Apprezziamo Geova
“Tu stesso hai fatto molte cose, o Geova mio Dio, pure le tue opere meravigliose e i tuoi pensieri verso di noi; nessuno è paragonabile a te. Se io fossi incline ad annunciarli e a parlarne, son divenuti più numerosi di quanto io possa narrare”. — Sal. 40:5.
1. Perché l’apprezzamento della creatura intelligente dovrebbe cominciare da Geova Dio?
PER tutte le intelligenti creature di questo universo, l’apprezzamento dovrebbe cominciare da Geova Dio, il grande Creatore. Non passa momento nella vita di qualsiasi creatura in cui non tragga personalmente beneficio dall’amorevole benignità di Geova, il grande Datore di vita. Senza la vita la creatura non ha nulla. — Gen. 2:7; Sal. 36:9; 146:1-4.
2. Quali sono alcune cose intorno a noi che ci aiutano ad apprezzare il Creatore?
2 Tutto quello che ci circonda, l’intero universo, recherebbe diletto all’uomo se fosse tutto in armonia con Geova e non ne fossero state corrotte delle parti dall’influenza dell’avversario di Geova, Satana. Ma anche nella sua attuale condizione, la creazione intorno all’uomo è spesso molto piacevole e bella ai suoi occhi. Re, governatori e persone molto ricche cercano luoghi di naturale bellezza. Grandi dimore o castelli sono costruiti in località ben irrigate, dove alberi, piante e fiori crescono in abbondanza. Vicino a queste sontuose dimore sono spesso creati bei giardini che sono molto piacevoli. In questi luoghi i caldi raggi del sole rendono più confortevole la vita dell’uomo mentre fanno la loro parte nella crescita e nella produzione della vita vegetale. Quando scende la pioggia o la neve per fornire l’acqua necessaria, esse ristorano coloro che godono buona salute. Nei luoghi dove la vita vegetale abbonda l’aria è fresca e salubre, contenendo l’ossigeno necessario al corpo umano. Gli alberi e altre piante producono deliziosi frutti, semi e radici, che servono da cibo sia all’uomo che alla creazione animale. Tutte queste cose danno prova che in principio ogni cosa sulla terra fu fatta proprio per la famiglia umana. — Gen. 1:31; Neem. 9:6; Salmo 104.
3, 4. (a) Perché alcuni uomini non mostrano apprezzamento per il Creatore mentre altri sì? (b) Quali ragioni potete indicare della vita dell’uomo sulla terra anziché sulla luna?
3 Com’è dunque strano che tanti governanti e persone ricche le quali dimorano spesso negli ambienti naturali più belli mostrino poco o nessun apprezzamento verso Geova, il Creatore. Com’è raro che gli uomini riconoscano che la terra e l’uomo su di essa, anzi, tutto l’universo, dipendono pienamente dal Fattore. Forse per orgoglio e per il desiderio di brillare dinanzi agli uomini, esprimeranno idee contrarie a ciò che è stato detto dal Creatore, il fatto importante che “i cieli appartengono a Geova, ma la terra l’ha data ai figli degli uomini”. Trascurando dichiarazioni come questa, alcuni uomini hanno formulato teorie circa la vita dell’uomo su altri corpi celesti. Comunque, mentre la scienza dà agli uomini la possibilità di scrutare i cieli, e potenti telescopi permettono all’uomo di guardarli più da vicino, è sempre più chiaro che la terra soltanto ha le condizioni ideali per l’esistenza dell’uomo come si propose il Creatore. — Sal. 115:16; 19:1-4; Isa. 40:26; 45:18.
