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1 Perché?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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1 Perché?
PREGHIERA: pochi argomenti biblici suscitano tanto interesse e curiosità. Prendiamo in esame sette domande sollevate di frequente al riguardo, poi esaminiamo insieme le risposte della Bibbia. Questi articoli sono stati scritti per aiutarvi, sia che vogliate cominciare a pregare sia che desideriate rendere più efficaci le vostre preghiere.
IN OGNI cultura e religione gli esseri umani pregano. Pregano quando sono soli o in gruppo. Pregano nelle chiese, nei templi, nelle sinagoghe, nelle moschee, nei santuari. Forse usano tappeti, rosari, mulinelli, icone, libri o preghiere scritte su tavolette che appendono a bacheche.
La preghiera distingue l’uomo da tutte le altre forme di vita sulla terra. È vero che abbiamo molto in comune con gli animali: come loro abbiamo bisogno di cibo, aria e acqua, e come loro nasciamo, viviamo e moriamo. (Ecclesiaste 3:19) Ma solo l’uomo prega. Perché?
Forse la risposta più semplice è che ne abbiamo bisogno. Dopo tutto la preghiera è considerata in genere un modo per mettersi in contatto con il reame spirituale, con qualcosa che si ritiene santo, o sacro, ed eterno. La Bibbia mostra che il desiderio di tali cose è innato in noi. (Ecclesiaste 3:11) Una volta Gesù Cristo disse: “Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale”. — Matteo 5:3.
Un “bisogno spirituale”: come si spiegherebbero diversamente tutti gli edifici, gli oggetti religiosi e le innumerevoli ore dedicate alla preghiera? Certo, per soddisfare i bisogni spirituali alcuni contano su se stessi o si rivolgono ai propri simili. Ma non è forse vero che l’uomo è troppo limitato per essere di vero aiuto? La nostra vita è così fragile e breve, e i nostri orizzonti così ristretti! Solo qualcuno più saggio, potente e longevo di noi può darci quello di cui abbiamo bisogno. E quali sono i bisogni spirituali che ci spingono a pregare?
Riflettete: avete mai desiderato guida, sapienza o risposte a domande che trascendono l’umana comprensione? Vi siete mai sentiti bisognosi di conforto dopo una terribile perdita, di guida davanti a una decisione delicata o di perdono a motivo del senso di colpa?
Secondo la Bibbia, queste sono tutte ragioni valide per pregare. La Bibbia è il libro più autorevole sull’argomento e riporta le preghiere di molti uomini e donne fedeli in cerca di conforto, guida e perdono, nonché di risposte alle domande più spinose. — Salmo 23:3; 71:21; Daniele 9:4, 5, 19; Abacuc 1:3.
Tali preghiere, per quanto diverse fra loro, avevano qualcosa in comune. Furono tutte pronunciate da persone in possesso di un elemento fondamentale che rendeva efficaci le loro invocazioni, elemento che nel mondo di oggi viene spesso dimenticato o trascurato: sapevano a chi quelle preghiere andavano indirizzate.
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2 Chi?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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2 Chi?
È VERO che, come pensano molti oggi, tutte le preghiere giungono allo stesso Dio e quindi non importa a chi vengono rivolte? Questa idea piace a tanti che sono favorevoli all’unione delle fedi e vorrebbero che tutte le religioni, per quanto diverse tra loro, fossero considerate buone. Ma è possibile che si tratti di un’idea sbagliata?
La Bibbia insegna che molte preghiere in realtà sono male indirizzate. Al tempo in cui fu scritta, era normale rivolgere le preghiere a immagini scolpite. Dio, però, mise ripetutamente in guardia contro questa pratica. Per esempio, a proposito degli idoli, Salmo 115:4-6 dice fra l’altro: “Hanno orecchi, ma non possono udire”. Il punto è chiaro: perché pregare un dio che non può ascoltare?
