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SeleuciaAusiliario per capire la Bibbia
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chiamata Seleucia di Pieria. Sorgeva poco più a N dell’odierna Süveydiye o Samandag, in Turchia. Depositi alluvionali dell’Oronte hanno trasformato l’antico porto di Seleucia in una palude.
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SellaAusiliario per capire la Bibbia
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Sella
Numerosi riferimenti biblici parlano di sellare asini (Gen. 22:3; Num. 22:21; II Sam. 17:23; 19:26; I Re 2:40; 13:13, 27; II Re 4:24), ma non contengono alcuna descrizione della sella stessa. Da quanto risulta da antichi monumenti sembra che le più antiche selle per cavalli fossero poco più di un’imbottitura di stoffa o di pelle. Il verbo ebraico reso “sellare” significa fondamentalmente “legare”, indicando che la sella veniva assicurata all’animale con cinghie. Un antico bassorilievo raffigura una sella a cassetta legata al dorso di un dromedario. Non si può dire nulla di preciso a proposito del “cesto della sella da donna del cammello” menzionato in Genesi 31:34.
Sotto la Legge chiunque toccasse una sella su cui aveva cavalcato qualcuno affetto da scolo diventava impuro, come pure chi toccasse un oggetto su cui si era seduta una donna mestruata. — Lev. 15:9, 19-23.
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SemAusiliario per capire la Bibbia
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Sem
[nome, rinomanza, fama].
Uno dei tre figli di Noè, dai quali dopo il diluvio universale “si sparse tutta la popolazione della terra”. — Gen. 6:10; 9:18, 19.
Benché i tre figli, “Sem, Cam e Iafet”, siano sempre elencati in quest’ordine, esiste qualche incertezza a proposito della loro posizione in ordine di età. Il fatto che Sem sia menzionato per primo di per sé non è una prova conclusiva che fosse il primogenito di Noè, dato che lo stesso figlio primogenito di Sem (Arpacsad) si trova al terzo posto nelle registrazioni genealogiche. (Gen. 10:22; I Cron. 1:17) Nell’originale ebraico Genesi 10:21 consente più di una traduzione, per cui alcune traduzioni si riferiscono a Sem come al “fratello di Iafet il maggiore” (NW, ATE, nota in calce), mentre altri lo definiscono “fratello maggiore di Iafet”. (CEI, Ga, PIB, VR) Le versioni antiche pure differiscono: secondo la Settanta, la versione di Simmaco e il Targum di Onkelos, Iafet sarebbe il maggiore, mentre secondo il Pentateuco samaritano, la Vulgata e le versioni siriache, Sem sarebbe il fratello maggiore di Iafet. Il peso dell’evidenza che si trova nel resto della Bibbia indica tuttavia che probabilmente Sem era il secondo figlio di Noè, più giovane di Iafet.
La Bibbia indica che Noè cominciò ad avere figli dopo i 500 anni di età (2470 a.E.V.), mentre il Diluvio avvenne nel suo 600º anno. (Gen. 5:32; 7:6) Viene detto che Sem, già sposato all’epoca del Diluvio (Gen. 6:18), ebbe il primo figlio, Arpacsad, due anni dopo il Diluvio (2368 a.E.V.) quando lui stesso, Sem, aveva 100 anni. (Gen. 11:10) Questo indicherebbe che Sem era nato quando Noè aveva 502 anni (2468 a.E.V.) e, poiché si parla di Cam come del “figlio più giovane” (Gen. 9:24), Iafet sarebbe logicamente il primo figlio di Noè, nato quando questi aveva 500 anni.
Dopo la nascita di Arpacsad, Sem ebbe altri figli (e anche figlie), fra cui Elam, Assur, Lud e Aram. (Gen. 10:22; 11:11) Dopo Aram la narrazione parallela in I Cronache 1:17 elenca anche “Uz e Hul e Gheter e Mas”, mentre in Genesi 10:23 questi sono definiti figli di Aram. Prove bibliche e anche storiche indicano che Sem fu dunque il progenitore dei popoli semiti: elamiti, assiri, antichi caldei, ebrei, aramei (o siri), varie tribù arabe e forse i lidi dell’Asia Minore. Questo significherebbe che i discendenti di Sem erano in prevalenza concentrati nella parte SO del continente asiatico, si erano estesi in quasi tutta la “Fertile Mezzaluna” e avevano occupato buona parte della Penisola Arabica.
