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Ebrei — Approfondimenti al capitolo 3Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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come lo era stato anche Mosè Per ricordare ai cristiani ebrei la superiorità del cristianesimo rispetto al giudaismo, qui Paolo inizia a mettere a confronto Gesù con Mosè. Spiega che Cristo era di gran lunga superiore a quell’uomo imperfetto nel quale gli ebrei riponevano la loro speranza (Gv 5:45). Mosè era stato incaricato di essere servitore nella Sua casa, cioè la casa di Geova Dio, che in questo contesto non indica il tabernacolo o il tempio. (Confronta 2Cr 6:18.) La casa a cui fa riferimento qui Paolo è la nazione terrena, o congregazione, di Israele (Eso 40:38; Nu 12:7; Mt 10:6; 15:24). Come servitore, Mosè si era dimostrato fedele nell’incarico di amministrare quella casa (1Co 4:2). Anche Gesù si dimostrò fedele, ma Paolo continua il suo ragionamento facendo notare perché la sua nomina e il suo incarico erano superiori rispetto a quelli di Mosè (Eb 3:3, 5, 6).
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