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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1963 | 1° settembre
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nell’ammonizione di Geova. In tali paesi abbiamo fatto la concessione alla coppia che quando conosce la verità vive insieme senza essere sposata.
Benché non possano ottenere il divorzio dal coniuge legale, devono prendere qualsiasi provvedimento legale possibile per far registrare la separazione dal coniuge legale; poi devono scrivere una confessione e fare una dichiarazione di voto di fedeltà l’uno all’altro nella disposizione matrimoniale, nella quale affermano che staranno insieme malgrado i vincoli legali che li uniscono ad altri e che secondo la legge esistente non possono essere sciolti. Devono anche stabilire di legalizzare la loro reciproca relazione non appena sarà eliminato l’ostacolo legale, vale a dire alla morte del coniuge legale separato.
Concediamo questo perché la legge del paese è irragionevolmente proibitiva e rifiuta il divorzio perché non riconosce la legge di Dio, che ammette il divorzio a causa di fornicazione o adulterio. Se la coppia fosse vissuta in un altro paese dov’era concesso il divorzio essa avrebbe indubbiamente regolato la sua situazione coniugale molto tempo prima e ora i due si sarebbero presentati nella società del Nuovo Mondo come persone legalmente sposate. In base alla dichiarazione di Gesù in Matteo 19:8, 9, la Società ha fatto questa concessione, e confidiamo che abbia l’approvazione di Dio.
Supponiamo che un individuo viva in unione consensuale in un paese dove non è concesso il divorzio e che abbia un ostacolo legale. Se impara la verità, ma la persona con cui vive non accetta la verità e non vuole cooperare per firmare una dichiarazione scritta di voto di fedeltà, la società del Nuovo Mondo accetterà una dichiarazione firmata solo dalla persona che ha conosciuto la verità e vuole dedicarsi per servire Dio. È quando nell’unione consensuale prevale questa situazione che viene accettata la dichiarazione di voto di fedeltà, com’è detto nel paragrafo 20, a pagina 154, de La Torre di Guardia del 1º marzo 1957. Tale dichiarazione non sarebbe accettata in un paese dove fosse concesso per legge il divorzio.
(Le congregazioni che hanno in archivio l’opuscolo Domande sul servizio del Regno faranno una nota di questo nell’opuscolo per futuri riferimenti, specialmente in relazione a pagina 13).
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1963 | 1° settembre
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Domande dai lettori
● La colomba che scese su Gesù al tempo del suo battesimo era una rappresentazione materializzata o semplicemente un miraggio o uno stato di calma che pervase l’area? E perché fu scelta la colomba, visto che era usata nelle religioni pagane? — F. C., Stati Uniti.
Al tempo del battesimo di Gesù un uccello materializzato, una colomba, discese effettivamente dal cielo e si posò su Gesù. Che fosse osservato qualcosa di materiale risulta dalle parole di Giovanni Battista scritte in Giovanni 1:32-34 (VR): “Ho veduto lo Spirito scendere dal cielo a guisa di colomba, e fermarsi su di lui. E io non lo conoscevo; ma Colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, è quel che battezza con lo Spirito Santo. E io ho veduto e ho attestato che questi è il Figliuol di Dio”.
Lo scopo per cui discese questa colomba materializzata fu quello di convincere Giovanni Battista che Gesù era veramente il Messia, il Figlio di Dio, e questo mediante il senso della vista. Essa dovette quindi essere reale ai suoi occhi come furono reali per il suo senso dell’udito, per i suoi orecchi, le parole: “Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto”. — Matt. 3:17, VR.
Questa rappresentazione dello spirito santo in forma di colomba ci fa ricordare la manifestazione dello spirito santo alla Pentecoste, secondo la narrazione di Atti 2:1-4 (VR). A quel tempo esso prese la forma di “lingue come di fuoco” che divennero visibili e si posarono su ciascuno dei 120 presenti in quella stanza al piano superiore in Gerusalemme. È ovvio che non si trattò di fiamme ardenti, ma “lingue come di fuoco”, altrimenti avrebbero bruciato quelli sui quali si posarono. Ma furono qualcosa che si poteva veramente osservare; come furono visibili le fiamme che Mosè vide nel cespuglio allorché Geova Dio lo chiamò e lo incaricò di liberare il suo popolo dalla schiavitù. — Eso. 3:2.
Quanto alla scelta della colomba come simbolo, questo è in armonia con l’uso che viene fatto della colomba nelle Scritture. Fu la colomba che Noè mandò fuori e che tornò con una foglia d’ulivo indicante che le acque del diluvio si erano finalmente ritirate. (Gen. 8:8-12) E gli innamorati del Cantico dei Cantici
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