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1 Tessalonicesi — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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fedeltà Il termine greco pìstis usato qui può essere reso in vari modi, ad esempio “fede” (Mt 8:10; Ro 1:17; 1Ts 3:2, 10), “fedeltà” (Mt 23:23) e “fidati” (Tit 2:10). Nei vv. 5-7 pìstis compare più volte in riferimento al fatto che i cristiani di Tessalonica rimanevano saldi e aggrappati alla loro fede nonostante le avversità. Mette quindi in evidenza la “fedeltà”, o lealtà, a Dio che mostravano durante le prove. Questo esempio di fedeltà incoraggiò Paolo, Silvano e Timoteo, visto che anche loro stavano affrontando “difficoltà e sofferenze” (1Ts 3:7).
il Tentatore Questo appellativo di Satana il Diavolo, usato due volte nelle Scritture Greche Cristiane (qui e in Mt 4:3), è affine al verbo greco reso “tentare”, “mettere alla prova”. Lo stesso verbo viene usato per descrivere l’operato di Satana, per esempio in 1Co 7:5 e Ri 2:10.
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