Un vivace racconto biblico chiarisce ulteriormente il punto. Elia, un vero profeta di Dio, sfidò i profeti di Baal: loro avrebbero pregato il proprio dio, dopodiché lui avrebbe pregato il suo. Elia disse che il vero Dio avrebbe risposto mentre il falso no. I profeti di Baal raccolsero la sfida e pregarono a lungo e appassionatamente, fino a urlare, ma invano. Il racconto dice: “Non ci fu chi rispondesse e non ci fu chi prestasse attenzione”. (1 Re 18:29) Ma come andarono le cose a Elia?
Dopo che questi ebbe pregato, il suo Dio rispose all’istante mandando fuoco dal cielo per consumare l’offerta che Elia aveva presentato. Qual era la differenza? C’era un elemento chiave nella preghiera stessa di Elia, riportata in 1 Re 18:36, 37. È una preghiera brevissima, una trentina di parole appena nell’ebraico originale. Eppure, in quelle poche espressioni, Elia si rivolse a Dio tre volte usando il suo nome proprio, Geova.
Baal, che significa “proprietario” o “signore”, era il dio dei cananei, una divinità di cui esistevano molte varianti locali. Geova, però, è un nome senza uguali, che si può attribuire a una sola Persona in tutto l’universo. Questo Dio disse al suo popolo: “Io sono Geova. Questo è il mio nome; e non darò a nessun altro la mia propria gloria”. — Isaia 42:8.
La preghiera di Elia e quelle dei profeti di Baal furono udite dallo stesso Dio? Il culto di Baal degradava le persone con la prostituzione rituale e perfino con i sacrifici umani. L’adorazione di Geova invece nobilitava il suo popolo, Israele, liberandolo da queste pratiche degradanti. Provate a riflettere: se indirizzaste una lettera a un amico che stimate molto, vi aspettereste che venisse consegnata a qualcuno che si chiama in un altro modo e la cui pessima reputazione è in netto contrasto con tutti i valori in cui crede il vostro amico? No di certo!
La sfida che Elia lanciò ai profeti di Baal dimostrò che non tutte le preghiere giungono allo stesso Dio
Quando pregate Geova, vi rivolgete al Creatore, il Padre del genere umano.a “Tu, o Geova, sei nostro Padre”, disse il profeta Isaia in preghiera. (Isaia 63:16) È proprio di Lui, quindi, che parlava Gesù Cristo quando disse ai suoi seguaci: “Io ascendo al Padre mio e Padre vostro e all’Iddio mio e Iddio vostro”. (Giovanni 20:17) Geova Dio è il Padre di Gesù. Gesù si rivolse in preghiera a lui e insegnò ai suoi discepoli a fare altrettanto. — Matteo 6:9.
La Bibbia ci insegna forse a pregare Gesù, Maria, i santi o gli angeli? No, ci insegna a pregare solo Geova, e per almeno due motivi. Primo, la preghiera è una forma di adorazione, e la Bibbia dice che l’adorazione va rivolta esclusivamente a Geova. (Esodo 20:5) Secondo, la Bibbia indica che uno dei suoi titoli è “Uditore di preghiera”. (Salmo 65:2) Sebbene deleghi molte responsabilità, questa non l’ha mai delegata a nessuno. È un Dio che promette di ascoltare personalmente le nostre preghiere.
Pertanto, se volete che le vostre preghiere siano ascoltate da Dio, ricordate questo avvertimento scritturale: “Chiunque invocherà il nome di Geova sarà salvato”. (Atti 2:21) Ma Geova ascolta tutte le preghiere in modo indiscriminato? O c’è qualcos’altro che dobbiamo sapere se vogliamo che lui le ascolti?
a Secondo alcune tradizioni religiose è errato pronunciare il nome proprio di Dio, anche in preghiera. Quel nome, tuttavia, nelle lingue originali ricorre circa 7.000 volte nella Bibbia, in molti casi proprio nelle preghiere e nei salmi di fedeli servitori di Geova.
