Nota in calce
g Il traduttore Hugh J. Schonfield dubita che Tommaso dicesse: “Signore mio e Dio mio”. Quindi nella nota in calce 6 relativa a Giovanni 20:28 Schonfield dice: “L’autore può aver messo questa espressione in bocca a Tommaso tenendo presente il fatto che l’imperatore Domiziano aveva insistito per farsi chiamare ‘Nostro Signore e Dio’, Domitian XIII di Svetonio”. — Vedere The Authentic New Testament, pagina 503.
Tuttavia, non siamo d’accordo con questa osservazione.