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Siete qualificati per ricevere responsabilità nella congregazione?La Torre di Guardia 1974 | 15 gennaio
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lui nella legge del suo Dio’. — 1 Tim. 3:7; Dan. 6:4, 5.
È naturale che quelli che sono qualificati per assumere responsabilità nella congregazione soddisfino maggiormente alcuni di questi requisiti che altri. Pensate alla varietà fra gli apostoli — il contrasto fra Tommaso e Pietro — tuttavia il primitivo corpo direttivo ebbe inizio con questi uomini. Ma tali uomini dovrebbero soddisfare tutte le esigenze per la loro particolare responsabilità in misura ragionevole e con ragionevole coerenza. Un errore di giudizio, ad esempio, non significa che un uomo non sia “sano di mente”, né un’espressione d’ira lo rende necessariamente “bellicoso”.
In realtà, non è affatto impossibile a un sincero cristiano soddisfare le esigenze, poiché, come rivela un esame delle Scritture, la stragrande maggioranza di questi requisiti sono qualità che TUTTI i cristiani, sia uomini che donne, devono sforzarsi di acquistare. Gli uomini che hanno questi incarichi di responsabilità, dunque, dovrebbero basilarmente rappresentare ciò che la congregazione in generale deve giustamente sostenere, ciò che ogni vero cristiano dev’essere. Che dire di voi?
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Potete liberarvi del vizio del tabaccoLa Torre di Guardia 1974 | 15 gennaio
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Potete liberarvi del vizio del tabacco
PERCHÉ milioni di persone fumano quando ci sono schiaccianti prove che ciò nuoce alla salute? Perché tanti esprimono il desiderio di smettere, eppure continuano a fumare? Come osservava un recente numero di Science World, è perché il fumo ‘dà luogo ad assuefazione’. E tuttavia, nonostante l’accresciuto numero di fumatori, c’è un popolo che è sorprendentemente libero dal vizio del tabacco.
Questo popolo è formato dai testimoni di Geova. Una notizia nel Courier di Evansville, nell’Indiana, osservava riguardo a una loro assemblea tenuta in quella città: “Può essere stata la prima volta nella storia dello stadio che 6.000 o 7.000 persone ne hanno occupato i posti a sedere e una nuvola di fumo non ha oscurato l’oratore”.
Perché si osserva comunemente che i testimoni di Geova non fumano? È forse perché quelli che diventano testimoni di Geova non hanno mai avuto il vizio delle sigarette?
Niente affatto. Quelli che diventano testimoni di Geova provengono dalla popolazione in genere, riguardo a cui il Guardian Weekly osservò: “Due uomini su tre fumano, sebbene solo una donna su quattro fumi”. È dunque ragionevole supporre che circa la stessa percentuale di testimoni di Geova un tempo fumava.
Fu facile a queste decine di migliaia di Testimoni smettere di fumare? Come vi riuscirono? Se sei una persona che vuole liberarsi di tale vizio, le loro esperienze possono aiutarti.
I FUMATORI NE RISENTONO IN MODO DIVERSO
Non tutti i fumatori fanno molta fatica a smettere. Alcuni fumano comparativamente poco, e principalmente quando sono in compagnia. Pertanto, secondo uno studio, 10.200.000 Americani smisero di fumare in un recente periodo quadriennale. La maggioranza d’essi erano forse persone per le quali non fu particolarmente difficile smettere.
Un esempio tipico di tali fumatori è dato dal laureato di Harvard che, dopo aver fumato moderatamente per parecchi anni, decise infine di liberarsi di questo impuro vizio. Gettò via semplicemente le sigarette e non fumò più. Gli fu relativamente facile; non provò vero disagio, e in seguito provò poco desiderio, se non nessuno, di fumare. Ma si ammette che altri casi sono assai diversi.
Un ex fumatore di Saskatchewan, nel Canada, spiegò: “Per me fu una prova indescrivibilmente difficile quella di purificare il mio corpo dalla nicotina. A volte sentivo irrigidirmi fortemente il torace, come se i muscoli fossero annodati. . . . A volte mi sentivo così male che pensavo di morire”. Un forte fumatore della Virginia Occidentale disse che quando smise di fumare era così sofferente e debole che dovette stare a letto per due giorni. Tali esperienze di disagio e sofferenza non sono rare quando si cerca di disassuefare il corpo alla nicotina. Coloro che vogliono perdere il vizio del tabacco fanno bene a rendersene conto.
COME VINCERE LA BATTAGLIA
Forse hai lottato da anni per smettere di fumare, ma senza successo, e ti senti molto scoraggiato. Non darti per vinto! Altri, che erano altrettanto assuefatti alla nicotina, hanno vinto il vizio.
Un medico chirurgo di cinquantasei anni osservò recentemente: “Ricordo il giorno che smisi. Era il lunedì 15 maggio del 1950, a Santa Barbara, in California. L’esperienza mi ha dato fiducia. Poiché da allora, quando affronto problemi o situazioni difficili, penso sempre fra me: ‘Se sono riuscito a smettere di fumare, posso riuscire anche in questo’. La vittoria sul fumo ebbe proprio tanto significato per me, giacché così spesso avevo fallito.
“Dopo ogni decisione di smettere, finivo per cercare mozziconi di sigarette per la casa. Oppure mi alzavo di notte e uscivo per comprarne qualcuna. Dopo di che ero adirato con me stesso per avere di nuovo fallito.
