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Damasco, gioiello del desertoLa Torre di Guardia 1964 | 15 novembre
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della Palestina. Era la città chiave da cui passava il commercio delle città di questa estesa zona per giungere ai grandi imperi orientali lungo il fiume Eufrate. Senza dubbio per questa ragione essa era compresa nelle dieci città della Decapoli greca, benché fosse molto più a nord delle altre. Quale luogo strategico per il suo valore economico per i popoli del Vicino Oriente e perché era una ristoratrice oasi verde del deserto, si guadagnò la fama di gioiello del deserto.
Mentre Saulo di Tarso si avvicinava alla città di Damasco per compiervi una missione di persecuzione contro i cristiani un’abbagliante luce dal cielo lo accecò e il glorificato Gesù Cristo lo rimproverò per la sua condotta. Solo alcuni giorni dopo Anania, uno dei cristiani che Paolo era venuto a mettere in catene, fu mandato da Gesù a ridare la vista a Paolo e a istruirlo nella Via. Lo trovò in una casa sulla strada chiamata Diritta, che era allora una stupenda via principale. Ma dopo molti giorni, allorché Saulo aveva manifestato pubblicamente il suo zelo per la nuova fede predicando zelantemente, i Giudei della città complottarono di ucciderlo, ed egli dovette fuggire di notte in un cesto calato attraverso un’apertura nel muro della città. — Atti 9:1-25.
Benché l’importanza di Damasco come centro commerciale sia diminuita, essa non ha ancora oggi perduto la sua fama di prospera oasi, né ha cessato d’essere un luogo dove fedeli cristiani predicano le stesse verità che furono rese note da Anania, Saulo ed altri fedeli cristiani locali.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1964 | 15 novembre
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Domande dai lettori
● Secondo Esodo 12:37, 600.000 Israeliti maschi partirono dall’Egitto, oltre ai piccoli. Poiché 600.000 maschi adulti implicano una popolazione totale di circa due milioni di persone, com’è possibile che vi fossero solo 22.273 primogeniti maschi, com’è dichiarato in Numeri 3:43? Non renderebbe questo le famiglie irragionevolmente grandi? — A. R., Panama.
In quanto ai primogeniti, ci è detto: “Tutti i primogeniti maschi di cui si fece il censimento, contando i nomi dall’età di un mese in su, furono ventiduemiladuecentosettantatré”. (Num. 3:43, VR) Superficialmente può sembrare che vi sia contraddizione, poiché questo renderebbe le famiglie di circa novanta persone, se si contasse un primogenito maschio per ogni famiglia. Comunque, si noti che è ragionevole concludere che vi fossero tante femmine primogenite quanti maschi. E questo ridurrebbe della metà la grandezza delle famiglie, o a circa quarantacinque persone ciascuna.
In secondo luogo, che dire dei primogeniti maschi che erano anche padri? Notiamo che il numero di 600.000 Israeliti maschi abili (esclusi i Leviti) includeva quelli “dai venti anni in su”. (Num. 1:18, VR) Ricordiamo pure che quando la decima piaga colpì l’Egitto, non uccise Faraone, che molto probabilmente era anch’egli un primogenito; ma uccise suo figlio che non era ancora maggiorenne. Così in Israele vi sarebbero stati molto più di 22.273 primogeniti maschi, ma essi non sarebbero stati inclusi nella cifra di Numeri 3:43, dato che questo numero si riferisce solo ai minorenni. Non si riferirebbe ai padri o nonni o bisnonni che erano primogeniti. Dato che è ragionevole concludere che circa tre generazioni vivessero nello stesso tempo, questo ridurrebbe ancora di più la grandezza delle famiglie.
Famiglie con tanti membri possono ancora sembrare grandi, ma ricordiamo che Giacobbe aveva tredici figli di due mogli e due concubine. Questo addita un altro fattore: che in Israele si praticavano sia la poligamia che il concubinato e solo il primogenito del padre, non il primogenito della madre, era considerato il primogenito. Così nel caso di Giacobbe, ciascuna delle sue mogli e delle sue concubine aveva un primogenito, ma Giacobbe aveva solo un primogenito, Ruben. — Gen. 49:3.
Da dove viene questo numero di mogli e concubine in eccesso? Anzitutto, la Bibbia narra che al tempo in cui i figli di Giacobbe Simeone
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