Genitori, ammaestrate i vostri figli?
“Ammaestra il fanciullo secondo la via che deve seguire; anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà”. — Prov. 22:6.
1. (a) Quando dovrebbero i genitori considerare il futuro del loro figlio, e quale accurato programma di ammaestramento dovrebbero preparare? (b) Quale mèta i genitori dovrebbero porre fermamente dinanzi alla mente del fanciullo, e quale assicurazione hanno i genitori se osservano il comando di Geova contenuto in Proverbi 22:6?
GENITORI, prima ancora che nasca il vostro bambino, riflettete sul suo futuro, sulla mèta da porgli dinanzi e sul modo di conseguirla col vostro aiuto. Cominciate a formulare a questo punto la più accurata e completa serie di istruzioni che potete immaginare. Siate pronti a educare il vostro bambino sul modo di comportarsi in ogni circostanza della sua vita. Quando comincia a capire — sì, nella prima fanciullezza — spiegategli il futuro che gli sta dinanzi. Mostrategli i suoi doveri e le sue responsabilità. Dategli istruzioni e direttiva sul modo di adempiere i suoi doveri, evitare i pericoli e assicurarsi le benedizioni che gli sono dinanzi. Ponete fermamente la mèta della vita eterna nella mente del fanciullo, mediante l’istruzione quotidiana; quindi conducetelo lentamente, con l’esempio, di passo in passo, alla via che conduce alla vita, finché ciascun passo non divenga una radicata abitudine. Implorate senza posa la benedizione di Geova su tutto questo insegnamento e addestramento. Quindi avrete osservato il comando di Geova: “Abitua il fanciullo alla buona condotta, e pur invecchiando, non l’abbandonerà”. (Prov. 22:6, Na) La Parola di Dio ci dice che, avendo così ammaestrato il fanciullo quando è in tenera età e facile a guidarsi, egli non se ne dipartirà e tali buone abitudini non si cancelleranno mai.
2. Che cosa significa la parola ebraica hhanákh, e quale atteggiamento dovrebbero avere i genitori verso l’ammaestramento del loro figlio?
2 La parola ebraica hhanákh, tradotta “ammaestrare” o “iniziare”, significa anche dedicare. È spesso usata relativamente alla dedicazione di una persona, una casa o qualsiasi cosa al servizio di Dio. Perciò, genitori, dedicate il vostro figlio a Dio, quindi ammaestratelo, addestratelo e disciplinatelo quale figlio di Dio, affidato alla vostra cura. “Ecco, i figli sono un possedimento che viene da Geova; il frutto del seno è una ricompensa”. (Sal. 127:3) Se i genitori osservano queste parole e mostrano il valore con le loro azioni, i loro figli seguiranno la via della vita, chiaramente posta loro dinanzi, e non avranno alcun giusto motivo per dipartirsene.
3. Quale lezione si può imparare dal regno animale, che i genitori devono insegnare ai loro figli?
3 I genitori nel regno animale si danno molto da fare per mostrare ai loro piccoli come sopravvivere. Prendete per esempio una gazzella madre col suo piccolo. Che ne sa il piccolo del pericoloso leone del monte e del modo di sfuggire alle fauci di questo forte animale? Virtualmente nulla. Ma Geova ha dato alla gazzella madre la saggezza istintiva che le permette di sopravvivere. La gazzella madre insegna in tal modo ai suoi piccoli come sfuggire al pericolo per sopravvivere. La sua prima regola è l’implicita ubbidienza alle istruzioni. Quando vi è pericolo, la gazzella madre ordina al suo piccolo di acquattarsi restando assolutamente immoto. Essendo magnificamente mimetizzato e del tutto immoto, il piccolo rimane nascosto alle fauci del suo nemico. Il leone ruggisce per spaventare il piccolo e farlo muovere, rivelando la sua posizione. Potrebbe sembrar più saggio al piccolo animale saltare per mettersi in salvo. Ma dove pensate che potrebbe arrivare prima d’essere azzannato dall’affamato leone? Non molto lontano. Il piccolo ubbidisce alla madre finché il pericolo non sia passato. La madre torna quindi a indicare al piccolo d’esser libero di muoversi. Il piccolo salta in giro, felice d’esser vivo. La madre gli da un’affettuosa leccatina perché è stato ubbidiente. Sì, l’ubbidienza significa la vita, la disubbidienza significa la morte. Questa importante lezione dev’essere insegnata dai genitori umani ai loro piccoli.