4 Anche il più vicino corpo celeste, la luna, non presenta condizioni soddisfacenti per sostenere la vita umana. La superficie lunare è piena di crateri, prova che è colpita da asteroidi od oggetti volanti dallo spazio. Non ha atmosfera, che servirebbe a bruciare tali oggetti prima che colpissero la superficie lunare. Né c’è atmosfera per trasportare onde sonore per comunicazioni, parole o avvertimenti. Non c’è aria per respirare. Non c’è acqua; non c’è cibo. È stato scoperto che il lungo giorno lunare è abbastanza caldo da far bollire il sangue umano, e la temperatura raggiunge almeno 100° centigradi. Se tuttavia si dovesse passare all’ombra di una grande roccia o montagna ci si potrebbe aspettare di trovare temperature glaciali. In contrasto, la notte lunare raggiunge i 170° centigradi sotto zero, non di certo una temperatura adatta alla vita umana.
5. (a) Se la luna non è adatta come dimora per l’uomo, che dire di alcuni pianeti vicini? (b) Come dovrebbero dunque reagire le persone riflessive della terra alle meraviglie della creazione?
5 Si riscontra similmente mentre si fanno esplorazioni verso questi corpi che i pianeti vicini, chiamati dagli uomini Venere e Marte, non sono adatti per sostenere la vita umana. Le informazioni già ottenute nell’esplorazione dello spazio dovrebbero indurre tutte le persone riflessive ad accrescere il loro apprezzamento per il Creatore e per le sue meravigliose opere e i suoi pensieri verso di noi sulla terra. Quando si considera la creazione con tutte le sue meraviglie e le sue complessità, ci si può rendere conto che le meravigliose opere di Dio son divenute più numerose di quanto l’uomo possa narrare. Tuttavia molti della razza umana non mostrano apprezzamento verso Geova stesso. V’è alcuna giustificazione per questo? L’apostolo Paolo risponde: “Poiché le sue invisibili qualità, perfino la sua sempiterna potenza e Divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo, perché si comprendono dalle cose fatte, così che sono inescusabili”. — Rom. 1:20.
GUIDA SACRA PER L’UOMO
6. Oltre a questi oggetti della creazione, Dio che cos’altro provvide premurosamente per l’uomo sulla terra?
6 Le meravigliose opere creative di Geova, specialmente riguardo alla terra e a tutti gli appropriati provvedimenti presi per l’uomo su di essa, sono l’evidenza del fatto che Dio ha pensieri verso di noi, la famiglia umana. Anche la creazione è in se stessa un’ampia testimonianza dell’esistenza del Creatore e della sua considerazione per le proprie creature. Comunque, quando Geova pensò alla creazione dell’uomo e dispose di dare all’uomo una certa intelligenza e capacità di pensare, sapeva che sarebbe stato bene per l’uomo avere una guida per la sua vita sulla terra. Anzitutto, sarebbe stato importante che l’uomo sapesse del suo Creatore e della sua relazione con Dio nonché del fatto che dipendeva da Dio per la vita. Quindi avrebbe avuto bisogno di alcune buone informazioni sulle leggi e sui princìpi di Dio e su come Dio desiderava che l’uomo si comportasse su questa terra. Perciò, il primo uomo Adamo ricevette istruzione e conoscenza che avrebbero dovuto suscitare in Adamo ulteriore apprezzamento per il proprio Padre e Creatore nei cieli.
7. Quale provvedimento di Geova ci è ora disponibile, e come dovremmo considerarlo?
7 Questo fu solo l’inizio delle informazioni che Dio avrebbe date alle sue creature sulla terra. Col passar dei secoli, nella sua amorevole benignità Dio provvide un intero codice di leggi e princìpi nell’incomparabile libro che oggi si chiama la Sacra Bibbia. Per mezzo di questo libro possiamo cercare la conoscenza del Creatore e dei suoi propositi per il genere umano. Possiamo acquistare conoscenza delle cose sacre. La Bibbia contiene sacri segreti, e noi ne abbiamo bisogno. Dal modo in cui li usiamo mostriamo il nostro apprezzamento per il Datore d’essi e di queste cose buone. Poiché l’apprezzamento implica sufficiente intendimento per ammirare e godere dell’eccellenza di una cosa, accrescendo il proprio intendimento del valore della Bibbia la si apprezza come un premio e un tesoro, qualche cosa da avere a cuore. Il valore della Bibbia aumenta mentre la usiamo. Un saggio, come il salmista, rende grazie a Geova per il suo provvedimento della Parola scritta e della guida per l’uomo nonché per ogni evidenza di amorevole benignità mostrata da Geova: “Oh rendete grazie a Geova, poiché egli è buono; poiché la sua amorevole benignità è a tempo indefinito”. — Sal. 107:1.
