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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1969 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● Poiché Giuseppe non era ancora sposato con Maria quando apprese che era incinta, perché intendeva divorziare da lei? — W. M., U.S.A.
Il racconto di ciò in Matteo 1:18, 19 dice: “Nel tempo in cui . . . Maria era promessa sposa a Giuseppe, fu trovata incinta per opera dello spirito santo, prima che si unissero. Comunque, Giuseppe suo marito, essendo giusto e non volendo farne un pubblico spettacolo, intendeva divorziare segretamente da lei”.
Sotto la legge mosaica, la donna fidanzata era considerata per legge legata all’uomo che avrebbe sposato, ed era così trattata come se fosse sposata con lui. Questo si vede dal fatto che se un uomo seduceva una donna nubile, era responsabile di sposarla se il padre di lei lo permetteva. Ma se un uomo seduceva una donna fidanzata, entrambi dovevano quindi essere lapidati a morte. (Deut. 22:23-29; Eso. 22:16, 17) In modo simile, la donna sposata che in Israele era colpevole d’adulterio veniva punita con la lapidazione, insieme all’uomo che l’aveva contaminata. (Deut. 22:22; Ezec. 16:38, 40) Ma nei casi che implicavano la lapidazione a morte, erano necessari due testimoni per stabilire la colpa. — Deut. 17:6, 7.
Ora nel caso di Maria, ovviamente Giuseppe non aveva due testimoni che potessero attestare che Maria era stata immorale. Né egli ritenne opportuno perseguire la cosa pubblicamente cercando due testimoni contro di lei. Scelse invece di annullare il loro stato di fidanzamento. Ma come? Il dott. Alfred Edersheim commenta: “Dal momento del fidanzamento la donna era trattata come se fosse effettivamente sposata. L’unione non poteva essere sciolta, eccetto che con regolare divorzio”. — Sketches of Jewish Social Life in the Days of Christ, pagina 148.
Giuseppe, dunque, benché in effetti fosse solo fidanzato, poteva darle il certificato di divorzio. La Legge permetteva ad un uomo di congedare la moglie se trovava la prova di indecenza da parte sua. (Deut. 24:1, 2) Al tempo di Gesù, i motivi di tale divorzio erano molti. Risulta pure che casi di adulterio stabilito potevano essere conclusi col divorzio. (Matt. 5:32; 19:9) Qualunque motivo avesse usato Giuseppe, evidentemente non ne avrebbe fatto una cosa pubblica. Invece, “intendeva divorziare segretamente da lei”, forse dandole il certificato di divorzio di fronte a due testimoni soltanto così che la cosa fosse sistemata legalmente ma senza recare su di lei indebita vergogna.
Non possiamo trascurare il fatto che Giuseppe era in una situazione imbarazzante. Egli era “giusto”, e sapeva che Maria era una donna virtuosa. Tuttavia era evidentemente incinta. Se apprese della gravidanza dopo la visita di Maria alla cugina Elisabetta, può darsi che Giuseppe udisse dell’apparizione dell’angelo a Zaccaria, del concepimento di Giovanni da parte della sterile Elisabetta e del miracoloso salto del bambino nel seno di Elisabetta quando si avvicinò Maria. (Luca 1:5-25, 39-45) Ma la Bibbia non lo dice. L’apparizione dell’angelo a Giuseppe non fu per confermare ciò che Giuseppe sapeva già per sentito dire sulla ragione per cui Maria era incinta. Non avendo nessun testimone contro Maria prima della visita dell’angelo, la sua intenzione fu conforme al commento che era “giusto e non [voleva] farne un pubblico spettacolo”. — Matt. 1:19.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1969 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● Perché in Giudici 16:28 la Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, a differenza di altre traduzioni, dice: “Signore Geova, ricordati di me, ti prego, e rafforzami, ti prego, solo questa volta, o tu, il vero Dio, e fammi vendicare sui Filistei con la vendetta per uno dei miei due occhi”. — E. B., Stati Uniti.
La nota in calce della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture (edizione inglese a caratteri grandi del 1963) mostra che la Versione dei Settanta e la Vulgata sono tradotte in modo diverso, come se Sansone pregasse per essere vendicato per i suoi due occhi. Questo è il pensiero espresso nelle versioni cattoliche romane e nella versione del Re Giacomo (inglese). Comunque, la traduzione “fammi vendicare sui Filistei con la vendetta per uno dei miei due occhi” è la versione letterale dell’originale ebraico ed è la versione adottata da versioni moderne come la Revised Standard e quella di Moffatt. Anche l’American Standard ha questa versione in una nota in calce. E la nota in calce dell’Emphasised Bible di Rotherham dice: “P.B. [Bibbia Policroma] (Moore): “vendicami . . . per uno dei miei due occhi”.
Il pensiero di Sansone è che anche il danno che egli poteva recare ai Filistei abbattendo il tempio di Dagon sulla testa degli adoratori di Dagon non avrebbe pienamente compensato la perdita dei suoi due occhi, ma solo la perdita di uno di essi, relativamente parlando. Come dice la nota in calce su questo versetto nei libri della Bibbia di Soncino: “Il testo si presta a una versione più efficace: ‘la vendetta di uno dei miei due occhi’. Egli ritiene che la vendetta che pensa di fare sia solo parziale, ma è tutto quello che può fare nelle circostanze”.