4. Prima di poter insegnare i principi biblici, che cosa devono conoscere i genitori, e quale consiglio scritturale viene dato ai figli?
4 Prima che i genitori possano inculcare le regole per sopravvivere esposte nella Parola di Dio, la Bibbia, le devono essi stessi conoscere e osservare. Ai genitori israeliti Mosè disse: “Queste parole che io oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore”. Mosè dichiarò quindi: “Le dovrai inculcare al tuo figlio, parlandogliene quando starai seduto nella casa, quando camminerai per la via, quando ti metterai a giacere e quando ti alzerai”. (Deut. 6:4-9) Geova comanda ai figli di ascoltare tali genitori teocraticamente educati: “Figlio mio, osserva i precetti di tuo padre, e non rigettare le regole di tua madre. Portali costantemente nel cuore, appendili al tuo collo. Quando cammini, essi ti faranno da guida, quando ti riposi, ti veglieranno vicino, quando ti desti, staranno con te. Perché lampada è il comando, luce l’insegnamento, via alla vita la correzione e la disciplina”. I figli devono sapere che è volontà di Geova ch’essi ascoltino le istruzioni dei genitori, perché questa è la via della vita. — Prov. 6:20-23, Na; Prov. 4:10-13, 20-24.
LA CASA È UN CENTRO DI AMMAESTRAMENTO
5. Qual è il centro d’ammaestramento del fanciullo, chi ne è il capo, e perché questa direttiva è essenziale?
5 La casa è un centro di ammaestramento teocratico. Ciò che avviene nella casa influisce sul fanciullo per il resto della sua vita. Il capo di questo centro di ammaestramento è il padre. Egli deve adempiere la responsabilità prendendo la direttiva nell’ammaestrare i suoi figli. La Bibbia pone in risalto il grave compito dei padri nell’educare i figli, dicendo: “Voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. (Efes. 6:4) Il Dottor Benjamin Spock dice: “Alcuni padri son cresciuti con l’idea che il compito d’aver cura dei bambini e dei fanciulli sia interamente della madre. Questa è un’idea sbagliata”. Come mostra la Bibbia, il padre deve stare coi figli durante il loro sviluppo. Se egli non sta con loro questo influisce sulla loro crescita, sia che se ne preoccupi o no. Il fanciullo è molto contento di stare col padre. “Mio padre sa quello che dice”, pensa il fanciullo. Ma quando il padre non gli impartisce istruzioni o non prende la direttiva, o se diviene eccessivamente critico o troppo severo e duro, il fanciullo ne è ferito. Egli si aspetta di più dal padre e con ragione.
6. Quali sono i cinque fattori rivelati da un esame che pongono in risalto l’ammaestramento domestico?
6 Recentemente, un esame rivelò che cinque fattori differenziavano un gran numero di delinquenti minorenni da un gran numero di ragazzi non delinquenti. Questo esame che abbracciò un periodo di dieci anni rivelò i seguenti fattori di differenziazione: (1) disciplina impartita dal padre, (2) sorveglianza della madre, (3) affetto del padre, (4) affetto della madre, e (5) coesione della famiglia. La sorprendente scoperta fu l’importanza che i figli attribuivano alla guida, all’affetto e alla disciplina del padre. I padri eccessivamente severi, burberi, irragionevoli ebbero punti bassi. I padri fermi e benevoli, punti alti. Le madri incuranti che permettevano ai figli di gironzolare per le vie ebbero poca considerazione. Non si può evitare questo fatto: se i figli son buoni o cattivi dipende in gran parte dall’ammaestramento che ricevono nella casa dal padre e dalla madre.
