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2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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una lettera di Cristo scritta da noi quali ministri Paolo era “uno strumento” che Gesù Cristo si era scelto perché portasse il suo nome alle nazioni dei non ebrei (At 9:15) e perché, come suo ministro, scrivesse questa lettera di raccomandazione. Lì a Corinto Paolo predicava ogni Sabato “e persuadeva giudei e greci” (At 18:4-11). Gesù aveva detto ai suoi discepoli: “Separati da me non potete fare nulla” (Gv 15:5). Paolo perciò non poteva aver scritto quella “lettera” di propria iniziativa.
su tavole fatte di carne, su cuori O “su tavole, su cuori carnali”, “su tavole di cuori umani”. La Legge di Mosè era scritta su tavole di pietra (Eso 31:18; 34:1). In questo contesto, il patto della Legge viene messo in contrasto con il nuovo patto promesso nella profezia di Geremia, dove Geova dichiara: “Metterò la mia legge dentro di loro, e la scriverò nel loro cuore” (Ger 31:31-33). Nel profetizzare la liberazione dall’esilio babilonese, Ezechiele disse che Geova avrebbe tolto ai suoi servitori “il cuore di pietra” che avevano, cioè un cuore insensibile, e dato loro “un cuore di carne”, cioè un cuore tenero, docile, un cuore ubbidiente e sensibile alla guida divina (Ez 11:19; 36:26).
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