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3 Come?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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3 Come?
IN FATTO di preghiera, molte tradizioni religiose danno enfasi ad aspetti materiali, come la posizione, le espressioni e il rituale. Tuttavia, in risposta alla domanda “come dovremmo pregare?”, la Bibbia ci aiuta a mettere da parte tali aspetti per concentrarci su altri, che sono più importanti.
La Bibbia descrive fedeli servitori di Dio mentre pregavano nelle posizioni e negli ambienti più diversi. Pregavano in silenzio o ad alta voce, a seconda delle circostanze. Pregavano alzando gli occhi al cielo o stando chini. Anziché ricorrere ad ausili come immagini, rosari o libri di preghiere, usavano semplicemente le parole che sgorgavano loro dal cuore. Cosa rese efficaci le loro preghiere?
Come abbiamo detto nell’articolo precedente, rivolgevano le loro preghiere a un solo Dio, Geova. Ma c’è un altro fattore importante. In 1 Giovanni 5:14 leggiamo: “Questa è la fiducia che abbiamo verso di lui, che qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. Le nostre preghiere devono essere in armonia con la volontà di Dio. Che significa questo?
Per pregare in armonia con la volontà di Dio dobbiamo sapere qual è la sua volontà, quindi lo studio della Bibbia è essenziale. Significa questo che se non siamo esperti del testo biblico Dio si rifiuterà di ascoltarci? No, ma egli si aspetta che cerchiamo di conoscere la sua volontà, di capirla e di agire di conseguenza. (Matteo 7:21-23) Dobbiamo pregare in armonia con quello che apprendiamo.
Per avere efficacia le preghiere devono essere in armonia con la volontà di Dio, oltre a essere motivate dalla fede e presentate nel nome di Gesù
Mentre acquistiamo conoscenza di Geova e della sua volontà, accresciamo la nostra fede, altro elemento essenziale per quanto riguarda la preghiera. Gesù disse: “Tutte le cose che chiederete nella preghiera, avendo fede, le riceverete”. (Matteo 21:22) La fede non è credulità. Avere fede vuol dire piuttosto credere in qualcosa che, pur essendo invisibile, è sostenuto da prove molto concrete. (Ebrei 11:1) La Bibbia contiene molte prove indicanti che Geova, anche se non possiamo vederlo, è reale, degno di fiducia e pronto a rispondere alle preghiere di quelli che hanno fede in lui. Inoltre possiamo sempre chiedere di avere più fede, e Geova è felice di darci ciò di cui abbiamo bisogno. — Luca 17:5; Giacomo 1:17.
Ma c’è ancora un altro aspetto essenziale che riguarda il modo in cui si deve pregare. Gesù disse: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Giovanni 14:6) Gesù pertanto è il mezzo per avvicinarsi al Padre, Geova. Ecco perché disse ai suoi seguaci di pregare nel suo nome. (Giovanni 14:13; 15:16) Questo non vuol dire che dobbiamo pregare Gesù. Dobbiamo piuttosto pregare nel nome di Gesù, ricordando che è grazie a lui che possiamo avvicinarci al nostro Padre santo e perfetto.
I più intimi seguaci di Gesù una volta gli chiesero: “Signore, insegnaci a pregare”. (Luca 11:1) Evidentemente la loro richiesta non riguardava aspetti generali, come quelli appena esaminati, ma i contenuti della preghiera. Era come se dicessero: “Per che cosa dobbiamo pregare?”
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4 Per che cosa?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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4 Per che cosa?
SI DICE che, di tutte le preghiere cristiane, sia quella più recitata. Che sia vero o meno, la preghiera modello insegnata da Gesù, chiamata a volte “Padrenostro” o Preghiera del Signore, è senz’altro una di quelle meno comprese. Milioni di persone la ripetono a memoria ogni giorno, alcune anche più volte al giorno. Ma Gesù non voleva affatto che si pregasse in quel modo. Come facciamo a saperlo?