7. Perché le scuole domenicali non prendono il posto della casa quale centro di ammaestramento?
7 I genitori non si devono ingannare, pensando di adempiere il comando divino d’ammaestrare il figlio, semplicemente inviandolo a qualche scuola domenicale o ad altra adunanza religiosa. La fondamentale istruzione religiosa deve riceversi a casa. Questa responsabilità i genitori non la possono affidare con leggerezza ad altri. I fatti mostrano che la benedizione di Dio non è sul sistema scolastico domenicale. Benché vi siano più di 36.000.000 di ragazzi che frequentano le lezioni in quasi 300.000 scuole domenicali negli Stati Uniti, “poche vite sono trasformate in discepoli di Cristo”, disse un eminente ministro. Noi desideriamo che i nostri figli crescano non con la dieta d’una fede anemica, ma con forte cibo spirituale che li faccia divenire maturi uomini e donne cristiani dotati di rinnovate personalità. Il luogo per impartire tale istruzione è la casa, nella quale prendano la direttiva i genitori.
DETERMINATO PROGRAMMA QUOTIDIANO
8. Quale specifico programma dovrebbero avere i genitori per i figli, e perché è molto importante stabilire una data ora per ogni giorno?
8 L’ammaestramento domestico ha più opportunità di riuscire se i genitori stabiliscono un determinato programma quotidiano, che i figli debbano seguire. Ad una data ora di ogni giorno, si dovrebbe leggere la Bibbia, quindi si dovrebbe fare una breve ripetizione per vedere se i figli capiscono ciò che leggono. Lo stesso procedimento dovrebbe seguirsi ogni giorno, considerando la scrittura e il commento de La Torre di Guardia. Si dovrebbe anche tenere ogni settimana uno studio biblico a domicilio per i figli e il familiare studio settimanale de La Torre di Guardia, al quale i figli dovrebbero partecipare. Notate che il giorno e l’ora di ciascuno di questi studi dovrebbe esser stabilito, così che in quel dato giorno e in quella data ora il fanciullo sappia esattamente ciò che deve fare. Una volta acquistate le abitudini di studiare, sarà difficile violarle. Quindi, ogni qualvolta il fanciullo sia assente da casa, la mente lo ricondurrà a ciò che fanno il padre e la madre in quelle date ore. Questo tiene il figlio nella cerchia familiare e lo induce a riflettere alle buone cose che impara nella casa.
9. Nominate le varie cose che i genitori dovrebbero insegnare ai figli, e ditene il perché.
9 I fanciulli possono facilmente imparare le nozioni a memoria. Insegnate loro a usare la mente per ricordare importanti passi biblici. Fate imparare loro a pronunciare i nomi dei libri della Bibbia, altri nomi e termini biblici, con accuratezza. Educateli nella dottrina biblica. Fate acquistare loro la capacità di prendere decisioni, distinguendo il bene dal male. Mostrate loro come esercitare la forza di volontà. Essa li aiuterà a resistere alla tentazione, quando saranno più grandi. Insegnate loro a condividere con altri ciò che imparano. Questo creerà in loro uno spirito di generosità. Siate lenti a criticare, pronti a tollerare. Ai figli bisogna insegnare il rispetto per le cose sacre, considerazione per i fratelli e le sorelle anziani, compassione per gli infermi, benignità verso tutti. (Lev. 19:32) Bisogna insegnare loro umiltà, modestia e moralità. Quando il fanciullo ha dieci anni è intensamente morale. Imprimete nella sua plasmabile mente i princìpi morali della Bibbia. Insegnategli il bene e il male della compagnia del sesso opposto, come deve comportarsi nelle riunioni con altre persone, ecc. Le cose piccole e grandi contano moltissimo in questi anni di sviluppo; quindi, genitori, ammaestrate i vostri figli. Insegnate loro d’esser puri, nel vestire, nel parlare e in altre cose, sia nell’intimità della loro casa che in pubblico. Insegnate loro a badare alle proprie stanze, scarpe, vestiti, ecc. In quanto al denaro, insegnate loro che differenza vi è fra la stravaganza e la prudenza, fra l’avarizia e la generosità. Fate offrire il loro proprio denaro per il mantenimento della Sala del Regno. Fate pagare loro la letteratura che usano; insegnate loro in questo modo il valore del denaro. Insegnate loro a pregare sentitamente, formulando espressive suppliche. Inculcate in essi le buone maniere e ve ne saranno molto grati. A vostra volta, proverete grande gioia per la vostra paziente e dura opera: “Ben lieto sarà il padre del giusto, e colei che ha dato la vita al saggio, ne gioirà. Tuo padre sia contento di te, e s’allieti di te tua madre”. Comunque, “un figlio stolto è la pena di suo padre, e l’amarezza per colei che l’ha generato”. “Chi genera uno stolto, si procura fastidi, e il padre d’uno sciocco non avrà gioia”. (Prov. 23:24, 25; 17:25, 21, Na) La differenza consiste nell’educazione impartita nella fanciullezza.
