte dei soldati era bassa ed evidentemente tra loro c’era la tendenza a fare soprusi per incrementare le entrate. Il termine qui reso “compenso” compare anche nell’espressione “a proprie spese” in 1Co 9:7, passo in cui Paolo si riferisce alla paga a cui ha diritto un “soldato” cristiano.
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