Prima di enunciare quella preghiera, Gesù aveva dichiarato: “Nel pregare, non dite ripetutamente le stesse cose”. (Matteo 6:7) Non si sarebbe forse contraddetto se subito dopo avesse indicato una formula da imparare a memoria e ripetere? Gesù ci stava piuttosto insegnando per che cosa pregare e ci stava indicando quali sono le priorità da tenere a mente nel farlo. Esaminiamo con attenzione ciò che disse. La preghiera è riportata in Matteo 6:9-13.
“Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome”.
Con queste parole Gesù rammentò ai suoi seguaci che tutte le preghiere vanno indirizzate al Padre suo, Geova. Ma perché il nome di Dio è tanto importante e perché dev’essere santificato, o reso santo?
Sin dagli albori della storia umana, il sacro nome di Dio è stato calunniato. Satana, l’avversario di Geova Dio, lo ha accusato di essere un bugiardo, un Governante egoista che non ha nessun legittimo diritto di esercitare il dominio sulla sua creazione. (Genesi 3:1-6) Molti si sono schierati dalla parte di Satana, insegnando che Dio sia insensibile, crudele e vendicativo o negando del tutto l’esistenza di un Creatore. Altri sono arrivati a sferrare degli attacchi contro il nome stesso di Dio, Geova, togliendolo dalle traduzioni della Bibbia e vietandone l’uso.
La Bibbia mostra che Dio correggerà tutte queste ingiustizie. (Ezechiele 39:7) In tal modo, andrà anche a soddisfare ogni nostro bisogno e a risolvere qualsiasi problema possiamo avere. Come? Le parole che Gesù disse successivamente nella sua preghiera forniscono la risposta.
“Venga il tuo regno”.
Oggi fra gli esperti di religione c’è molta confusione riguardo al Regno di Dio. Ma come ben sapevano gli ascoltatori di Gesù, per molto tempo i profeti di Dio avevano predetto che un Messia, un Salvatore scelto da Dio, sarebbe stato a capo di un Regno che avrebbe cambiato il mondo. (Isaia 9:6, 7; Daniele 2:44) Quel Regno santificherà il nome di Dio smascherando le menzogne di Satana e poi togliendolo di mezzo insieme a tutte le sue opere. Il Regno di Dio porrà fine a guerre, infermità, carestie, e perfino alla morte. (Salmo 46:9; 72:12-16; Isaia 25:8; 33:24) Quando preghiamo perché venga il Regno di Dio, stiamo pregando perché tutte queste promesse si avverino.
“Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra”.
Le parole di Gesù fanno pensare che la volontà divina si compirà sulla terra così sicuramente come in cielo, dove Dio dimora. La volontà divina si è adempiuta in modo inarrestabile in cielo, dove il Figlio di Dio ha fatto guerra a Satana e alle sue schiere, scagliandoli sulla terra. (Rivelazione [Apocalisse] 12:9-12) La terza richiesta della preghiera modello, come le prime due, ci aiuta a rimanere concentrati su ciò che più conta: la volontà di Dio, non la nostra. È la sua volontà a recare sempre il meglio a tutta la creazione. Anche Gesù, che era un uomo perfetto, disse al Padre suo: “Si compia non la mia volontà, ma la tua”. — Luca 22:42.
“Dacci oggi il nostro pane”.
Gesù mostrò quindi che possiamo pregare anche per noi stessi. Non c’è niente di male nel parlare a Dio delle nostre necessità pratiche e quotidiane. Anzi facendolo ricordiamo a noi stessi che Geova è colui che “dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa”. (Atti 17:25) La Bibbia rivela che egli è un genitore amorevole, felice di dare ai suoi figli ciò di cui hanno bisogno. Come un buon genitore, però, non soddisfa quelle richieste che in realtà sono contro i nostri interessi.
“Perdonaci i nostri debiti”.
