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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1960 | 1° marzo
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15 ottobre 1919 disse: “I tempi dei Gentili sono terminati. Il vecchio mondo è finito e in procinto di disintegrarsi. Non farà mai ritorno, e nessuno che abbia un concetto dello splendore a cui il prossimo regno di Cristo porterà l’umanità e la sua dimora, la terra, può desiderare di vedere il vecchio ordine ristabilito come prima”. (Pagina 308, seconda colonna) In settembre venne tenuta la prima assemblea generale a Cedar Point (Ohio) di cui La Torre di Guardia del 15 dicembre 1919 disse: “Al momento della maggior affluenza di pubblico vi erano più di 7.000 presenti. Nessuno attualmente nella verità ha mai assistito a un’assemblea simile; mai si vide tale spirito d’armonia e vivo desiderio d’essere una benedizione l’uno per l’altro. . . . Certamente era magnifico essere presenti, sentendo che tale fratellanza è un’anticipazione della futura patria del popolo del Signore, tanto desiderata e attesa”.
A quell’assemblea fu annunciata la pubblicazione di un’altra rivista, L’Età d’Oro, accolta con grandi applausi, si accettarono subito gli abbonamenti e la rivista uscì nell’ottobre di quell’anno. Con rinnovato vigore la Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati mandò fuori durante l’anno ottantasei oratori viaggianti (o “pellegrini”). Questi regolari rappresentanti viaggianti visitavano le congregazioni; essi visitarono 6.330 villaggi e città, compiendo un percorso complessivo di 815.570 chilometri. Vennero tenute 687 adunanze pubbliche, con un totale di 107.893 presenti; ed anche 10.398 classi o adunanze private, con un totale di 479.311 presenti. (Pagina 373) Alla celebrazione del pasto serale del Signore, il 13 aprile 1919, vi furono in tutto il mondo 17.961 partecipanti.
Come ulteriore segno che il rimanente dei testimoni di Geova era stato restaurato e ristabilito nel “paese” dell’Israele spirituale, come testimoni dello stabilito regno di Dio, fu ripristinata la casa Bethel a New York, 124 Columbia Heights, Brooklyn, che fu riammobiliata e vi vennero trasferiti gli uffici. Questa ha continuato ad essere la sede internazionale dei testimoni di Geova fino a questo giorno glorioso del 1960. L’attuale complesso di edifici della stamperia non è che il successore della prima piccola stamperia aperta dalla Società nel 1920 a Brooklyn, 35 Myrtle Avenue. Oggi tutto il mondo sa che una nazione spirituale è nata e prospera nel paese datole da Dio, prodotto così rapidamente in questo giorno di Geova.
La rinascita dell’unto rimanente corrispondeva alla fondazione di una nuova terra, come era stato predetto in Isaia 51:16. Ciò è avvenuto sotto il giusto Re Pastore di Geova, Gesù Cristo. Particolarmente dal 1931 egli vi ha raccolto le sue “altre pecore”, per farne “un solo gregge” con l’unto rimanente degli eredi del Regno, sotto il “solo Pastore”. In questo modo il ritorno dell’unto rimanente al simbolico “paese” dato loro da Dio sulla terra fornì il fondamento su cui queste centinaia di migliaia di “altre pecore” potevano essere edificate.
In questo simbolico “paese” degli Israeliti spirituali le “altre pecore” sono ora come residenti stranieri. Già queste superano nel numero il rimanente degli Israeliti spirituali per più di cinquanta a uno. Il “paese” simbolico, quest’ovile terreno del giusto Re Pastore, non sarà desolato dalla battaglia d’Armaghedon, ma continuerà a essere il saldo fondamento del prossimo ordine di “nuovi cieli e una nuova terra”. Quando l’ultimo sopravvissuto del rimanente spirituale avrà terminato il proprio corso terreno e farà parte del governo celeste, allora il simbolico “paese” fondato nel 1919 sarà occupato completamente da questi “residenti stranieri”, le altre pecore.
Da questo possiamo vedere la relazione fra la nascita della restaurata nazione dei figli di Sion, l’Israele spirituale, avvenuta nel 1919, e il fatto di “fondare una terra”, la nuova terra, che sarà occupata per sempre dalle “altre pecore” riscattate e riportate alla perfezione.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1960 | 1° marzo
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Domande dai lettori
● In relazione all’arca costruita da Noè, in Genesi 6:16 (Ri) si parla di “un’apertura” e in Genesi 8:6 (Ri) si fa riferimento a “la finestra”. Sono la stessa cosa? Inoltre, che cos’era il “tetto” di cui si parla in Genesi 8:13 (Ri)? — E. F., U.S.A.
La “finestra” dell’arca e l’“apertura” sono la stessa cosa. Questa apertura per l’illuminazione provvedeva anche la ventilazione dell’arca, quindi doveva estendersi tutt’attorno all’arca, alla sommità, sotto la gronda che proteggeva l’arca affinché i rovesci d’acqua non entrassero dentro. Il “tetto” menzionato in Genesi 8:13 (Ri) era indubbiamente una copertura alla sommità dell’arca. Se fosse un tetto completo o parziale, non lo sappiamo. Ma con la rimozione di questo tetto si sarebbe provveduta ampia via d’uscita perché gli uccelli potessero volar fuori dell’arca, librandosi nell’aria. Gli altri animali dovevano uscire dalla porta, che era l’unica apertura dell’arca, oltre la finestra o apertura per l’illuminazione.
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