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Geova richiede troppo?La Torre di Guardia 1965 | 1° settembre
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di gioia in ogni nostra afflizione”. — 2 Cor. 7:4.
GIUSTA VEDUTA DELLE ESIGENZE DI DIO
Qualche volta pensiamo di non fare abbastanza nel ministero. Non facciamo nulla di straordinario. Ma Geova non richiede qualcosa di straordinario. Vuole solo che predichiamo questa buona notizia del Regno nel miglior modo che possiamo e continuiamo a progredire in conoscenza e a crescere nel frutto del suo spirito santo.
Ma qualcuno può dire: ‘Sono così debole; vorrei avere la forza. Se potessi tornare giovane!’ Ma non pensate così. Ricordate ciò che disse Paolo: “Prendo piacere nelle debolezze, negli insulti, nei casi di bisogno, nelle persecuzioni e nelle difficoltà, per Cristo. Poiché quando sono debole, allora sono potente”. (2 Cor. 12:10) Quando abbiamo difficoltà e debolezza fisica, è questo un male? Non necessariamente. Se comprendiamo che non possiamo farlo con le nostre proprie forze, diventiamo potenti in Geova, nel suo spirito e nella sua Parola.
Il fatto che Dio ci abbia incoraggiato ad avere molto da fare nell’opera del Signore richiede che siamo onesti con noi stessi. (1 Cor. 15:58) Gesù disse: “A chiunque è stato dato molto, sarà richiesto molto”. (Luca 12:48) Che cosa ci è stato dato in quanto a beni, come energia e salute e tempo da dedicare allo studio biblico e al ministero? Se ci è stato dato molto, molto sarà richiesto, ma non troppo. Dobbiamo sforzarci secondo le nostre circostanze, cercando di fare di più secondo le nostre possibilità, pregando anche che le circostanze ci favoriscano permettendoci di fare di più.
Poiché la carriera del cristiano è paragonata dall’apostolo Paolo a una corsa, Dio richiede che “corriamo con perseveranza la corsa che ci è posta dinanzi” e arriviamo al traguardo. Dio ci dice come dobbiamo correre la corsa per vincere: evitando qualunque cosa ci sia di peso e ci faccia rallentare. Se talvolta la corsa è troppo faticosa, può darsi che siate voi a renderla tale, rimanendo alzati fino a tardi, troppo spesso per divertirvi, anziché approfittare dell’occasione per rinnovare le vostre forze. Non perdete mai di vista la meta. Geova non richiede troppo: solo abbastanza per vedere dov’è il nostro cuore e abbastanza perché vinciamo il premio. — Ebr. 12:1.
Mantenete un vivo apprezzamento per la verità; non smettete mai di rendere nota a Dio la vostra gratitudine per il privilegio di essere fra i suoi servitori e di avere la speranza della vita eterna nel suo giusto nuovo ordine; tenete presente l’urgente bisogno che altri conoscano la verità e si schierino ora dalla parte di Geova. Siate equilibrati nell’adempiere le vostre responsabilità. Se farete questo, non penserete mai che Geova richiede troppo.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1965 | 1° settembre
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Domande dai lettori
● Giacobbe non si presentò forse falsamente come Esaù, secondo il racconto di Genesi 27:18-30? Perché fu permesso ciò? — R. M., U.S.A.
Non fu in effetti un caso di falsa rappresentazione ma piuttosto di rappresentazione. Dato che Giacobbe aveva già comprato il diritto di primogenitura dal suo fratello gemello, poteva legittimamente rappresentare o prendere il posto di suo fratello, che Isacco, praticamente cieco, pensava avesse ancora il diritto di primogenitura, dato che Giacobbe non aveva imposto la controversia. (Gen. 25:29-34) Inoltre, Rebecca poté appropriatamente consigliare a Giacobbe di andare davanti a suo padre per fare ciò che fece in quanto Geova Dio aveva detto a Rebecca prima della nascita dei due figli gemelli: “Due nazioni sono nel tuo seno, e due popoli separati usciranno dalle tue viscere.
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