8. Menzionate alcune cose che si possono imparare dalla Bibbia.
8 Fra le molte cose che possiamo imparare dalla Bibbia vi sono le informazioni circa uomini che mostrarono apprezzamento e altri che non lo mostrarono. Sì, la Bibbia contiene il racconto di quelli che fecero male e di quelli che fecero bene. Dio aveva il suo buon proposito nell’includere tutte queste informazioni, come indicò Paolo: “Ora queste cose accadevano loro come esempi, e furono scritte per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose”. — 1 Cor. 10:11.
9. (a) Che cosa fu fatto per Adamo per aiutarlo ad apprezzare Geova? (b) Ma quale condotta seguì Adamo?
9 Ripensando al principio quando Dio pose nel Giardino d’Eden sulla terra il primo uomo e la prima donna, osserviamo che si tenne conto di ogni bisogno e si provvide a ogni cosa. C’era un bellissimo, confortevole paradiso. Ad Adamo ed Eva non mancava nulla, perché Geova è un Padre saggio e amorevole e molto buono. Adamo ricevette la legge di Dio circa il suo modo di vivere nel Giardino e si richiedeva che ubbidisse alla disposizione di Dio. Certo il Creatore ha diritto di dire ciò che la creatura dovrebbe o non dovrebbe fare. Ma Adamo non lasciò che il suo bell’ambiente naturale lo aiutasse a mantenere vivo l’apprezzamento per i provvedimenti di Geova. Non ebbe apprezzamento per la sacra legge di Dio, pensando troppo a sé. In un certo modo mostrò la stessa attitudine di molti che oggi abitano in belle zone di campagna circondati dalla creazione di Geova ma non mostrano apprezzamento verso Dio e le sue leggi. La disubbidienza causò la caduta di Adamo e gli costò la vita. La mancanza di apprezzamento per Geova e le sue cose sacre può significare la stessa cosa per molte persone anche in questa generazione. — Gen. 2:7-17; 5:5.
10. Com’è Noè in contrasto con Adamo?
10 In seguito comparve sulla scena terrestre Noè, ed egli fu un uomo d’apprezzamento. Quando ricevette le parole di Dio, mostrò apprezzamento e fede. Credette a ciò che Dio diceva, conformò le sue vie a ciò che Dio si proponeva e fu preservato in vita durante il grande diluvio, e pertanto egli è in netto contrasto col primo uomo, che perdette l’apprezzamento per ciò che Dio gli aveva detto e a causa di ciò perdette la vita. Questo contrasto, scritto nella sacra Parola di Dio, ci è di grande beneficio. — Gen. 6:9, 22; 7:5.
11. Quale amorevole benignità mostrò Dio verso Abraamo?
11 Dopo il giorno di Noè passarono altri anni, e un uomo preminente che apprezzò Dio e le sue cose sacre ricevette in molti modi la prova dell’amorevole benignità di Dio. Uno straordinario dono di Dio fu la promessa fatta ad Abraamo: “Di sicuro ti benedirò e di sicuro moltiplicherò il tuo seme come le stelle dei cieli e come i granelli di sabbia che sono sul lido del mare; e il tuo seme prenderà possesso della porta dei suoi nemici. E per mezzo del tuo seme tutte le nazioni della terra di certo si benediranno per il fatto che tu hai ascoltato la mia voce”. (Gen. 22:17, 18) Questo significò che i discendenti di Abraamo avrebbero avuto qualcuno di speciale da attendere; sarebbe nato uno come discendente di Abraamo che avrebbe fatto venire benedizioni su persone di tutte le nazioni. Questo fu un patto convalidato con giuramento che Dio fece con Abraamo e non poteva cambiare. Era sacro.