Siamo veramente in debito nei confronti di Dio? Abbiamo bisogno del suo perdono? Molti oggi non si rendono più conto di cosa sia il peccato e di quanto sia grave. La Bibbia però insegna che il peccato è alla base dei nostri peggiori guai, perché è la ragione primaria per cui moriamo. Nasciamo tutti nel peccato, quindi pecchiamo spesso, e la nostra unica speranza di un futuro durevole risiede nel perdono di Dio. (Romani 3:23; 5:12; 6:23) È un sollievo scoprire che la Bibbia dice: “Tu, o Geova, sei buono e pronto a perdonare”. — Salmo 86:5.
“Liberaci dal malvagio”.
Non è forse evidente che abbiamo bisogno, un disperato bisogno, della protezione di Dio? Molti si rifiutano di credere nell’esistenza del “malvagio”, Satana. Ma Gesù insegnò che Satana esiste davvero e lo chiamò anche “il governante di questo mondo”. (Giovanni 12:31; 16:11) Satana ha corrotto questo mondo che tiene sotto il suo controllo, ed è altrettanto ansioso di corrompere noi, di impedirci di stringere un legame profondo con Geova, il Padre nostro. (1 Pietro 5:8) Geova, tuttavia, è molto più forte di Satana ed è felice di proteggere coloro che Lo amano.
Questa breve trattazione dei punti principali della preghiera modello insegnata da Gesù non ha preso in esame ogni argomento che si può menzionare in preghiera. Ricordiamo che 1 Giovanni 5:14 dice riguardo a Dio: “Qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. Perciò non temete che le vostre preoccupazioni siano troppo banali perché Dio voglia ascoltarle. — 1 Pietro 5:7.
Che dire però del momento e del luogo in cui pregare? Sono fattori importanti?
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5 È importante dove e quando?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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5 È importante dove e quando?
SENZA dubbio sapete che la maggior parte delle religioni organizzate danno molta importanza a luoghi di preghiera riccamente adorni e stabiliscono ore precise della giornata in cui pregare. Ma secondo la Bibbia, dovremmo pregare solo in certi luoghi o in certe ore?
In effetti la Bibbia indica che ci sono occasioni appropriate per pregare. Ad esempio, prima di bere e di mangiare insieme ai suoi seguaci, Gesù ringraziò Dio in preghiera. (Luca 22:17) E i discepoli, quando si riunivano per l’adorazione, pregavano insieme. In tal modo seguivano un’usanza adottata già da molto tempo nelle sinagoghe ebraiche e nel tempio di Gerusalemme. Dio voleva che il tempio fosse una “casa di preghiera per tutte le nazioni”. — Marco 11:17.
Quando i servitori di Dio si riuniscono e pregano insieme, le loro invocazioni possono essere efficaci. Se il gruppo è unito nello spirito e la preghiera detta in favore dei presenti è in armonia con i princìpi scritturali, Dio è soddisfatto. La preghiera può anche spingerlo a fare qualcosa che forse altrimenti non farebbe. (Ebrei 13:18, 19) I testimoni di Geova pregano regolarmente alle loro adunanze. Siete calorosamente invitati a recarvi nella Sala del Regno più vicina a casa vostra e ascoltare di persona tali preghiere.
La Bibbia, comunque, non limita la possibilità di pregare a un tempo o a un luogo in particolare. In essa troviamo esempi di servitori di Dio che vengono descritti mentre pregavano nelle occasioni e nei luoghi più disparati. Gesù disse: “Quando preghi, entra nella tua stanza privata e, chiusa la porta, prega il Padre tuo che è nel segreto; allora il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”. — Matteo 6:6.
Possiamo pregare in qualsiasi momento e in qualunque luogo
Non è una prospettiva allettante? Ci si può senz’altro avvicinare al Sovrano dell’universo in qualsiasi momento, in completa solitudine, certi di avere la sua attenzione. Non c’è dunque da meravigliarsi se spesso Gesù voleva stare solo per pregare. In un’occasione trascorse l’intera notte in preghiera, evidentemente perché desiderava la guida di Dio nel prendere un’importantissima decisione. — Luca 6:12, 13.
