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GiovanniIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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3:5 ad 31; w82 1/2 17-26; w80 1/4 17-18, 22; hs 91, 113; g77 8/1 28; g70 22/7 29; w69 389; g62 22/10 30; w61 423; w60 486; g57 8/8 6; nh 151; el 112; ki 282; w49 343; w48 329; w47 313; w45 78
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Giovanni — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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nasca d’acqua e di spirito Probabilmente Nicodemo era a conoscenza dei battesimi compiuti da Giovanni Battista (Mr 1:4-8; Lu 3:16; Gv 1:31-34). È pertanto ragionevole supporre che, quando Gesù parlò dell’acqua, Nicodemo abbia capito che si stava riferendo all’acqua usata per il battesimo. Nicodemo avrà conosciuto bene anche l’uso fatto nelle Scritture Ebraiche dell’espressione “spirito di Dio”, con cui si intende la potenza di Dio in azione (Gen 41:38; Eso 31:3; Nu 11:17; Gdc 3:10; 1Sa 10:6; Isa 63:11). Perciò, quando Gesù usò la parola “spirito”, Nicodemo l’avrà intesa come spirito santo. Quello che era successo a Gesù illustra ciò che disse a Nicodemo. Quando Gesù si era battezzato in acqua, lo spirito santo era sceso su di lui. Così era nato “d’acqua e di spirito” (Mt 3:16, 17; Lu 3:21, 22). In quell’occasione Dio aveva annunciato che Gesù era suo Figlio, indicando evidentemente che lo aveva generato quale figlio spirituale, cosa che gli dava la prospettiva di tornare in cielo. Un discepolo di Gesù che è nato “d’acqua” è una persona che si è convertita abbandonando il suo precedente modo di vivere, si è pentita dei suoi peccati e si è battezzata in acqua. Chi è nato sia “d’acqua” sia “di spirito” è stato generato da Dio quale figlio suo con la promessa di ricevere la vita spirituale in cielo e con la prospettiva di regnare nel Regno di Dio (Lu 22:30; Ro 8:14-17, 23; Tit 3:5; Eb 6:4, 5).
spirito O “forza attiva”. Il termine greco pnèuma qui si riferisce alla potenza di Dio in azione. (Vedi Glossario.)
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