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Domande dai lettori (3)La Torre di Guardia 1969 | 1° maggio
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Domande dai lettori
● So che la Bibbia dice che la moglie cristiana dovrebbe amare e rispettare suo marito. Ma mio marito è un ubriacone. Come si può amare e rispettare un uomo simile? — C. N., U.S.A.
Comprensibilmente, la donna cristiana che si trovasse in questa situazione proverebbe repulsione per l’ubriachezza di suo marito. La Bibbia mostra chiaramente che Geova disapprova l’ubriachezza. (1 Cor. 5:11; Gal. 5:21) Essa può condurre a ogni sorta di altre cattive azioni. E la Parola di Dio ci esorta: “O voi che amate Geova, odiate ciò che è male”. (Sal. 97:10) Comunque, questo versetto non comanda alla moglie di odiare suo marito. Ella può odiare il male e le sue conseguenze, sì, ma non suo marito. Il Signore Gesù disse ai suoi seguaci di amare perfino i loro nemici. (Matt. 5:44) Mentre possiamo dunque provare compassione per la moglie che è in tale condizione, sapendo che è sgradevole e difficile, ella dovrebbe per certo sforzarsi di amare suo marito e aiutarlo a liberarsi della sua malizia.
Come si riconosce dalla domanda, la Parola di Dio comanda alle mogli di amare e rispettare i loro mariti, dicendo, fra l’altro: “Le mogli siano sottoposte ai loro mariti come al Signore . . . la moglie abbia profondo rispetto per il marito”. (Efes. 5:22, 33) Il marito ha un posto di responsabilità assegnatogli da Dio nella famiglia, sia che soddisfi pienamente le esigenze di Dio o no. La moglie dovrebbe avere rispetto per la sua posizione, anche se non può approvare tutto quello che egli fa.
Per fare un’illustrazione, potremmo notare la veduta cristiana dei governanti, le autorità superiori. Questi capi hanno diritto al rispetto e alla sottomissione relativa della donna cristiana. (Tito 3:1; Rom. 13:7) Questo non significa che essa sia d’accordo sul codice morale che alcuni di essi hanno adottato, né che possa approvare tutte le loro opinioni e attività. Infatti, ella può vedere ogni giorno la prova della loro corruzione, compresi l’accettar regali, favoritismo e la mancanza di far rispettare la legge. Tuttavia, per quanto è possibile, ella mostra rispetto per la carica che occupano, giacché Dio glielo comanda. In modo simile, la moglie può operare per accrescere il rispetto per la carica o la posizione di suo marito nella famiglia. — Tito 2:4, 5.
Prima di sposarsi, ella aveva rispetto per l’uomo che è ora suo marito, e per la futura posizione di lui come suo compagno e capo. È vero, dopo essere stata sposata per un po’ di tempo, la moglie cristiana ha scoperto riguardo a lui delle cose che non sapeva o non si aspettava prima del matrimonio. Questo avviene in ogni matrimonio. Può darsi che scoprisse modi o qualità che non le piacevano. Ma, cercandoli, avrebbe probabilmente trovato anche nuovi aspetti della sua personalità e capacità che poteva rispettare e amare. Può ora la moglie continuare a nutrire amore e rispetto per le cose in suo marito che suscitarono inizialmente il suo amore per lui nonché per le cose buone che scoprì in seguito? Vi sono cose che ella può fare personalmente per mettere in risalto o valorizzare le buone qualità di lui e sminuire quelle indesiderabili? Che cosa può fare la moglie per rendere più attraente e piacevole per lui la casa? Queste domande meritano d’essere seriamente considerate. Ricordate, lo sforzo che ella fa per nutrire rispetto per suo marito contribuirà anche alla sua propria contentezza.
Molte volte i cristiani hanno coltivato l’ammirevole qualità della perseveranza a favore del messaggio cristiano e per aiutare altri sulla via della vita. Questo è eccellente, non è vero? L’apostolo Paolo scrisse: “Perseverate nella tribolazione. Siate costanti nella preghiera”. (Rom. 12:12) Ma la donna cristiana che si trova in questa circostanza considera la sua situazione familiare come un’occasione per mostrare perseveranza cristiana? Ha ella cercato in preghiera l’aiuto di Dio nel manifestare perseveranza? — Isa. 50:10.
Comprendiamo che questi suggerimenti potrebbero sembrare difficili da seguire, specialmente nel caso della moglie cristiana la cui pazienza e il cui amore siano stati duramente messi alla prova col passar degli anni dal marito incredulo. Può essere molto difficile per lei continuare e sforzarsi di migliorare. Ma crediamo fermamente che i perfetti consigli provveduti da Geova nella sua Parola siano i migliori che si possano ricevere. Come scrisse Davide: “La legge di Geova è perfetta, ridona l’anima. . . . Gli ordini di Geova son retti, fanno rallegrare il cuore”. — Sal. 19:7, 8.
Nella primitiva congregazione di Corinto alcune
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