DISCIPLINA E AMMAESTRAMENTO
10. Perché la condotta del supplichevole Manoe è un buon esempio per i genitori d’oggi?
10 Genitori, rivolgetevi a Geova per avere una guida nell’ammaestrare e disciplinare il vostro figlio. Manoe, padre di Sansone, desiderava che il figlio crescesse in modo giusto. Quindi pregò Geova per avere una guida nell’ammaestrare il suo figlio. “Oh Signore [Geova]”, pregò Manoe, “l’uomo di Dio, che tu hai mandato, ritorni, di grazia, ancora da noi, per insegnarci quello che dovremo fare al bambino, quando sarà nato”. “Dio esaudì la preghiera di Manoe, e l’angelo di Dio tornò di nuovo” a istruirli. Il loro figlio crebbe divenendo un fedele servitore di Geova. (Giud. 13:8-14, Na) Seguite questo buon esempio. Pregate Geova per esser guidati e seguite quindi le indicazioni della sua Parola.
11. Perché i figli hanno bisogno d’esser sorvegliati e diretti, e che cosa dicono vari autori sulla disciplina da impartire ai figli?
11 Per quanto le intenzioni d’un fanciullo siano buone, è sempre un fanciullo e dev’esser trattato da fanciullo. È necessaria una continua sorveglianza, perché “la stoltezza è congenita al cuor del fanciullo”, dice Proverbi; “la verga ben usata gliela sa distaccare”. I genitori devono essere ragionevoli nell’impartire istruzioni. Devono pensare, parlare e agire con la convinzione che il fanciullo si comporti bene, e devono fare in modo che egli agisca in modo corretto. Vi sono casi nei quali la verga letterale dovrebbe usarsi per mantenere la pace e il rispetto della famiglia. Le Scritture consigliano: “Non risparmiare la correzione al fanciullo; se lo batti con la verga, non ne morrà; lo batterai con la verga, ma libererai l’anima sua dal soggiorno de’ morti”. (Prov. 22:15, Na; Prov. 23:13, 14, VR) Il dott. Spock dice: “La ferma guida, che viene dalla devozione, non è soltanto buona per i figli: essi l’amano!” Il padre e la madre devono avere abbastanza cura del loro figlio da insegnargli il bene e il male. J. Edgar Hoover, direttore del Federal Bureau of Investigation degli Stati Uniti, disse: “La disciplina, giustamente e consistentemente invocata, genera orgoglio e rispetto. E i figli vogliono, disperatamente, esser disciplinati. Apparentemente, possono ribellarsi. Ma più intimamente, quando si forma il carattere, il fanciullo desidera che gli si dica che cosa può fare e che cosa non può fare. Egli ha bisogno di indicazioni che l’aiutino a orientarsi verso il mondo. Guarda i genitori per avere queste indicazioni. Se i genitori sono pigri e indifferenti o eccessivamente indulgenti, c’è forse da meravigliarsi che il figlio perda amore e rispetto per loro? Come può il figlio continuare a guardare il genitore che ininterrottamente fa compromessi e cede a lui? Su questo stesso argomento il giudice Philip B. Gilliam della corte minorile di Denver, nel Colorado, diede alcuni diretti consigli per aiutare i coscienziosi genitori, dicendo: “I giovani hanno bisogno di molto amore dei genitori nella loro vita. Questo significa impartire la dura disciplina di cui hanno bisogno e che inconsapevolmente bramano. E significa dare saggiamente voi stessi, la vostra esperienza e il vostro giudizio”. Quindi non trattenete la disciplina dal semplice fanciullo. Una buona sculacciata sul sedere non l’ucciderà. Gli mostrerà che avete cura di lui. Le seguenti scritture pongono in risalto la saggezza dell’uso della disciplina: Proverbi 3:11, 12; 4:1; 13:1, 24; 19:18; 22:15; 23:13, 14.
