Lunedì 5 maggio
Rimandò a casa tutti gli altri uomini d’Israele. Tenne con sé soltanto i 300 (Giud. 7:8)
Geova disse a Gedeone di ridurre il numero dei suoi uomini di oltre il 99 per cento. Gedeone potrebbe aver pensato: “Serve davvero questo cambiamento? Funzionerà?” In ogni caso, Gedeone ubbidì. Gli anziani seguono l’esempio di Gedeone attuando i cambiamenti che vengono richiesti dall’organizzazione (Ebr. 13:17). Gedeone ubbidì a Geova nonostante le sue paure e i rischi che questo comportava (Giud. 9:17). Gedeone era stato rassicurato da Geova, ed era assolutamente convinto che lui lo avrebbe sostenuto e lo avrebbe aiutato a proteggere il Suo popolo. Gli anziani che vivono in luoghi dove l’opera è vietata seguono l’esempio di Gedeone. Con coraggio organizzano le adunanze e il ministero e vi partecipano, anche se questo significa rischiare di essere arrestati, interrogati, licenziati o trattati in modo violento. Durante la grande tribolazione gli anziani avranno bisogno di coraggio per ubbidire alle istruzioni che riceveranno, indipendentemente dai rischi che questo comporterà. w23.06 5-6 parr. 12-13
Martedì 6 maggio
Onorerò quelli che mi onorano (1 Sam. 2:30)
Geova fece in modo che la storia del sommo sacerdote Ieoiada fosse riportata nella Bibbia per istruirci (Rom. 15:4). Inoltre Ieoiada ebbe lo speciale onore di essere “sepolto nella Città di Davide insieme ai re, perché aveva fatto del bene in Israele in relazione al vero Dio e alla Sua casa” (2 Cron. 24:15, 16). Il racconto di Ieoiada può aiutare tutti noi a coltivare il timore di Dio. Gli anziani possono imitare Ieoiada continuando a cercare i modi per proteggere la congregazione (Atti 20:28). Anche i fratelli e le sorelle avanti con gli anni possono imparare qualcosa da Ieoiada: se temono Geova e gli rimangono leali, lui può servirsi di loro per realizzare il suo proposito. Inoltre, i giovani possono riflettere su come Geova trattò Ieoiada e seguire il Suo esempio trattando i fratelli di una certa età con dignità e rispetto, soprattutto quelli che servono Geova da tanti anni (Prov. 16:31). Dobbiamo sostenere lealmente “quelli che [ci] guidano” ubbidendo loro (Ebr. 13:17). w23.06 17 parr. 14-15
Mercoledì 7 maggio
Le labbra del giusto nutrono molti (Prov. 10:21)
Ci vuole buon senso per decidere quanto spesso commentare alle adunanze. Se alziamo la mano troppo spesso potremmo far sentire il conduttore in dovere di chiamarci più volte, anche se c’è qualcuno che non ha ancora commentato. Questo potrebbe scoraggiare altri dall’alzare la mano (Eccl. 3:7). Quando sono in tanti ad alzare la mano durante uno studio, potremmo non riuscire a commentare quanto vorremmo. In alcuni casi il conduttore potrebbe non riuscire a chiamarci nemmeno una volta. Questo potrebbe essere frustrante, ma non prendiamola sul personale (Eccl. 7:9). Se non riusciamo a commentare quanto vorremmo, poniamoci l’obiettivo di ascoltare attentamente i commenti che fanno gli altri e poi di lodarli alla fine dell’adunanza. Le nostre lodi possono essere incoraggianti tanto quanto i commenti che avremmo fatto. w23.04 23-24 parr. 14-16