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Ebrei — Approfondimenti al capitolo 6Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione per lo studio)
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non possono assolutamente essere di nuovo indotti al pentimento Qui Paolo parla di alcuni che si erano allontanati, o avevano apostatato dalla fede cristiana. Pare che questi avessero scelto consapevolmente di diventare apostati, anche se erano stati “una volta illuminati” (Eb 6:4 e approfondimento). Sotto ispirazione Paolo indica che avevano peccato deliberatamente contro lo spirito santo di Dio. Persone del genere non si pentono mai (Mr 3:28, 29; Eb 10:26, 27; 12:25).
mettono il Figlio di Dio un’altra volta al palo Paolo qui usa un linguaggio molto forte contro quei cristiani unti che avevano scelto deliberatamente di abbandonare la fede cristiana. Ovviamente questa frase non va intesa in senso letterale. Cristo era morto “una volta per sempre”, era ora immortale e non poteva essere messo a morte di nuovo (Eb 9:12; 1Tm 6:16 e approfondimento). Per di più, quanto ai soldati romani che avevano effettivamente messo al palo Gesù, non è detto che fosse loro preclusa ogni possibilità di essere perdonati (Lu 23:34 e approfondimento). A quanto pare, quindi, Paolo sta paragonando quegli apostati impenitenti a individui come Giuda Iscariota e i capi religiosi che avevano fatto mettere al palo Gesù (Gv 19:11 e approfondimento, 15, 16). Quegli apostati manifestavano lo stesso disprezzo per Gesù e per il suo sacrificio di riscatto mostrato da quegli individui malvagi, e sarebbero andati incontro alla stessa punizione: la distruzione eterna (Eb 10:29).
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