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2 Corinti — Approfondimenti al capitolo 11Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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ebrei [...] israeliti [...] discendenti di Abraamo Paolo si sofferma sul proprio retaggio familiare, probabilmente perché alcuni dei suoi detrattori a Corinto si vantavano delle loro radici e della loro identità ebraiche. Prima di tutto si definisce ebreo, forse per enfatizzare i legami che la sua famiglia aveva con i patriarchi, inclusi Abraamo e Mosè (Gen 14:13; Eso 2:11; Flp 3:4, 5), oppure anche per richiamare il fatto che sapeva parlare l’ebraico (At 21:40–22:2; 26:14, 15). Poi si definisce israelita, termine a volte utilizzato per riferirsi agli ebrei (At 13:16; Ro 9:3, 4). Infine dichiara specificamente di discendere da Abraamo, sottolineando così di essere tra coloro che avrebbero ereditato le promesse fatte da Dio ad Abraamo (Gen 22:17, 18). Paolo però non dava troppa importanza a questi fattori umani (Flp 3:7, 8).
discendenti Lett. “seme”. (Vedi App. A2.)
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