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HorAusiliario per capire la Bibbia
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sul monte Hor. Sulla vetta Mosè svestì Aaronne degli abiti sacerdotali che mise a Eleazaro. Dopo di che Aaronne morì e là fu probabilmente sepolto da Mosè ed Eleazaro. — Num. 20:22-29; Deut. 32:50; confronta Deuteronomio 10:6.
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HorebAusiliario per capire la Bibbia
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Horeb
(Hòreb) [siccità, deserto].
“Monte del vero Dio”, evidentemente la stessa cosa del monte Sinai. (I Re 19:8; Eso. 33:6) Sembra però che per Horeb si intendesse la regione montuosa circostante il monte Sinai, chiamata anche deserto del Sinai. (Deut. 1:6, 19; 4:10, 15; 5:2; 9:8; 18:16; 29:1; I Re 8:9; II Cron. 5:10; Sal. 106:19; Mal. 4:4; confronta Esodo 3:1, 2; Atti 7:30). In Horeb l’angelo di Geova apparve a Mosè in mezzo al roveto ardente, e gli diede l’incarico di guidare Israele fuori d’Egitto. (Eso. 3:1-15) Poi, mentre si trovavano a Refidim, gli israeliti liberati si lamentarono di non avere acqua da bere. Allora, per ordine di Geova, Mosè, accompagnato da alcuni anziani di Israele, si avvicinò a una roccia dell’Horeb, evidentemente della regione montuosa di Horeb, e colpì la roccia con la verga. L’acqua cominciò miracolosamente a scaturire dalla roccia. (Eso. 17:1-6; confronta Salmo 105:41). Secoli dopo il profeta Elia per sottrarsi alla vendetta della regina Izebel fuggì in Horeb passando per Beer-Seba. — I Re 19:2-8; vedi SINAI.
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HurAusiliario per capire la Bibbia
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Hur
Importante collaboratore di Mosè e Aaronne. Quando, poco dopo l’esodo dall’Egitto, gli israeliti furono attaccati dagli amalechiti, Hur accompagnò Mosè e Aaronne in cima a un colle dove lui e Aaronne sostennero le mani di Mosè finché Geova diede a Israele la vittoria sugli amalechiti. (Eso. 17:8-13) Una volta, non molto tempo dopo, Mosè e Giosuè salirono sul monte Sinai per ricevere altre leggi, e Hur e Aaronne rimasero a sorvegliare l’accampamento. (Eso. 24:12-14) Probabilmente è lo stesso Hur nonno di Bezalel, l’artigiano che costruì il tabernacolo.
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HusaiAusiliario per capire la Bibbia
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Husai
(Husài) [frettoloso].
Archita, leale amico di Davide, che contribuì a sedare la ribellione di Absalom. (I Cron. 27:33) Husai, con l’abito strappato e polvere sul capo, andò incontro sul Monte degli Ulivi al re che fuggiva. Poi, seguendo il suggerimento di Davide, tornò in città, si finse leale ad Absalom, nel tentativo di frustrare il consiglio di Ahitofel e allo scopo di tenere informato Davide per mezzo dei sacerdoti Zadoc e Abiatar. (II Sam. 15:30, 32-37) Dapprima Absalom si mostrò sospettoso, ma Husai riuscì a conquistare la sua fiducia. (II Sam. 16:16-19) Quando Absalom gli chiese quale fosse la migliore strategia militare, Husai espresse parere contrario a quello di Ahitofel e raccomandò una tattica che avrebbe dato a Davide il tempo di organizzarsi. Husai presentò la sua idea in modo tale che Absalom e il suo seguito la ritennero migliore del consiglio di Ahitofel di attaccare immediatamente. Quindi informò i sacerdoti dell’accaduto. (II Sam. 17:1-16) Il consiglio di Husai frustrò quello di Ahitofel, come Davide aveva chiesto a Dio, e così ‘Geova fece ricadere la calamità su Absalom’. — II Sam. 15:31; 17:14.
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Iabboc, valle del torrenteAusiliario per capire la Bibbia
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Iabboc, valle del torrente
(Iàbboc).