12. In che modo il racconto di Giacobbe e d’Esaù ci aiuta a capire i benefici d’apprezzare le cose sacre?
12 Ma quale apprezzamento mostrarono i nipoti di Abraamo per questa sacra promessa? Per amorevole benignità di Dio è di nuovo fatto un racconto su Giacobbe ed Esaù per aiutarci a capire i benefici di apprezzare la cosa sacra. Riguardo a questi due gemelli la storia dichiara: “E i ragazzi crebbero, ed Esaù divenne un uomo che sapeva cacciare, un uomo del campo, ma Giacobbe un uomo irriprovevole, che dimorava in tende. E Isacco amava Esaù, perché significava cacciagione nella sua bocca, mentre Rebecca amava Giacobbe. Una volta Giacobbe bolliva della minestra, quando Esaù venne dal campo ed era stanco. Esaù disse dunque a Giacobbe: ‘Presto, ti prego, dammi un boccone del rosso, del rosso lì, poiché sono stanco!’ Perciò gli fu posto il nome di Edom. A ciò Giacobbe disse: ‘Vendimi, prima di tutto, il tuo diritto di primogenito!’ Ed Esaù continuò: ‘Ecco, io sto semplicemente per morire, e di quale beneficio mi è una primogenitura?’ E Giacobbe aggiunse: ‘Giurami prima di tutto!’ Ed egli gli giurava e vendeva il suo diritto di primogenito a Giacobbe. E Giacobbe diede a Esaù pane e minestra di lenticchie, ed egli mangiava e beveva. Quindi si levò e se ne andò. Esaù disprezzò dunque la primogenitura”. (Gen. 25:27-34) Che differenza tra i figli gemelli degli stessi genitori! Giacobbe apprezzò la promessa che Geova aveva fatta ad Abraamo e la primogenitura, ma Esaù non apprezzò tali cose sacre e pensò solo a se stesso. Egli divenne il padre di Edom, nazione che in seguito Dio condannò. È un esempio di quelli che pensano solo al presente, di quelli che disprezzano le cose sacre. Coloro che apprezzano le cose di Geova ricevono sempre la benedizione, come la ricevette Giacobbe. — Gen. 27:27-29; Ebr. 12:16.
APPREZZIAMO L’ADORAZIONE
13. Quali benedizioni ebbe Eli, ma in che cosa venne meno?
13 Passando a un successivo periodo della storia sacra, dopo che i discendenti di Giacobbe come nazione erano entrati nel paese che Dio aveva promesso di dar loro, leggiamo intorno ai giudici della nazione d’Israele. Eli fu uno di loro. Fu anche sommo sacerdote. Un uomo in tale posizione aveva bisogno di una buona conoscenza e di apprezzamento verso Geova Dio e le sue sacre leggi. La tribù di Levi aveva il privilegio di servire al tabernacolo d’adorazione di Dio, per cui i figli di Eli ereditarono un grande privilegio di sacro servizio. Col passar del tempo, i figli di Eli non mostrarono apprezzamento per la santità del servizio del tabernacolo, ma praticarono l’immoralità. Sebbene Eli stesso non praticasse tali cose, non fece rispettare la legge di Dio e non indusse i suoi figli a conformarsi a ciò ch’era giusto. I figli continuarono dunque a fare il male. Non assumendo la giusta posizione di genitore e non dando la direttiva ai suoi figli, Eli si procurò molta infelicità e attirò su di sé il disastro. Il Sacro Racconto ci dice: “Ed Eli era molto vecchio, e aveva udito di tutto ciò che i suoi figli facevano a tutto Israele e come giacevano con le donne che servivano all’ingresso della tenda di adunanza. E un uomo di Dio venne a Eli e gli diceva: ‘Geova ha detto questo: “Non mi rivelai infatti io alla casa del tuo antenato mentre si trovavano in Egitto come schiavi della casa di Faraone? Perché continuate voi a dar calci al mio sacrificio e alla mia offerta che io ho comandato nella mia dimora, e tu continui a onorare i tuoi figli più di me ingrassandovi del meglio di ogni offerta d’Israele mio popolo? Perciò l’espressione di Geova, Dio d’Israele, dice: ‘In realtà io dissi: In quanto alla tua casa e alla casa del tuo antenato, cammineranno dinanzi a me a tempo indefinito’. Ma ora l’espressione di Geova dice: ‘È impensabile, da parte mia, perché onorerò quelli che mi onorano e quelli che mi disprezzano saranno di poco conto’. E questo è per te il segno che verrà ai tuoi due figli, Ofni e Fineas: In un solo giorno morranno entrambi”’”. — 1 Sam. 2:22, 27, 29, 30, 34.