Altri uomini e donne menzionati nella Bibbia pregarono quando si trovarono di fronte a decisioni gravi o a enormi difficoltà. Pregarono ad alta voce o in silenzio, in gruppo o da soli. Ma sta di fatto che pregarono. Dio rivolge ai suoi servitori perfino questo invito: “Pregate incessantemente”. (1 Tessalonicesi 5:17) Egli non si stanca mai di ascoltare coloro che fanno la sua volontà. È davvero un invito amorevole!
Ovviamente nel mondo di oggi, dove impera il cinismo, molti si chiedono se pregare serva a qualcosa. Forse anche voi vi chiedete: ‘Mi sarà di qualche aiuto?’
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6 Serve a qualcosa?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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6 Serve a qualcosa?
PREGARE ci è di aiuto? La Bibbia mostra che i fedeli servitori di Dio traggono davvero beneficio dalla preghiera. (Luca 22:40; Giacomo 5:13) In effetti pregare può farci molto bene in senso spirituale, emotivo e persino fisico. Perché diciamo questo?
Immaginate di avere un bambino e che gli venga fatto un regalo. Gli direste che è sufficiente provare gratitudine? O gli insegnereste invece a esprimere la sua gratitudine? Quando traduciamo importanti sentimenti in parole, li focalizziamo meglio e li rendiamo anche più intensi. Vale la stessa cosa quando si tratta di parlare con Dio? Certo! Vediamo alcuni esempi.
Preghiere di ringraziamento. Quando ringraziamo il nostro Padre celeste per le cose belle che ci succedono, siamo aiutati a concentrarci sui doni che abbiamo ricevuto. Di conseguenza siamo più riconoscenti, felici e positivi. — Filippesi 4:6.
Esempio: Gesù espresse gratitudine al Padre perché aveva ascoltato ed esaudito le sue preghiere. — Giovanni 11:41.
Preghiere per chiedere perdono. Quando chiediamo perdono a Dio, rendiamo più forte la nostra coscienza, più sentito il nostro pentimento e più viva la nostra consapevolezza della gravità del peccato. Alleviamo anche il peso della colpa.
Esempio: Davide pregò per esprimere pentimento e rammarico. — Salmo 51.
Preghiere per ricevere guida e sapienza. Chiedere a Geova di guidarci o di darci la sapienza necessaria per prendere buone decisioni può renderci veramente umili. Può ricordarci i nostri limiti e aiutarci a riporre fiducia nel nostro Padre celeste. — Proverbi 3:5, 6.
Esempio: Salomone chiese umilmente guida e sapienza per governare Israele. — 1 Re 3:5-12.
Preghiere rivolte nei momenti di angoscia. Se apriamo il nostro cuore a Dio quando siamo turbati, proveremo sollievo e faremo affidamento su di lui anziché su noi stessi. — Salmo 62:8.
Esempio: Il re Asa pregò quando era minacciato da un terribile nemico. — 2 Cronache 14:11.
Preghiere a favore di chi è nel bisogno. Tali preghiere ci aiutano a combattere l’egoismo e a essere più compassionevoli e comprensivi.
Esempio: Gesù pregò a favore dei suoi seguaci. — Giovanni 17:9-17.
Preghiere di lode. Quando lodiamo Geova per le sue meravigliose opere e qualità, alimentiamo il rispetto e l’apprezzamento che abbiamo nei suoi confronti. Grazie a tali preghiere, possiamo anche avvicinarci di più al nostro Dio e Padre.
Esempio: Davide lodò sentitamente Dio per la creazione. — Salmo 8.
