Nota in calce
b Paolo voleva tenere Onesimo con sé, ma questo avrebbe violato la legge romana e calpestato i diritti del padrone di Onesimo, un cristiano di nome Filemone. Perciò Onesimo ritornò dal suo padrone, portando con sé una lettera di Paolo che incoraggiava Filemone ad accogliere benevolmente il suo schiavo come un fratello spirituale (Filem. 13-19).