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2 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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avvertendoli O “avvisandoli solennemente”, “scongiurandoli”. Il verbo greco usato da Paolo potrebbe essere tradotto più alla lettera “rendendo [loro] completa testimonianza” (At 20:24; 28:23). In merito a questo termine, un dizionario biblico spiega: “Significa ‘testimoniare’, ‘mettere in guardia’ in merito a questioni importanti e a situazioni molto pericolose”.
Dio Alcuni autorevoli manoscritti greci qui leggono “Dio”, mentre altri “il Signore”. Qualche traduzione delle Scritture Greche Cristiane in ebraico e in altre lingue ha invece il nome divino. (Vedi App. C1.)
non discutere intorno a parole Paolo mette in guardia i cristiani di Efeso riguardo a una pratica che a quanto pare alcuni falsi maestri promuovevano, e cioè disputare su alcune parole. L’espressione resa “discutere intorno a parole” traduce un unico termine greco (logomachìa) composto dal sostantivo lògos (“parola”, “discorso”) e dal verbo màchomai (“battagliare”). L’espressione non si trova in nessun testo della letteratura antica anteriore agli scritti di Paolo. Paolo usò un sostantivo affine nella sua prima lettera a Timoteo. (Vedi approfondimento a 1Tm 6:4.) Le discussioni da cui mette in guardia Paolo forse vertevano su divergenze di poco conto riguardo al significato delle parole, ma le conseguenze potevano essere dannose o addirittura disastrose.
perché danneggia quelli che ascoltano Il termine originale qui reso “danneggia” è katastrofè (che significa “distruzione”, “rovina” o “catastrofe”); l’espressione perciò potrebbe anche essere resa “perché distrugge (rovina) quelli che ascoltano”. Paolo usa volutamente un linguaggio così forte per far capire il pericolo di “discutere intorno a parole”, e dice a Timoteo di avvertire “davanti a Dio” i cristiani di Efeso di non iniziare nemmeno queste inutili discussioni. (Vedi approfondimento a 1Tm 5:21.)
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