-
2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 4Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
-
-
né falsifichiamo la parola di Dio O “né adulteriamo la parola di Dio”. Nelle Scritture Greche Cristiane questa è l’unica occorrenza del verbo greco reso “falsificare”. Ma un sostantivo affine compare in Ro 1:29 e 2Co 12:16 (dove in entrambi i casi è reso “inganno”) e in 1Ts 2:3 (dove è reso “ingannevole”). L’espressione “falsificare la parola di Dio” ha il senso fondamentale di corrompere, distorcere o contraffare il messaggio divino. Può anche contenere l’idea di mischiare il messaggio con qualcosa di estraneo o di qualità inferiore, come filosofie umane o punti di vista personali. Paolo non avrebbe mai adulterato la parola di Dio; non avrebbe mai mischiato la verità pura della parola di Dio con le idee degli ebrei e dei greci a cui stava predicando, solo per rendergliela più appetibile; non l’avrebbe annacquata per renderla più accettabile a un mondo la cui sapienza era stoltezza agli occhi di Dio (1Co 1:21; vedi approfondimento a 2Co 2:17).
-