12. Mostrate come un ordine apparentemente chiaro può non essere comprensibile per un fanciullo. Che cosa devono fare i genitori per rendere chiare le istruzioni che danno ai figli?
12 Le sculacciate potrebbero non essere sempre il rimedio da usare, quando vostro figlio disubbidisce. Tatto, equilibrio, saggezza e un po’ di buon senso da parte vostra quali genitori danno la loro ricompensa. Un amorevole sorriso è irresistibile; nemmeno i bambini possono resistergli. Ad ogni modo, prima di rimproverare il vostro bambino, assicuratevi che la colpa sia sua e non vostra. Per esempio, potete dire: “Peppino, non scarabocchiare i libri della Società, se no ci prenderai una sculacciata!” Questo è abbastanza chiaro per voi, ma è chiaro per Peppino? Voi gli permettete di scarabocchiare altri libri. Egli vede che voi sottolineate la vostra Bibbia, quindi nella piccola mente è il pensiero: “Perché non posso scrivere su questo?” Quindi nell’ammaestrare il vostro bambino dite le cose in modo che le capisca. “Questo libro appartiene a papà. Tu non lo devi segnare”. Oppure: “Questo libro dev’essere distribuito nel servizio. Non vi devono essere segni, capisci?” Spiegategli la ragione del vostro ordine. La sculacciata non è sempre efficace.
13, 14. (a) Quale mèta i genitori desidereranno porre dinanzi al loro figlio, e come? (b) In che modo i genitori possono ammaestrare il loro figlio nel ministero di casa in casa? (c) Quali qualità aiuteranno il fanciullo a capire che il ministero è una carriera desiderabile? (d) Come possono i genitori ammaestrare i loro figli onde lavorino e accettino responsabilità?
13 I genitori teocratici vorranno imprimere nella mente del loro fanciullo il desiderio di divenire ministro di Geova. Ponete questa mèta dinanzi al cuore del fanciullo sin dalla sua tenera età. Potete far questo nel modo migliore dandogli voi stessi il buon esempio. Conducete vostro figlio con voi nel ministero di casa in casa, visite ulteriori e studi biblici a domicilio. Spiegategli perché fate queste cose. Dovete assicurarvi che vostro figlio capisca come e perché deve fare ciò che gli si dice. Ditegli perché avete pronunciato quel dato sermone alla porta, perché avete lasciato un libro invece delle riviste. Invitatelo a fare i suoi commenti. Insegnategli a mostrar rispetto, spiegandogliene la ragione. È meglio non esser sempre autorevoli. — Eso. 12:26, 27.
