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Atti — Approfondimenti al capitolo 1Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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il cammino di un Sabato Cioè la distanza massima che un israelita era autorizzato a percorrere di Sabato. L’espressione qui è messa in relazione alla distanza tra il Monte degli Ulivi e la città di Gerusalemme. La Legge poneva un limite agli spostamenti di Sabato, ma non specificava la distanza che si poteva coprire (Eso 16:29). Con il tempo, fonti rabbiniche stabilirono che in quel giorno un ebreo poteva percorrere una distanza di circa 2.000 cubiti (ca. 890 m). Questa interpretazione si basava su Nu 35:5, che stabiliva di “misurare fuori dalla città 2.000 cubiti”, e su Gsè 3:3, 4, dove si comandava agli israeliti di mantenere una distanza di circa 2.000 cubiti dall’“Arca del Patto”. I rabbi giunsero alla conclusione che di Sabato a un israelita era permesso coprire almeno quella distanza per poter andare al tabernacolo ad adorare Dio (Nu 28:9, 10). Forse per aver calcolato la distanza da due diversi punti di partenza, Giuseppe Flavio una volta scrisse che la distanza tra Gerusalemme e il Monte degli Ulivi era di 5 stadi (925 m) e un’altra volta di 6 stadi (1.110 m). In entrambi i casi, la distanza è pressappoco quella che i rabbi avevano definito come “cammino di un Sabato”, ed è in armonia con quanto Luca aggiunge in questo versetto.
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