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AttiIndice delle pubblicazioni Watch Tower 1945-1985
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15:14 w85 1/1 18; su 148; w83 1/3 6; w80 1/4 26; hs 149; or 13; w72 342-343; g72 22/6 28; si 149; w70 69; w67 393; w65 499, 532, 760; im 389; w64 498; w63 431; ln 18; g63 8/7 30; w62 238-239, 495; g62 22/9 8; w61 95; w58 582; w54 113-114; el 108-109; w51 72, 373; w47 309; w46 127; tf 275; w45 6, 175
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Atti — Approfondimenti al capitolo 15Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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Simeone Cioè Simon Pietro. La forma greca Symeòn rispecchia da vicino quella ebraica dello stesso nome. L’uso della forma greca che rispecchia da vicino quella ebraica lascia intendere che durante quell’adunanza la lingua utilizzata possa essere stata l’ebraico. Nella Bibbia, l’apostolo Pietro è chiamato solo una volta con questa variante del nome. (Vedi approfondimento a Mt 10:2.)
un popolo per il suo nome Questa espressione potrebbe alludere ad alcune dichiarazioni delle Scritture Ebraiche dove si legge che Geova scelse un popolo come sua speciale proprietà (Eso 19:5; De 7:6; 14:2; 26:18, 19). Il nuovo popolo che portava il nome di Geova, “l’Israele di Dio” (o Israele spirituale), avrebbe ora incluso anche credenti non ebrei (Gal 6:16; Ro 11:25, 26a; Ri 14:1). Doveva celebrare le lodi di colui che rappresentava e glorificare pubblicamente il suo nome (1Pt 2:9, 10). Come nel caso dell’Israele letterale, i membri dell’Israele spirituale erano coloro che Geova chiamò “il popolo che mi sono formato affinché celebri le mie lodi” (Isa 43:21). Quei primi cristiani proclamarono con coraggio che Geova è l’unico vero Dio e smascherarono tutti i falsi dèi adorati a quel tempo (1Ts 1:9).
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