-
Ebrei — Approfondimenti al capitolo 2Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
-
-
Gesù, che era stato fatto di poco inferiore agli angeli Come spiegato nell’approfondimento a Eb 2:7, Paolo applica le parole di Sl 8:4-6 a Gesù. In effetti, quando venne qui sulla terra, Gesù era “di poco inferiore agli angeli”, era un “figlio dell’uomo” (Eb 2:6; vedi approfondimento a Mt 8:20). Quale essere umano perfetto era il giusto equivalente di Adamo. Per questo motivo poté dare la sua vita umana perfetta come sacrificio di riscatto; facendo ciò “ha gustato la morte per tutti”. (Vedi anche Glossario, “Figlio dell’uomo”, e approfondimenti a Gv 1:14.)
immeritata bontà Vedi Glossario.
ha gustato la morte per tutti Alla lettera il verbo greco qui reso “ha gustato” significa “assaggiare”, come nel caso di un cibo o una bevanda (Mt 27:34), ma è usato anche in senso metaforico. Nei Vangeli, ad esempio, l’espressione “gustare la morte” compare più volte ed è resa “morire” (Mt 16:28, nt.; Mr 9:1, nt.; Lu 9:27, nt.) o “sperimentare la morte” (Gv 8:52). Gesù per così dire gustò, o assaggiò, la morte quando diede la sua vita come riscatto. Stando a un commentario, l’espressione “gustare la morte” descrive “la terribile e penosa esperienza di morire, che è tipica degli esseri umani e che fu vissuta anche da Gesù”. Inoltre, quando era sulla terra, Gesù assaggiò la morte anche nel senso che vide di persona le conseguenze che ha sugli esseri umani e provò il dolore che affligge chi perde un caro (Gv 11:33-36).
-