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Domande dai lettori (1)La Torre di Guardia 1952 | 1° luglio
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Domande dai lettori
◆ Com’è inteso oggi il comando per le donne di non tagliarsi i capelli? — F. A., Tennessee.
Riguardo al tagliare i capelli delle donne a cui si riferisce 1 Corinzi capitolo 11, questo non concerne il tagliarli per accorciarli a motivo di convenienza lasciando loro ancora per altro un tocco femminile, ma il tagliarli corti come quelli d’un uomo in modo che si somigli a un uomo e in tal modo togliere questo naturale segno dato da Dio della sottomissione della donna all’uomo e della sottomissione della chiesa a Cristo il suo capo.
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Domande dai lettori (2)La Torre di Guardia 1952 | 1° luglio
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Domande dai lettori
◆ In vista dei pericolosi ultimi giorni nei quali viviamo, sarebbe giusto che le coppie sposate usassero antifecondativi? Inoltre, se il concepimento avviene, sarebbe permesso l’aborto? — Basate su domande simili pervenuteci da vari lettori.
Noi non siamo autorizzati né dalla legge del paese né dalla Parola di Dio di dar consigli intorno agli antifecondativi. La responsabilità per il loro uso deve restare su coloro che decidono di poterli coscienziosamente usare, e il giusto giudizio sopra di loro deve spettare al Dio ch’essi servono, e non a noi. Se le coppie sposate che sono nella verità vogliono avere bambini o meno sta a loro di decidere, non a noi. Ciascuna coppia deve considerare le sue proprie circostanze e i suoi propri scopi che ha in vista, e decidere la cosa e adottare una condotta assumendo quindi la responsabilità davanti a Dio per tale condotta e le sue conseguenze. Ma noi inequivocabilmente affermiamo che lo scopo del matrimonio davanti a Dio è la produzione di bambini, e se delle coppie sposate vogliono quindi aver bambini ora, prima di Harmaghedon, questo è perfettamente appropriato e nessuno dovrebbe criticarli per aver fatto ciò, ingerendosi così dei loro affari. Né alcuno dovrebbe esser criticato perché non avrebbe bambini, né dovremmo ingerirci del motivo per cui non ne abbia. Le private questioni coniugali non sono affari degli estranei.
I bambini non devono esser considerati come un impedimento al servizio di Dio e quindi da non desiderare. Altrimenti Paolo non avrebbe scritto: “Essa sarà tenuta salva mediante la gravidanza”. Né avrebbe consigliato alle donne in certe circostanze che “abbiano figli”. (1 Tim. 2:15; 5:14, NM) In condizioni simili il suo consiglio si applica oggi. Se i bambini vengono nella maniera naturale secondo la quale Iddio istituì il matrimonio umano, essi devono essere benvenuti, anche adesso, prima che il mandato divino sia ripetuto ai superstiti di Harmaghedon. Voi siete riconoscenti d’essere stati generati alla vita, sia pure in questo presente mondo malvagio, e i vostri figli possono dunque essere riconoscenti per lo stesso motivo.
Consigliare degli aborti sarebbe per noi una violazione della legge del paese. Per di più, noi siamo dell’opinione che gli aborti stessi siano contrari alla Parola di Dio. Le persone devono portare l’intero peso della responsabilità di tale condotta. Noi dobbiamo dire che secondo il patto di Dio con gl’Israeliti la fecondità del seno era un segno della sua benedizione, mentre la sterilità era una maledizione. (Lev. 26:9; Deut. 28:4, 11, 18, 63; Sal. 127:3-5) E noi dobbiamo notare che Dio ha grande riguardo per la vita del bambino durante la gestazione e per la vita della madre gestante. La grave responsabilità che pesa su coloro che mettono in pericolo sia pure senza volerlo la vita del bambino durante la gestazione o la vita della gestante è indicata nella Legge mosaica, in Esodo 21:22-25: “Se alcuni vengono a rissa e percuotono una donna incinta sì ch’ella si sgravi, ma senza che ne segua altro danno, il percotitore sarà condannato all’ammenda che il marito della donna gl’imporrà; e la pagherà come determineranno i giudici; ma se ne segue danno, darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione”.
Il marito e probabile padre ne era principalmente colpito, e il marito della donna chiedeva perciò un’ammenda per il male passeggero; ma se la vita del bambino o la vita della donna fosse stata perduta, allora il responsabile avrebbe dovuto pagare con la sua vita. Ora se tale involontaria azione sul naturale corso degli avvenimenti riguardo a una donna gestante era una questione di tale seria importanza, non considerereste voi l’azione deliberata meritevole d’una condanna ancora maggiore? E per il fatto che noi non siamo sotto la Legge mosaica ora, non c’è ragione di credere che la mente di Dio abbia mutato relativamente alla santità delle vite implicate in tali casi. In tali questioni i principi cristiani normalmente esigono di più anziché di meno. — Matt. 5:38-42.
Pertanto, la Watchtower Society non può immischiarsi nel dar consiglio quando si tratta di danno o perdita della vita, sia del bambino in gestazione che della probabile madre. Gli aborti sono accompagnati dal pericolo di emorragie e infezione e possono causare alla donna male permanente o morte. Esso tronca lo sviluppo d’un embrione che altrimenti crescerebbe fino alla normale nascita di un bambino umano, secondo il divino ordinamento creativo delle cose. Noi riteniamo privi di forza e senza importanza gli argomenti secondo i quali l’età dell’embrione o del feto sarebbe un fattore determinante la giustezza o erroneità dell’aborto, in quanto Dio non mise nessuna di tali qualificazioni o limitazioni nella sua legge espressa in Esodo 21:22-25. Mentre sotto l’antica legge dell’uomo il delitto di aborto era commesso nel caso che ci fosse gravidanza nel seno della madre, la legge moderna per statuto è più aderente alla regola scritturale. “Ordinariamente è ritenuto un delitto sia che venga commesso prima o dopo la gravidanza”. — Sommario della Legge Americana, Clark, pagina 122.
Tutto questo è una questione molto seria a cui ogni coppia sposata deve riflettere, e determinare quindi la loro condotta in modo da piacere all’Iddio Altissimo.
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