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2 Timoteo — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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dicendo che la risurrezione è già avvenuta A quanto pare a Efeso certi falsi maestri, tra cui Imeneo e Fileto, insegnavano che i cristiani dedicati fossero già stati risuscitati in senso figurato. Alcuni di loro, per promuovere tali ragionamenti errati, potrebbero aver addirittura distorto le parole di Paolo. È vero che Paolo insegnava che quando un peccatore viene battezzato muore rispetto al suo precedente stile di vita e, in senso metaforico, torna a vivere. Ma questa risurrezione simbolica non sostituiva la speranza riportata nella Bibbia di una risurrezione letterale dei morti. Coloro che insegnavano che la risurrezione fosse “già avvenuta”, negando quindi la speranza di una futura risurrezione letterale, erano apostati (Ro 6:2-4, 11; Ef 5:14; vedi approfondimento a Ef 2:1).
sovvertono la fede Circa 10 anni prima, Paolo aveva già combattuto contro falsi insegnamenti che minavano la speranza della risurrezione (1Co 15:2 e approfondimento, 12; confronta At 17:32). Quelli che negavano che in futuro ci sarebbe stata una risurrezione alla vita perfetta, in cielo o sulla terra, contraddicevano in modo esplicito le Scritture ispirate (Da 12:13; Lu 23:43; 1Co 15:16-20, 42-44). Se avessero permesso che la loro fede venisse sovvertita da insegnamenti errati riguardo alla risurrezione, i cristiani avrebbero perso la speranza di ricevere in futuro la ricompensa promessa (Gv 5:28, 29).
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