14 Benignità, affetto e comprensione contribuiscono grandemente a creare nel fanciullo il desiderio di divenire testimone di Geova. Non basta dire a vostro figlio o a vostra figlia: “Desidero che tu diventi un ministro di Geova”. Il fanciullo deve vedere in voi una buona ragione per divenirlo. Ciò che dite, il vostro modo di vivere e comportarvi son ponderati dalla mente del fanciullo a favore del ministero o contro di esso. Perciò, se voi mischiate col vostro ammaestramento tenero amore e affetto, il fanciullo vedrà che il ministero è una desiderabile carriera da seguire. Non esitate a dire a vostro figlio che siete felici che venga con voi alla Sala del Regno, che vi fa piacere ascoltare i suoi commenti e vedergli prendere appunti. Incoraggiatelo quando potete e fate questo sinceramente. Ha un buonissimo effetto. Esprimete il vostro apprezzamento anche per la minima cosa ch’egli possa fare. Può esser lento e inefficiente, ma ricordate che è ancora un fanciullo. Ha bisogno di più tempo per capire e agire. Non fate di ogni cosa una grande questione. Impartite il vostro ammaestramento in modo naturale, facile e giusto. “Finché il lavoro è divertente”, dice un padre disincantato, “i ragazzini sono dinamici; ma quando il lavoro diviene monotono o esige uno sforzo straordinario, scompaiono dalla circolazione”. Ebbene, allora, fate loro lavare i piatti, falciare l’erba del prato, lavare l’automobile, pulire la Sala del Regno, partecipare all’attività del centro di servizio e al piacevole ministero di campo: “che piacere!” Siate comunque pazienti con i fanciulli. Le buone abitudini e attitudini si acquistano col tempo. Ma col buon esempio degli adulti e con la buona cooperazione fra adulti e fanciulli si può conseguire la mèta del ministero. Il dott. Charlotte D. Elmott, direttore e consigliere per l’istruzione secondaria nelle scuole di Santa Barbara, in California, dichiarò: “Una volta acquistata esperienza in un lavoro, i giovani cominciano veramente a crescere”. Insegnate loro ad accettare da principio tutte le faccende, quindi ad accettare lavori più pesanti e responsabilità. Presto saranno in grado di prendere la direttiva nel servizio e di assumere i doveri di servitori. Non trattenete loro questo privilegio. Inoltre, fate imparare a vostro figlio un mestiere e forse un’occupazione preferita. Questo l’aiuterà a mantenersi equilibrato quando sarà grande.
LE PICCOLE COSE CONTANO MOLTO
15. In che modo i genitori possono usare tatto quando ammaestrano i loro figli?
15 I fanciulli sono molto sensibili. Le piccole cose contano molto per loro. “Se solo papà e mamma avessero più comprensione”, essi dicono. Mostrate comprensione. Lodate il vostro fanciullo quando potete. Manifestate condiscendenza e intendimento. Dite: “Credevo che quella ripetizione fosse piuttosto difficile, ma hai preso un buon voto”. Abbiate sempre qualche cosa di buono da dire per togliere l’asprezza alla vostra critica. “Credo che hai pronunciato un buon discorso nella scuola di ministero teocratico, figliuolo. Ma continua a migliorare nei punti che il servitore della scuola ha menzionati”. Rimproverate solo quando è assolutamente necessario. Anche allora, attutite tali colpi con l’amore, l’affetto e un tono di comprensione. Tenete presente che “fa più effetto un rimprovero a persona assennata”. E ci viene detto di “aver tatto con tutti”, compresi i nostri figli. — Prov. 17:10; 2 Tim. 2:24, 25; Gal. 6:1, Na.
16. Qual è il più importante elemento dell’ammaestramento dei figli, e perché è importante che i genitori trovino il tempo d’ascoltare i loro figli?
16 Il più importante elemento di tutto l’ammaestramento del fanciullo è l’amore che i genitori mostrano al figlio, essendogli devoti, desiderando che abbia successo, prendendo piacere in tutte le sue buone qualità. Il dott. Spock dice: Il fanciullo “esprime la sua devozione ai genitori, modellandosi alla loro immagine; non solo imitando le loro capacità, occupazioni, maniere di parlare, ma cercando sinceramente d’esser civili e responsabili come loro. In questo modo il ragazzo acquista molto desiderio di cooperare con gli uomini, essendo coraggioso nel pericolo, cortese con le donne, fedele nel lavoro, come il padre. La fanciulla è desiderosa d’essere utile nella casa, dedita ai bambini (alle bambole e ai bambini viventi), tenera verso gli altri membri della famiglia, come la madre”. Nello stesso modo vostro figlio desidererà imitarvi per divenire ministro di Dio. Perciò, ponete dinanzi a lui un buon esempio. Mostrate ai vostri figli amore e comprensione. Ascoltate i loro problemi e le loro esperienze. Ascoltandoli date loro la sensazione che i loro pensieri sono importanti per voi, che sapete che cosa è nella loro mente, che avete cura di loro e che li potete aiutare a risolvere i loro problemi. Se non li ascoltate voi, li ascolterà qualche altro. Essi potrebbero ricevere cattivi consigli.
