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Sapienza, saggezzaAusiliario per capire la Bibbia
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onore alla famiglia, ne sostengono la reputazione contro calunnie e accuse, e dimostrano ad altri l’addestramento ricevuto e la sapienza del proprio padre. — Prov. 10:1; 13:1; 15:20; 23:24, 25; 27:11.
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SaraAusiliario per capire la Bibbia
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Sara
(Sàra)[principessa], SARAI (Sarài) [litigiosa].
Sorellastra e moglie di Abraamo e madre di Isacco. (Gen. 11:29; 20:12; Isa. 51:2) In origine si chiamava Sarai. (Gen. 17:15) Aveva dieci anni meno di Abraamo (Gen. 17:17) e lo sposò quando vivevano nella città caldea di Ur. (Gen. 11:28, 29) Rimase sterile finché le sue facoltà procreative furono miracolosamente ravvivate dopo che aveva già smesso di avere le mestruazioni. - Gen. 18:11; Rom. 4:19; Ebr. 11:11.
Sara era probabilmente sulla sessantina quando partì da Ur insieme ad Abraamo e si stabilì a Haran. A sessantacinque anni accompagnò il marito da Haran al paese di Canaan. (Gen. 12:4, 5) Là rimasero per qualche tempo a Sichem, nella regione montuosa a E di Betel e in varie altre località, prima che una carestia li costringesse ad andare in Egitto. - Gen. 12:6-10.
Benché avanti negli anni, Sara era molto bella. Perciò Abraamo in precedenza le aveva chiesto che, qualora fosse stato necessario nel corso dei loro viaggi, dicesse che era suo fratello, affinché altri non lo uccidessero e prendessero lei. (Gen. 20:13) Per questo in Egitto Sara fu condotta nella casa del faraone dietro raccomandazione dei suoi principi. Ma l’intervento di Dio impedì che il faraone la violasse. Egli restituì quindi Sara ad Abraamo, ordinando loro di lasciare il paese. Inoltre provvide un salvacondotto per Abraamo e tutto ciò che aveva. - Gen. 12:11-20.
Degno di nota è il fatto che un antico papiro menziona un faraone che ordinò ai suoi uomini di acciuffare una donna attraente e uccidere suo marito. Quindi il timore di Abraamo di essere ucciso a motivo di Sara non era infondato. Invece di mettere in pericolo la propria vita nel vano tentativo di salvare l’onore della moglie in un paese straniero, Abraamo seguì quella che gli parve la condotta più sicura. Si ricordi che la moglie era proprietà di Abraamo. Sara fu felice di servire Geova e Abraamo in questo modo. Le Scritture non hanno mai rimproverato questa azione ad Abraamo.
Dieci anni dopo essere giunti per la prima volta in Canaan, Sara, ormai settantacinquenne, chiese ad Abraamo di avere rapporti con la propria schiava egiziana Agar per avere figli da lei. (Gen. 16:1-3) Le difficoltà che ne derivarono dimostrarono che non era così che Geova intendeva adempiere la promessa del “seme” fatta in precedenza ad Abraamo. (Gen. 15:1-16) Resasi conto di essere incinta, Agar cominciò a disprezzare la sua padrona. Quando Sara si lamentò, Abraamo concesse alla moglie piena autorità di trattare Agar come sua schiava. Umiliata da Sara, Agar fuggì via dalla padrona ma ritornò ubbidendo al comando di Dio, dopo di che diede alla luce Ismaele. - Gen. 16:4-16.
