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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1954 | 15 marzo
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fornire un cibo supplementare, altamente concentrato, per il genere umano in decadenza. Questa provvisione diede modo di fare sacrifici dopo il diluvio dei quali i sacrificatori potevano mangiare parte della carne, come l’agnello pasquale e altri sacrifici in Israele. Diede anche motivo a Gesù di parlare dei suoi seguaci come se mangiassero la sua carne e bevessero il suo sangue, per avere la vita in se stessi. Ma tale provvedimento non fu fatto per la perfetta coppia umana nel principio, e non ci sarebbe nessuna ragione per il genere umano elevato alla perfezione di includere la carne animale nella sua dieta. Quanto tempo dopo Harmaghedon una eventuale eliminazione della carne dalla dieta dell’uomo possa aver luogo non si può dire.
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Domande dai lettori (4)La Torre di Guardia 1954 | 15 marzo
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Domande dai lettori
◆ La risposta a pagina 157 de La Torre di Guardia del 1º marzo 1954 ad alcuni sembra che dica che sia male avere rapporti sessuali senza aver bambini. È questo ciò che quella risposta intende dire? — H. M., Stati Uniti.
No, non è questo l’argomento che viene trattato, come indica il contesto. La domanda si riferiva alla pratica di coppie di fidanzati della Scandinavia che avevano rapporti prima del matrimonio, e a questo riguardo la risposta affermava: “L’intenzione dei rapporti sessuali non potrebbe essere quella del matrimonio legittimo, cioè, di generare figli, perché altrimenti dovremmo vedere la nascita di figli da queste coppie nel corso del loro fidanzamento, in ispecie nel caso di lunghi fidanzamenti, e prima che abbia luogo l’atto legale”. Tali persone non potrebbero evidentemente pensare ai figli quando hanno i loro rapporti come ci potrebbe pensare una coppia di sposati. La coppia di fidanzati temerebbe il concepimento perché sarebbe per loro una vergogna e renderebbe la prole illegittima. La loro paura deriva da un senso di colpevolezza il quale mostra ch’essi sanno di non possedere effettivamente il diritto di avere rapporti sessuali, perché non sono sposati. La nascita di un bambino renderebbe pubblica la loro trasgressione.
Le persone che sono dovutamente sposate
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1954 | 15 marzo
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Domande dai lettori
◆ Nel nuovo opuscolo legale (inglese) Difendere e stabilire legalmente la buona notizia si dichiara che non c’è nessuna obiezione scritturale contro il far giuramento per attestare la verità. Che cosa si può dire delle parole di Gesù in Matteo 5:33-37 e delle parole del discepolo Giacomo in Giacomo 5:12 che esortano i Cristiani di ‘non giurare affatto’? — E. H., Inghilterra.
Le scritture di Matteo 5:33-37 e Giacomo 5:12 non si riferiscono al prestare giuramento in una corte legale. Queste ammonizioni di non giurare erano dirette contro la pratica di quel tempo di far giuramenti in occasioni non appropriate per rendere il discorso più enfatico ed essere più creduti dagli ascoltatori nonché per vantare la propria fidatezza; infatti essi giuravano per la propria barba, o per il cielo, o per la terra, e per altre cose che in realtà non aggiungevano nulla a quello che asserivano.
Ma fedeli servitori sono menzionati di aver giurato in solenni occasioni. Abrahamo alzò la mano quando giurò per una certa condotta. (Gen. 14:2-24) Venne forse dal maligno ciò ch’egli disse in quella occasione oltre il sì e il no? Quando il sommo sacerdote disse a Gesù dinanzi ai Sinedrio: “Per l’Iddio vivente ti pongo sotto il giuramento di dirci se sei il Cristo il Figlio di Dio!” Gesù rispose. (Matt. 26:63, 64, NW) Anche l’apostolo Paolo non parla in modo riprovevole di giuramenti fatti in debite circostanze, come in tribunale, ma dice: “Poiché gli uomini giurano per il più grande, e il loro giuramento è la fine di ogni disputa, come è per loro una garanzia legale. In questo modo Dio, quando si propose di mostrare più abbondantemente agli eredi della promessa l’immutabilità del suo consiglio, intervenne con un giuramento, affinché, mediante due cose immutabili nelle quali è impossibile che Dio menta, noi che siamo fuggiti al rifugio abbiamo grande incoraggiamento di aggrapparci alla speranza messaci davanti”. (Ebr. 6:16-18, NW) Dal momento che Dio è sempre verace e degno di fede, perché agì come gli uomini nelle Corti e fece un giuramento a conferma di ciò che aveva detto ad Abrahamo? Certo il suo giuramento non venne dal maligno.
Tuttavia, noi lasciamo alla coscienza di ciascuno se debba giurare in tribunale o davanti a un notalo o altrove oppure se debba solo affermare. Nell’opuscolo Difendere e stabilire legalmente la buona notizia noi mostriamo la nostra posizione in merito, affinché chiunque si rivolge a noi per consiglio sappia che noi non ci opponiamo a tale giuramento in tribunale.
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