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1 Tessalonicesi — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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colmano sempre la misura dei loro peccati Paolo qui si riferisce ai giudei del I secolo che avevano “ucciso il Signore Gesù” e perseguitavano con violenza i suoi discepoli (1Ts 2:15). Quegli oppositori cercavano anche di impedire ai cristiani di “parlare alle persone delle nazioni”. L’espressione “colmano [...] la misura dei loro peccati” indica che peccavano in una maniera spropositata. Dicendo che lo facevano “sempre”, Paolo intende dire che quei persecutori giudei stavano perpetrando quello che i loro antenati avevano compiuto per secoli. (Vedi approfondimento a Mt 23:32.)
la sua ira Lett. “l’ira”. Il tempo del verbo greco reso è venuta sottolinea che l’ira di Dio si sarebbe abbattuta sui giudei immancabilmente. Questa ira raggiunse il suo culmine con la distruzione di Gerusalemme e del tempio a opera dei romani nel 70. Alcuni antichi manoscritti qui leggono “l’ira di Dio”.
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