14. Per non aver apprezzato la pura adorazione di Geova, che cosa accadde ai figli di Eli?
14 Questa dichiarazione si avverò. Quando i Filistei combatterono contro il popolo d’Israele, gli anziani d’Israele cercarono d’ottenere la vittoria facendo portare l’arca del patto di Geova nel campo d’Israele, e i due figli di Eli andarono con l’Arca. Questo non recò una benedizione a Israele o alla famiglia di Eli, ma i Filistei sconfissero invece Israele, infliggendo la morte a 30.000 uomini. “E la stessa arca di Dio fu catturata, e i due figli di Eli, Ofni e Fineas, morirono”. (1 Sam. 4:11) Non fu un tempo di prosperità per Israele.
15. Quanto apprezzamento ebbe Davide?
15 Un uomo che apprezzò realmente la santità della pura adorazione e il valore delle leggi di Dio fu Davide. Egli non era del sacerdozio e della tribù di Levi, ma della tribù di Giuda e combatteva per Geova. Fu positivo nella sua adorazione a Geova, grato di tutto ciò che Geova faceva, e scrisse con grande apprezzamento per le cose di Geova. “Una cosa ho chiesta a Geova, è ciò che cercherò: Che io possa dimorare nella casa di Geova per tutti i giorni della mia vita, per guardare la piacevolezza di Geova e per mirare con apprezzamento il suo tempio”. (Sal. 27:4) “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani. La legge di Geova è perfetta, ridona l’anima. Il rammemoratore di Geova è degno di fede, rende saggio l’inesperto. Gli ordini da Geova son retti, fanno rallegrare il cuore; il comandamento di Geova è mondo, fa brillare gli occhi. Il timore di Geova è puro, sta per sempre. Le decisioni giudiziarie di Geova sono veraci; si sono mostrate giuste tutte insieme. Sono da desiderare più dell’oro, sì, di molto oro raffinato; e più dolci del miele e del miele che fluisce dai favi. Inoltre, il tuo proprio servitore ne è stato avvertito; nell’osservarle è una grande ricompensa”. — Sal. 19:1, 7-11.
16. Come mostrò Davide grande riguardo per la sacra adorazione?
16 Non solo Davide disse queste cose, ma visse anche in armonia coi pensieri espressi. Davide non si accontentò di avere un confortevole luogo in cui risiedere e vedere nello stesso tempo l’arca del patto di Geova situata in un luogo temporaneo. Poiché la sacra adorazione era così importante, Davide ebbe il desiderio di costruire un tempio come centro per l’adorazione di Geova. Comunque, Geova disse a Davide che non gli sarebbe stato permesso di costruire il tempio, ma che piuttosto l’avrebbe costruito suo figlio Salomone. Questo non tolse nulla allo zelo di Davide per la casa di Geova, e Davide fece in effetti tutto il possibile per promuovere gli interessi dell’adorazione mediante i preparativi per la costruzione del tempio. Davide raccolse oro per un valore superiore a 81.000.000.000 di lire, nonché altri metalli preziosi. Diede a Salomone suo figlio i piani architettonici per il tempio, che aveva ricevuti per ispirazione. I piani erano del tutto completi, includendo non solo la parte principale del tempio, ma anche le stanze di deposito, i cortili, i candelabri e tutti gli utensili, i cui particolari si trovano in I Cronache capitolo 28. Non c’è dubbio circa la buona attitudine di cuore di Davide verso le cose sacre, e il racconto biblico ci indica la certezza della risurrezione di Davide. Egli potrà ricevere la vita eterna al tempo fissato da Dio.
