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Marco (Lezione 55)La Torre di Guardia 1958 | 15 febbraio
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quindi necessario ripeterlo. Questo, oltre al fatto che il Vangelo di Marco fu composto specialmente per i Gentili e non per i Giudei, conferma la giusta opinione che il Vangelo di Matteo l’aveva preceduto.
Avendo concluso la sua narrazione della campagna di Galilea col versetto 50 del capitolo 9, Marco, come Matteo, tralascia interamente l’ulteriore ministero di Gesù nella Giudea a partire dalla festa dei tabernacoli dell’anno 32 d.C. fino alla festa della dedicazione del medesimo anno. Egli omette anche gran parte del successivo ministero in Perea, riprendendolo soltanto nella sua parte finale, dalla Galilea verso Gerusalemme. Termina la sua narrazione con gli ultimi avvenimenti che ebbero luogo in Gerusalemme, ma finisce il racconto assai bruscamente, col capitolo 16 versetto 8. Evidentemente per addolcire la subitaneità di questa fine, un’altra mano aggiunse più tardi i versetti da 9 a 20.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1958 | 15 febbraio
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Domande dai lettori
◆ Diversi lettori ci hanno scritto facendoci una domanda come questa: Come possiamo mettere in armonia Genesi 1:11-13, che dice che la terra produceva vegetazione nel terzo giorno creativo, con Genesi 2:5, 6, che la Traduzione del Nuovo Mondo rende in questo modo: “Ora non c’era ancora sulla terra alcun arbusto del campo e non spuntava ancora alcuna vegetazione del campo, perché Geova Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che coltivasse il suolo. Ma un vapore saliva continuamente dalla terra e innaffiava tutta la superficie del suolo”?
La Traduzione del Nuovo Mondo rende ciò in armonia con il Nuovo Commentario su Genesi, di F. Delitzsch, D. D., che dice: “E non c’era ancora sulla terra alcuna pianta del campo, e non era ancora spuntata sulla terra alcuna erba del campo: poiché Jahvè Elohim non aveva ancora fatto piovere sulla terra, e gli uomini non coltivavano la terra. E un vapore saliva dalla terra, e adacquava tutta la faccia della terra”. (Pagine 115, 117) Anche Le Sacre Scritture dell’Antico Testamento (tedesco) di E. Kautzsch, grammatico della lingua ebraica, tradotte in italiano, dicono: “Ma sulla terra non vi era ancora alcun arbusto della pianura, ed ancora nessuna pianta era spuntata sulla pianura; poiché Jahvè Dio non aveva fatto ancora piovere sulla terra, e non vi erano [ancora] uomini, per coltivare il suolo; ma un vapore si levava dalla terra e adacquava tutta la superficie del suolo della terra”. (Le parentesi quadre sono del traduttore).
Il libro di Genesi (inglese), di Thomas J. Conant, dice pure: “Ora non c’era ancora sulla terra alcuna pianta del campo, e non spuntava ancora alcuna erba del campo; poiché Geova Dio non aveva fatto piovere sulla terra, e non c’era uomo per coltivare il suolo. E dalla terra saliva un vapore; ed esso adacquava tutta la faccia del suolo”. Anche il libro Note critiche e pratiche sul libro di Genesi (inglese), di Giorgio Bush, pagina 53 del Primo Volume, dice nella nota in calce riferendosi alle parole “prima che” della Versione del Re Giacomo (in italiano si veda la versione di Ricciotti): “La particella ebraica (טרם terem) tradotta ‘prima che’ potrebbe significare ‘non ancora’, cioè, ‘e ogni pianta del campo non era ancora nella terra, ed ogni erba del campo non era ancora spuntata’, che sostanzialmente concorda col precedente” versetto della versione di Ricciotti. Una Traduzione Americana lo rende nello stesso modo; come anche Una Nuova Traduzione della Bibbia di Moffatt.
I succitati versetti non sono in disaccordo con Genesi 1:11-13; essi non potrebbero esserlo.
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