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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 8Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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circa il mangiare cibo offerto agli idoli Il termine greco reso in questo versetto “cibo offerto agli idoli” compare anche in At 15:29, dove è tradotto “cose sacrificate agli idoli”. Ha un significato ampio e si può riferire sia alla carne effettivamente usata per un sacrificio durante una cerimonia religiosa che a quella avanzata. Qui Paolo si riferisce alla carne avanzata che veniva poi venduta al mercato (1Co 10:25). In 1 Corinti capp. 8 e 10 e Romani cap. 14, Paolo non voleva dire che i cristiani potessero compiere atti idolatrici o partecipare a cerimonie in onore di idoli. Quello che fu ispirato a scrivere era che, se la carne era stata venduta al pubblico, potevano mangiarla nei normali pasti. Quella carne non era impura o contaminata solo perché proveniva da un tempio pagano. (Vedi approfondimenti a 1Co 8:1; 10:25.)
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