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“Predica la parola”: dove e perché?La Torre di Guardia 1972 | 15 settembre
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della parola’ entro la congregazione, è solo logico che si debba dichiarare la stessa “parola” a quelli di fuori. Non c’è nessuna ragione per andare oltre la Bibbia e speculare su cose come ciò che le persone possono aspettarsi riguardo a case e altri possedimenti, lavoro e divertimenti nella “nuova terra” che Dio stabilirà. Tutte le informazioni che le persone devono conoscere per ottenere l’approvazione di Dio sono contenute nella Bibbia. Per cui devono udire ciò che la Parola di Dio ha da dire.
Quindi, sia che venga fatta entro la congregazione o fuori di essa, la nostra predicazione di veri cristiani sia una ‘predicazione della PAROLA’. Solo tale predicazione rafforzerà gli uditori sinceri nella loro determinazione d’essere fedeli servitori di Geova Dio.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1972 | 15 settembre
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Domande dai lettori
● Spesso si fanno molte discussioni su ciò che è “corretto” e ciò che è “scorretto” in quanto al vestire. Possiamo realmente stabilire qualche regola su ciò? Se no, perché interessarsene tanto? — U.S.A.
La Bibbia stessa non dà nessuna particolareggiata descrizione dell’abbigliamento “corretto”. D’altra parte, ci fornisce tutto quello di cui abbiamo bisogno per conoscere pienamente ciò che è corretto nel nostro modo di vestire. Come?
Nel medesimo primo libro della Bibbia ci è fornita una norma. Il racconto lì mostra che la faccenda dell’abbigliamento non pose nessun problema alla prima coppia umana quando era senza peccato. Solo dopo la loro trasgressione, quando cominciarono a provare vergogna e colpa, si vestirono. Con che cosa? Il racconto dice che si fecero “delle cinture per coprirsi i lombi” con foglie di fico. (Gen. 3:6, 7) È questa la norma per noi?
No, poiché evidentemente Dio considerò inadatte queste vesti. Benché cacciasse la coppia umana dal giardino dove dimoravano quali volontari trasgressori della sua legge, nella sua immeritata benignità Dio ritenne opportuno provvedere loro delle vesti. Genesi 3:21 dice: “E Geova Dio faceva lunghe vesti di pelle per Adamo e sua moglie e li vestiva”. Il Creatore dell’uomo, dunque, non solo trattò queste creature umane in modo dignitoso — benché fossero trasgressori della legge — ma provvide con ciò una norma per l’abbigliamento umano.
Quanto erano lunghe quelle “lunghe vesti”? Si comprende che la parola ebraica usata indichi vesti lunghe sino ai ginocchi, o anche sino alle caviglie. Autorizza questo a condannare qualsiasi abito la cui lunghezza non rientri precisamente fra questi due punti, i ginocchi e le caviglie? No, poiché equivarrebbe a cercar di leggere nell’espressione “lunghe vesti” una precisione o un’accuratezza che semplicemente non c’è. Potrebbe condurre a futili discussioni come: Stabiliamo se il vestito arriva sotto il ginocchio, a metà ginocchio o al di sopra di esso, come linea di divisione fra ciò che è un vestito corretto e ciò che è un vestito scorretto. Si verrebbe meno allo scopo principale della norma stabilita. Quale?
Che le vesti erano “lunghe” è in contrasto con le corte “cinture per coprirsi i lombi”. Per cui esse non coprivano appena, ma coprivano bene il corpo.
Non c’è ragione di dubitare che quelli che in seguito cercarono di piacere a Dio fossero guidati da questa norma circa il vestire. Infatti, pare che questa sia stata una norma generale fra il genere umano. L’evidenza relativa ai modelli di abiti dei tempi antichi lo conferma.
Questa stessa norma evidentemente continuò a esistere nella congregazione cristiana del primo secolo E.V. L’apostolo Paolo scrisse che le donne dovevano adornarsi “con veste convenevole, con modestia e sanità di mente”. (1 Tim. 2:9) La parola greca (ka·ta·sto·leʹ) usata lì per “vestito” significa letteralmente “allungare”. (Il termine più semplice sto·leʹ si riferisce basilarmente a una lunga veste; si paragoni Marco 16:5; Luca 15:22; Rivelazione 7:9). Qualunque fosse il loro modello, è chiaro che tali vesti coprivano bene.
Perché Dio provvide quella norma? Decisamente per il bene dell’uomo, come tutto ciò che Dio fa. A causa del peccato, gli uomini
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