Quando coprirono la nudità del padre Noè in preda al vino, Sem e suo fratello Iafet non mostrarono solo rispetto filiale, ma anche rispetto per colui che Dio aveva impiegato per preservarli durante il Diluvio. (Gen. 9:20-23) Quindi, nella benedizione pronunciata da Noè, fu indicato che la discendenza di Sem sarebbe stata particolarmente favorita da Dio e avrebbe contribuito alla santificazione del nome di Dio; Noè infatti chiama Geova “il Dio di Sem”. (Gen. 9:26) Da Sem, per mezzo del figlio Arpacsad, discese Abraamo, e a lui venne fatta la promessa relativa al Seme nel quale tutte le famiglie della terra avrebbero ricevuto una benedizione. (I Cron. 1:24-27; Gen. 12:1-3; 22:15-18) La predizione di Noè che Canaan sarebbe diventato “schiavo” di Sem si adempì con l’assoggettamento dei cananei ai semiti in seguito alla conquista israelita del paese di Canaan. — Gen. 9:26.
Sem visse ancora 500 anni dopo la nascita di Arpacsad, e morì all’età di 600 anni. (Gen. 11:10, 11) La sua morte avvenne dunque circa tredici anni dopo la morte di Sara (1881 a.E.V.) e dieci anni dopo il matrimonio di Isacco e Rebecca (1878 a.E.V.). In considerazione di ciò è stata avanzata l’ipotesi che Sem potesse essere Melchisedec (che significa “re di giustizia”), il re-sacerdote al quale Abraamo pagò le decime. (Gen. 14:18-20) La Bibbia però non lo dice, e l’apostolo Paolo indica che non esistevano registrazioni genealogiche né altri importanti dati relativi a Melchisedec, così che divenne un appropriato tipo di Cristo Gesù, che è Re-Sacerdote in perpetuo. — Ebr. 7:1-3.
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SemeAusiliario per capire la Bibbia
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Seme
[ebr. zèraʽ; gr. spèrma].
Sia il termine ebraico che quello greco ricorrono molte volte nelle Scritture, e hanno i seguenti usi o significati: (a) agricolo e botanico,
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SemaiaAusiliario per capire la Bibbia
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Semaia
(Semaia) [Geova ha udito].
1. Profeta di Geova durante il regno di Roboamo figlio di Salomone. Dopo la rivolta delle dieci tribù settentrionali nel 997 a.E.V., Semaia pronunciò le parole di Geova contrarie a un tentativo di Roboamo di riassoggettarle. (I Re 12:21-24; II Cron. 11:1-4) Nel quinto anno del regno di Roboamo (993 a.E.V.), Sisac re d’Egitto invase Giuda, e Semaia informò Roboamo e i suoi principi che Geova li aveva abbandonati dato che essi avevano abbandonato Lui. Ma poiché Roboamo e i principi si umiliarono, Geova rese meno rovinosa l’invasione. (II Cron. 12:1-12) Semaia redasse inoltre uno dei documenti scritti del regno di Roboamo. — II Cron. 12:15.
2. Falso profeta del villaggio di Neelam e avversario di Geremia, portato prigioniero a Babilonia insieme a Ioiachin nel 617 a.E.V. Di là scrisse al sacerdote Sofonia e agli altri sacerdoti di Gerusalemme, condannando Geremia per aver predetto una lunga cattività e incoraggiato i prigionieri a stabilirsi nella Babilonia. Semaia sosteneva che Geremia avrebbe dovuto essere messo ai ceppi. Geova però profetizzò contro Semaia perché aveva cercato di indurre gli ebrei a confidare in una falsità e aveva fomentato la rivolta: né lui né i suoi discendenti sarebbero stati tra coloro che sarebbero tornati dall’esilio. — Ger. 29:24-32.
3. Falso profeta assoldato da Tobia e Sanballat per avvertire Neemia di una presunta minaccia alla sua vita e cercare in questo modo di spaventarlo inducendolo a peccare nascondendosi nel tempio sebbene non fosse un sacerdote. Figlio di Delaia. — Nee. 6:10-13.
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