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1 Corinti — Approfondimenti al capitolo 11Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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veniamo disciplinati da Geova Qui Paolo esorta i cristiani di Corinto ad accettare la disciplina, o correzione, ricevuta a motivo del comportamento irrispettoso che tenevano alla Cena del Signore (1Co 11:27, 29). Reagendo positivamente a quella disciplina, i cristiani di Corinto avrebbero evitato di essere condannati con il mondo, ovvero la società umana ingiusta e lontana da Dio. Le Scritture descrivono Geova come colui che impartisce ai suoi servitori la disciplina di cui hanno bisogno, e lo fa mosso dal suo amore per loro (De 11:2; Pr 3:11, 12; Ger 7:28; Eb 12:5, 6).
disciplinati da Geova Le parole di Paolo sembrano richiamare Pr 3:11, 12, che dice: “Figlio mio, non respingere la disciplina di Geova [...], perché Geova riprende colui che ama”. Nell’originale ebraico di Pr 3:11 compare il nome divino trascritto con quattro consonanti ebraiche (traslitterate YHWH) insieme al sostantivo per “disciplina”. Paolo cita questi versetti di Proverbi in Eb 12:5, 6, dove la Traduzione del Nuovo Mondo ha usato il nome Geova nel testo principale. (Vedi App. C1.) Qui in 1Co 11:32 la formulazione è simile; inoltre i termini greci per “disciplina” e “disciplinare” presenti qui e in Eb 12:5, 6 sono gli stessi che usa la Settanta in Pr 3:11, 12. Per questi motivi nel testo di 1Co 11:32 è stato usato il nome divino. (Vedi App. C3 introduzione; 1Co 11:32.)
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