“Verso quell’epoca cominciai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Capii subito che quanto imparavo non andava d’accordo con il vizio del tabacco. Tuttavia continuai a fumare. Durante le adunanze scivolavo fuori per andare al negozio a prendere una sigaretta. ‘Com’è sciocco’, pensavo, ‘da parte di un uomo maturo andarsene di soppiatto come un ragazzino, per fumare di nascosto’. Non potevo semplicemente continuare a vivere in quel modo, come un ipocrita. Siccome ero convinto che i testimoni di Geova avevano la verità della Parola di Dio, compresi di dover fare una scelta: o rinunciare al tabacco o alla verità.
“Ricordo quella domenica del 1950; fumai come al solito durante l’intervallo dell’adunanza. Ma quella sera finì la mia ultima sigaretta, e giurai di non riportarne mai più una in casa. Comunque, tenevo sigarette nel mio ufficio in centro. Quando arrivai la mattina dopo, trovai che ne erano rimaste alcune. Le fumai, finendo verso le 11. Ma avevo deciso che non ne avrei più fumate, e non ho più fumato”.
FIDUCIA IN GEOVA
Questo medico non trascurò il valore della preghiera. (Sal. 55:22) E con l’aiuto di Geova, il vero Dio, anche voi potete riuscire a vincere il vizio del tabacco. L’apostolo Paolo disse: “Per ogni cosa ho forza in virtù di colui che m’impartisce potenza”. (Filip. 4:13) L’esperienza di un uomo che aveva cominciato a fumare a sei anni nel Dakota Meridionale ben illustra come questo potere di Geova Dio è sufficiente per aiutare a vincere il vizio del tabacco. Egli spiegò recentemente:
“Ne fumavo due pacchetti al giorno, e consumavo una scatola di cinquanta sigari alla settimana. Le mie mani, i miei denti, il mio alito — tutto il mio io — erano contaminati dalla nicotina. Non riuscivo a finire un pasto senza fermarmi a fumare una sigaretta. L’ultima cosa che facevo prima di andare a dormire era di fumare; mi svegliavo di notte per fumare una sigaretta; e la prima cosa che facevo al mattino era quella di fumare.
“Mia madre era preoccupata per me. Così quando avevo ventun anni ella scommise 600.000 lire che non sarei riuscito a smettere di fumare per due giorni. Le dissi che non volevo smettere, e che non avevo nessuna intenzione di rinunciare a qualcosa che mi dava tanto piacere.
“In seguito cominciai a frequentare le adunanze dei testimoni di Geova, e decisi che per piacere a Dio e al suo popolo dovevo smettere di fumare. Ma non potevo. Continuavo a venir meno alla mia risoluzione. Ricordo di aver interrogato un Testimone in merito. Egli chiese: ‘Hai pregato per chiedere aiuto?’ Gli dissi che avevo senz’altro pregato.
“Chiese: ‘Quando preghi?’ Gli dissi che la sera prima di andare a letto, la mattina quando mi alzavo, e dopo essermi indebolito e avere fumato, dicevo a Geova che ero dispiaciuto di quanto avevo fatto.
“Egli disse: ‘Il momento in cui hai veramente bisogno dell’aiuto di Dio non è forse quello in cui allunghi la mano per prendere una sigaretta? Quello è il tempo di pregare Geova perché ti rafforzi’.
“Da quel momento in poi questo è esattamente ciò che feci, e Geova per certo mi rafforzò. Riuscii a smettere di fumare, anche se per anni il desiderio rimase vivo in me”.
Nell’organismo del fumatore, come in quello dell’eroinomane, nasce il ‘bisogno’ di nicotina. Dopo essere stato per un breve periodo di tempo senza fumare, comincia a sentirsi inquieto, e talvolta gli vengono improvvisi sudori freddi se ne rimane senza troppo a lungo. Così, per il sollievo che reca, il fumatore prova piacere nel fumo, e può dover impegnare una strenua battaglia per rinunciarvi. Questo è illustrato dal caso di una giovane, allevata in Danimarca e abitante ora nella città di New York. Ella cominciò a fumare a quattordici anni, e infine il 28 novembre 1970 smise. Ci aveva provato per mesi, ma ogni volta ricominciava. Ella dice:
“Pregavo in merito a ciò, ma non ero del tutto onesta. Dicevo a Geova che non mi piaceva fumare e quindi volevo smettere. Ma il fatto è che mi piaceva. Così alla fine riconobbi in preghiera a Geova che fumare mi piaceva realmente, ma che volevo smettere per piacerGli. Allora, pensando di continuo al modo di piacere a Dio, mi liberai infine del vizio”.
È POSSIBILE!
Se temete di non poter smettere di fumare, sappiate che non siete soli. Una casalinga di Brooklyn, New York, che ne fumava tre o quattro pacchetti al giorno, si sentiva proprio così. Continuava a fumare anche se era stata battezzata dai testimoni di Geova nel 1968. Ella spiega:
“Un giorno mio marito mi disse: ‘Perché non smetti di fumare?’ Replicai: ‘Come puoi chiedermelo? Mi stai chiedendo di rinunciare alla vita’. Quando mi resi conto di quello che avevo detto provai sorpresa e vergogna. E seppi di non poter continuare ipocritamente ad asserire d’essere una Testimone e continuare a fumare. Il giorno
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