Un altro beneficio derivante dalla preghiera è “la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. (Filippesi 4:7) In questo mondo travagliato la serenità è un bene alquanto raro. E può anche farci bene fisicamente. (Proverbi 14:30) Ma tale condizione interiore dipende solo dai nostri sforzi? O c’è qualcosa di più importante che entra in gioco?
La preghiera reca molti benefìci, di natura fisica, emotiva e soprattutto spirituale
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7 Dio vi ascolta ed esaudisce?La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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7 Dio vi ascolta ed esaudisce?
QUESTA domanda suscita tanto interesse e curiosità. La Bibbia mostra che senza dubbio Geova ascolta le preghiere. Ma che ascolti o meno le nostre dipende soprattutto da noi.
Gesù condannò i leader religiosi dei suoi giorni che facevano preghiere ipocrite; si preoccupavano soltanto di far mostra di devozione. Disse che tali uomini avrebbero avuto “appieno la loro ricompensa”, intendendo che avrebbero ricevuto solo quello che desideravano di più, ovvero l’attenzione degli uomini, e non ciò di cui avevano davvero bisogno, cioè che Dio li ascoltasse. (Matteo 6:5) Anche oggi molti pregano secondo la propria volontà, non secondo quella di Dio. Non tenendo conto dei princìpi biblici che abbiamo preso in esame, non vengono ascoltati da Dio.
Ma che dire di voi? Dio ascolta ed esaudisce le vostre preghiere? Questo non dipende da fattori come razza, nazionalità o posizione sociale. La Bibbia assicura: “Dio non è parziale, ma in ogni nazione l’uomo che lo teme e opera giustizia gli è accetto”. (Atti 10:34, 35) Vi vedete in questa descrizione? Se temete Dio, avrete la massima stima di lui e non vorrete dispiacergli. Chi “opera giustizia” si sforza di fare ciò che è giusto agli occhi del Creatore, invece di fare la propria volontà o quella di altri esseri umani. Volete veramente che egli ascolti le vostre preghiere? La Bibbia vi indica come raggiungere questo obiettivo.a
Naturalmente molti vorrebbero che Dio esaudisse le loro preghiere con un miracolo. Ma anche nei tempi biblici Dio compì di rado tali prodigi. In alcuni casi, nella narrazione biblica, passarono secoli tra un miracolo e l’altro. Inoltre la Bibbia indica che i miracoli terminarono con la morte degli apostoli. (1 Corinti 13:8-10) Vuol dire questo che oggi Dio non esaudisca le preghiere? Tutt’altro. Ecco alcune preghiere che esaudisce.
Dio dà sapienza. Geova è la Fonte dell’unica vera sapienza e la offre liberalmente a coloro che desiderano i suoi consigli e si sforzano di seguirli nella vita. — Giacomo 1:5.
Dio elargisce spirito santo e tutti i benefìci che ne conseguono. Lo spirito santo è la forza attiva di Dio. Non esiste nulla di più potente. Questa forza può aiutarci a sopportare le prove, darci pace quando siamo turbati e permetterci di coltivare bellissime qualità. (Galati 5:22, 23) Gesù assicurò ai suoi seguaci che Dio dispensa questo dono con generosità. — Luca 11:13.
Dio illumina coloro che lo cercano con sincerità. (Atti 17:26, 27) Molti oggi cercano sinceramente la verità. Vogliono conoscere Dio e sapere ad esempio qual è il suo nome, qual è il suo proposito per la terra e per il genere umano, e come possono avvicinarsi a lui. (Giacomo 4:8) I testimoni di Geova incontrano spesso persone così e sono felici di mostrare loro le risposte della Bibbia a tali domande.
È per questo che avete accettato la rivista che state leggendo? Siete alla ricerca di Dio? Forse in questo momento sta rispondendo alle vostre preghiere.
a Per avere ulteriori informazioni su come pregare ed essere ascoltati da Dio, vedi il capitolo 17 del libro Cosa insegna realmente la Bibbia?, edito dai Testimoni di Geova.
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