17. (a) Di che cosa ha bisogno ogni fanciullo, e come si può far questo? (b) Come possono i genitori inculcare nel loro figlio lo spirito missionario, e qual è la più grande benedizione che possano conferire al loro figlio?
17 Ammaestrate i vostri figli come voi stessi desiderate essere ammaestrati. Abbiate riguardo per loro. Genitori, dove sono ora i vostri figli? Che stanno facendo? Quando avete fatto con loro per l’ultima volta una buona conversazione a cuore a cuore? Ogni fanciullo ha bisogno d’avere un genitore tutto per sé. Dategli questa opportunità, andando a fare una passeggiata con lui. Questo gli permette di conoscervi. Conducetelo con voi nel servizio, ad una merenda, a una gita; giocate con lui. Conducetelo ai servizi battesimali, a tutte le adunanze della congregazione, alle assemblee nazionali e internazionali dei testimoni di Geova. Ogni qualvolta è possibile, lavorate accanto a lui. Incoraggiatelo a predicare e a insegnare quale pioniere temporaneo. Fatelo venire con voi a servire dove vi è grande bisogno di testimoniare intorno al Regno. Inculcate nella sua giovane mente lo spirito missionario, leggendogli le esperienze de La Torre di Guardia, accogliendo nella vostra casa missionari e pionieri. Insegnate al vostro fanciullo ad amare i fratelli, la verità della Parola di Dio, la società del Nuovo Mondo, poiché questa è la via della vita. Quale maggior benedizione un genitore può conferire al proprio figlio se non una buona guida nel ministero del Regno, che è la via che conduce alla vita eterna?
18. (a) Quale istruzione han ricevuto i figli che di solito s’attengono fermamente all’ammaestramento della prima fanciullezza? (b) Che cosa rivendica il giusto ammaestramento del fanciullo?
18 Quando i fanciulli sono ammaestrati ad essere operosi, quando son frenati e corretti con la debita misura di fermezza e affetto, quando sono disciplinati per sopportare le difficoltà, mantenere il proprio posto e ubbidire, e quando tutto questo è rafforzato da buoni esempi posti dinanzi ai loro occhi, e quando per loro e con loro si pronunciano continue preghiere, i fanciulli non si dipartono generalmente da tale via. I buoni effetti del loro ammaestramento si possono vedere ovunque vadano e finché sono in vita. Tali figli bene ammaestrati divengono fonte di grande gioia per i loro genitori. Sì, genitori, la Parola di Geova dice: “Ben lieto sarà il padre del giusto”. (Prov. 23:24, Na) Perciò, genitori, ammaestrate il vostro figlio secondo la via che dovrebbe seguire. Se fate questo, vostro figlio sarà una gioia per voi, una benedizione per l’organizzazione teocratica, e rivendicherà la disposizione che Geova stabilì per l’ammaestramento dei figli, cioè la casa, nella quale il padre e la madre hanno le principali responsabilità.
Per conoscere sapienza e disciplina, per comprendere parole profonde, per apprendere insegnamenti saggi — equità, giustizia e dirittura — per dare ai semplici perspicacia, ai fanciulli conoscenza e riflessione, . . . ascolti il saggio e acquisterà maggiore dottrina, e l’uomo esperto possiederà l’arte di governare: Il timore del Signore è il principio della conoscenza; gli stolti disprezzano la sapienza e l’ammonizione. — Prov. 1:2-4, 6, 7, Na.