17. La storia dei giorni di Salomone quale relazione mostra fra la giusta adorazione e la prosperità?
17 La costruzione del tempio fu completata sotto il re Salomone, e con esso ci furono pace e prosperità in tutto Israele. Geova Dio stesso diede prova d’accettare il nuovo centro per l’adorazione al tempo dell’inaugurazione del tempio, mandando fuoco dal cielo per consumare i sacrifici e parlando in seguito a Salomone. Geova disse a Salomone che le benedizioni per la sua famiglia e per la nazione dipendevano dall’apprezzamento per i regolamenti e le decisioni giudiziarie di Geova, dall’osservanza degli statuti, dal mantenimento della pura adorazione. Ma prima della fine del suo regno, Salomone perdette l’apprezzamento per l’adorazione di Geova, e questo significò il disastro per la nazione che venne divisa in due regni. — 2 Cronache cap. 7; 1 Re cap. 11.
18. Dopo Salomone, quale condotta seguirono la maggioranza dei re d’Israele e di Giuda?
18 I libri biblici di Re e Cronache raccontano in modo particolareggiato la storia del popolo del patto di Dio dopo il tempo di Salomone. È triste notare che la maggioranza dei governanti non mostrarono il debito apprezzamento per Geova e per la pura adorazione. Molte furono le difficoltà del popolo. Il re Acaz arrivò al punto di chiudere le porte della casa di Geova e di introdurre la falsa adorazione. — 2 Cron. 28:24, 25.
19. Perché quelli di Gerusalemme sotto Ezechia ricevettero benedizioni?
19 Ma vi furono alcuni governanti che mostrarono apprezzamento per Geova. Uno di essi fu Ezechia, che riaprì le porte del tempio, riorganizzò i sacerdoti e i Leviti e fece offrire a Geova i sacrifici del tempio secondo le leggi di Geova. A tutto Israele e Giuda furono mandati messaggi, invitandoli a conformarsi alle istruzioni di Geova e a celebrare la Pasqua. Ezechia compì molti altri gesti di apprezzamento per le cose sacre, e Geova mostrò i suoi pensieri verso il popolo benedicendolo con l’abbondanza. (2 Cron. 31:10) Quando i nemici minacciarono Gerusalemme, Ezechia mostrò apprezzamento per la preghiera chiedendo con fede l’intervento di Geova. In risposta, Geova preservò il suo popolo, abbattendo l’esercito nemico che si accingeva ad attaccare Gerusalemme. — 2 Re 19:15, 35.
20. Perché Gerusalemme non fu liberata nel giorno di Sedechia?
20 Una simile liberazione non ebbe luogo ai giorni di Sedechia, comunque, poiché egli non mostrò il giusto apprezzamento per Geova né si accertò che la pura adorazione fosse mantenuta nel tempio. Sofferenza, non prosperità, fu la sorte del popolo a quel tempo. I sacerdoti e il popolo erano infedeli a Dio, contaminando la casa di Geova. Perciò, come Geova aveva avvertito Salomone dopo la dedicazione del tempio, Geova permise la distruzione del tempio e della città. — 2 Cron. 36:11-21.
21. Come possiamo mostrare che apprezziamo Geova?
21 È dunque molto importante che gli uomini apprezzino il privilegio della sacra adorazione di Geova. L’adorazione di Geova e l’ubbidienza alle sue leggi sono modi per dimostrare che apprezziamo Geova. La Bibbia rivela come la vita e la prosperità dipendono dall’apprezzamento che mostriamo.
[Immagine a pagina 428]
Giacobbe apprezzò Geova e la Sua promessa fatta ad Abraamo, ma Esaù non apprezzò le cose sacre e vendette la sua primogenitura per un piatto di minestra