Circa tredici anni dopo la nascita di Ismaele, quando Abraamo ricevette da Dio il comando di circoncidere tutti i maschi della sua casa, gli venne detto anche di non chiamare più sua moglie “Sarai”, ma “Sara”, che significa “principessa”. A proposito di Sara, Dio disse: “Io per certo la benedirò e anche ti darò da lei un figlio; e io per certo la benedirò ed ella diverrà nazioni; re di popoli verranno da lei”. (Gen. 17:9-27) Non molto tempo dopo, a Mamre, uno dei tre visitatori angelici confermò che Sara avrebbe dato alla luce un figlio. Udendo questo dalla sua tenda, “Sara rideva dentro di sé, dicendo: ‘Dopo essermi indebolita, avrò realmente piacere, essendo per di più vecchio il mio signore?’” Ripresa per aver riso, Sara intimorita negò di averlo fatto. (Gen. 18:1-5; Rom. 9:9) Dal momento che Sara è menzionata in Ebrei 11:11 come un esempio di fede, evidentemente il suo ridere non era un’espressione di completa incredulità, ma rifletteva semplicemente qualche dubbio. L’idea di avere un figlio in tarda età a quanto pare le sembrava un po’ umoristica. Il fatto che Sara riconosceva (dentro di sé) Abraamo quale suo signore era segno della sua ubbidienza e sottomissione al proprio marito e capo, ed essa è un esempio per le mogli cristiane. - I Piet. 3:5, 6.
Sara e suo marito si trasferirono a Gherar. Come in precedenza, Abraamo presentò la moglie quale sua sorella. Il re di Gherar, Abimelec, allora prese Sara. Ancora una volta l’intervento di Geova evitò che fosse violata. Restituendo Sara ad Abraamo, Abimelec gli diede bestiame e servi e serve, forse come compenso per averlo temporaneamente privato della moglie. Inoltre diede ad Abraamo mille pezzi d’argento. Questi pezzi d’argento dovevano dimostrare che Sara era una donna virtuosa a cui non c’era nulla da rimproverare. - Gen. cap. 20.
A novant’anni Sara ebbe la gioia di dare alla luce Isacco. Allora esclamò: “Dio mi ha dato di che ridere; chi saprà il mio caso riderà”. (ATE) Il fatto di ridere era evidentemente dovuto a piacere e sorpresa per la nascita del bambino. Sara allattò il figlio per cinque anni circa. Quando alla fine Isacco fu svezzato, Abraamo fece una gran festa. In quell’occasione Sara osservò che Ismaele figlio di Agar, che ormai aveva circa diciannove anni, “si prendeva gioco” di Isacco o scherzava con lui in modo insolente. Temendo pare per il futuro di suo figlio Isacco, Sara chiese ad Abraamo di allontanare Agar e suo figlio. Abraamo lo fece, con l’approvazione di Dio. - Gen. 21:1-14.
Circa trentadue anni dopo Sara morì, a 127 anni, e Abraamo la seppellì “nella caverna del campo di Macpela”. - Gen. 23:1, 19, 20.
FIGURA IN UN DRAMMA SIMBOLICO
Scrivendo ai galati, l’apostolo Paolo spiegò che Sara moglie di Abraamo rappresentava la “Gerusalemme di sopra”, la madre dei cristiani unti dallo spirito, lo spirituale “seme” di Abraamo. Come Sara, la “Gerusalemme di sopra”, la simbolica donna di Dio, non è mai stata in schiavitù e perciò anche i suoi figli sono liberi. Per diventare un figlio libero della “Gerusalemme di sopra”, e avere “la sua libertà”, uno dev’essere liberato dalla schiavitù del peccato dal Figlio di Dio. (Gal. 4:22-5:1 e nota in calce a 5:1, NW). Cristo Gesù disse ai discendenti naturali di Abraamo: “Verissimamente vi dico: Chiunque pratica il peccato è schiavo del peccato. Inoltre, lo schiavo non rimane nella casa per sempre; il figlio rimane per sempre. Se perciò il Figlio vi rende liberi, sarete effettivamente liberi”. - Giov. 8:34-36; vedi AGAR.
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SardiAusiliario per capire la Bibbia
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Sardi
Antica capitale della Lidia (nell’Asia Minore occidentale) e centro dell’adorazione di una divinità asiatica, corrispondente a Artemide o a Cibele. Sardi sorgeva sulla riva E del Pattolo (affluente dell’Ermo) circa 50 km a S di Tiatira e poco meno di 80 km a E di Smirne. L’acropoli della città occupava una balza rocciosa quasi inaccessibile. Anche se una catena montuosa rendeva difficili le comunicazioni con le regioni a S, Sardi dominava la via carovaniera in direzione E-O. Gli
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