Uno dei principali torrenti o wadi a E del Giordano, menzionato per la prima volta nelle Scritture in riferimento a Giacobbe che “passò il guado di Iabboc” con tutta la famiglia. Presso questo stesso guado Giacobbe lottò con un angelo. — Gen. 32:22-30.
Le sorgenti dello Iabboc si trovano nei pressi di Amman (l’antica Rabba) ma, prima di confluire nel Giordano quasi 40 km a N del Mar Morto, il torrente è ingrossato dalle acque di parecchi ruscelli perenni e di numerosi torrenti invernali. Solo una quarantina di km in linea d’aria separano la sorgente dalla foce, ma il suo corso semicircolare si estende per quasi 100 km. Il nome arabo moderno, Wadi Zerqa, significa letteralmente “valle del torrente blu”. Forse questo nome deriva dal colore grigio-azzurro che assume lo Iabboc visto da una certa distanza. Piccoli pesciolini abbondano nelle sue acque basse, facili da guadare.
Macchie di oleandri e molti altri arbusti fiancheggiano la fertile e profonda valle in cui scorre lo Iabboc. Questa valle, coi suoi ripidi pendii, era un ottimo confine naturale. (Deut. 3:16) La prima parte, in direzione S-N, un tempo era una frontiera fra gli ammoniti e gli amorrei (Num. 21:24), mentre la parte che scorre in direzione E-O divideva in due Galaad e costituiva il confine fra i regni dei re amorrei Sihon e Og. — Deut. 2:37; Gios. 12:2; Giud. 11:13, 22.
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Iabes-GalaadAusiliario per capire la Bibbia
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Iabes-Galaad
(Iàbes-Gàlaad).
Antico villaggio nel territorio della tribù di Gad a E del Giordano. Non se ne conosce l’ubicazione esatta, anche se quasi tutti gli studiosi convengono che doveva trovarsi nelle vicinanze del torrente Yabis (Iabes), circa 35 km a S del Mar di Galilea.
La prima menzione di Iabes-Galaad risale all’epoca dei giudici, a proposito della punizione inflitta alla vicina tribù di Beniamino per aver ignorato un grave caso di immoralità. (Giud. 21:8) In quell’occasione gli israeliti quasi sterminarono l’intera tribù di Beniamino (scamparono solo 600 maschi), ma si scoprì che neanche un uomo di Iabes-Galaad era intervenuto per infliggere la giustificata punizione. Fu perciò deciso che ogni uomo, donna e bambino di Iabes-Galaad, con l’eccezione delle vergini, dovesse essere messo a morte. Per evitare l’estinzione della tribù, le 400 vergini così risparmiate furono date in moglie ai beniaminiti sfuggiti al castigo. — Giud. 20:1—21:14.
Circa tre secoli più tardi, quando tutto Israele chiedeva a gran voce di avere un re visibile come le altre nazioni, gli ammoniti minacciarono di cavare l’occhio destro a ogni abitante di Iabes-Galaad di sesso maschile, minaccia che fu sventata solo quando Saul radunò un esercito di 330.000 uomini e mise in fuga gli ammoniti. (I Sam. 11:1-15) Quarant’anni dopo i filistei sconfissero gli israeliti e appesero i corpi decapitati di Saul e dei suoi tre figli al muro della pubblica piazza di Bet-San. Saputo di questa infamia, valorosi uomini di Iabes-Galaad compirono una rischiosa irruzione notturna per riprendere i cadaveri, li portarono a Iabes-Galaad, bruciarono i corpi e diedero degna sepoltura alle ossa. Poi digiunarono per sette giorni. — I Sam. 31:8-13; I Cron. 10:8-12.
Davide, appena unto re di Giuda, lodò e benedisse i cittadini di Iabes-Galaad per aver manifestato in tal modo amorevole benignità al caduto unto di Israele. (II Sam. 2:4-7) In seguito fece trasferire le ossa di Saul e di Gionatan da Iabes-Galaad per sotterrarle nel luogo di sepoltura della famiglia di Saul in territorio beniaminita. — II Sam. 21:12-14
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IabinAusiliario per capire la Bibbia
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Iabin
(Iàbin) [uno che è intelligente, giudizioso].
Forse nome di una dinastia o titolo dei re cananei di Hazor.
1. Re di Hazor quando Giosuè invase la Terra Promessa. Iabin formò una coalizione di re della
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