-
Tito — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
-
-
non rubando Il verbo che compare nell’originale non è quello più comunemente utilizzato per “rubare”. Letteralmente significa “mettere da parte per sé”, ma potrebbe anche trasmettere l’idea di “appropriarsi indebitamente di denaro” o “sottrarre qualcosa”. Questo stesso verbo ricorre nell’episodio relativo al peccato di Anania, riportato in At 5:2, 3, dove è reso “trattenne segretamente”. Nella Settanta è usato in Gsè 7:1 per descrivere ciò che fece Acan quando prese indebitamente per sé qualcosa che apparteneva a Geova. Un’opera di consultazione spiega che ai giorni di Paolo molti schiavi “avevano il compito di fare acquisti, e spesso venivano affidate loro grosse somme di denaro”. Per questo motivo potevano avere la tentazione di derubare i loro padroni. Gli schiavi cristiani, che resistevano a questa tentazione, dimostravano di essere completamente affidabili. (Vedi approfondimento a Ef 4:28.)
rendere [...] ancora più attraente l’insegnamento Lett. “adornare l’insegnamento”. Il verbo greco che compare in questa espressione viene usato anche per riferirsi alle pietre preziose che ornavano il tempio di Erode, alle attraenti qualità che le donne cristiane dovrebbero coltivare e alla bellezza della Nuova Gerusalemme (Lu 21:5; 1Tm 2:9; 1Pt 3:5; Ri 21:2). Come indica qui Paolo, i cristiani hanno la possibilità di rendere evidente la bellezza del messaggio di Dio. Gli schiavi cristiani che rispettavano i padroni e ubbidivano loro potevano rendere ancora più attraenti gli insegnamenti della Bibbia. Agli occhi di un osservatore esterno era lampante la differenza tra uno schiavo cristiano e uno che invece aveva la reputazione di pigro, di polemico e probabilmente di essere ladro.
nostro Salvatore, Dio Vedi approfondimento a 1Tm 1:1.
-